Ideabiella presenta l'estate 2005

Ideabiella presenta l'estate 2005 La fiera si apre oggi a Villa Erba. Sono 62 le aziende presenti negli stand Ideabiella presenta l'estate 2005 Tessuti di qualità «in vetrina» a Cernobbio I tessuti più belli e preziosi per la moda maschile da oggi sono in vetrina a Ideabiella. La 51a edizione della fiera va in scena a Cernobbio, sulle rive del lago di Como, per proporre le collezioni primavera-estate 2005. Sono 62 gli espositori che arrivano da Piemonte, Lombardia, Veneto e Toscana e che rappresentano il top del made in Italy in un momento in cui il comparto manifatturiero si sta mobihtando per promuovere e difendere un marchio che possa caratterizzare i prodotti realizzati in Italia. «Il made in Italy doc obbligatorio? Per noi è fondamentale». E' questa la bandiera che in questi giorni accomuna gli imprenditori. Lo dice Luciano Barbera, portavoce con l'Unione industria e biellese della campagna in corso in questi giorni, e gli fanno eco anche i colleghi. «E' una cosa importante alla quale non possiamo rinunciare commenta Mario Tallia, della Tallia di Delfino -. Ideabiella del resto e una delle migliori espressioni di questa filosofia anche se stiamo attraversando un momento delicato. La stagione invernale sta andando decisamente meglio rispetto all'altr'anno, soprattutto in termini di ordinativi, anche se tutto questo corrisponde ad una crescita leggermente inferiore di fatturalo per via del dollaro che è molto basso. Ma si tratta pur sempre di uno stimolo importante per noi. Il fatto di avere investito su innovazione e ricerca ci dà la forza di continuare con impegno nel nostro lavoro». «Nel mondo - aggiunge Luciano Barbera - abbiamo un grandissimo prestigio. E' assurdo voler rinunciare a questo nostro primato, disperdendo un patrimonio certo per qualcosa che è, per ora, inaccettabile. Mi riferisco al made in Uè: il trincerarsi dietro alle inevitabili difficoltà che si dovranno superare a livello intemazionale, in primis in Europa, dove lobby potenti, soprattutto in paesi privi di industrie manifatturiere tendono a voler approfittarsi dell'ingenuità e dell'ignoranza del consumatore finale, non ha senso. Essere in Europa non vuol dire rinunciare al prestigio di cui ogni Paese è testimone». L'Unione industriale di Biella ha intrapreso una battaglia agguerrita per difendere il saper fare e la cultura raggiunti in tanti anni di lavoro, ma pure per tutelare il consumatore contro prodotti che oltre ad essere di bassa qualità, vengono realizzati senza rispettare le principali regole di lavorazione e di tutela dell'ambiente. Non a caso, proprio il capoluogo laniero ha promosso un'etichetta, «Biella, the art of excellence», che raccoglie sotto lo stesso tetto le aziende che operano secondo una rigorosa e precisa filosofia di alti standard produttivi. «Anche il made in Italy ha bisogno di regole ferree - aggiunge Carlo Enoch della Modesto Bertotto -. Il mondo commerciale si sta allargando e gli attori sul territorio siamo noi. Una politica di marketing e di immagine è indispensabile come quella della tracciabilità di un prodotto. E' vero che i Paesi emergenti fanno di tutto per vendere da noi. Ma anche le nostre aziende spesso non si tirano indietro per comperare i loro prodotti. Per non parlare della contraffazione. Siamo copiati sotto ogni aspetto». «Il problema della contraffazione è sicuramente complesso aggiunge Mario Tallia -. A noi non è ancora capitato ma altri colleghi si sono ritrovati con il loro nome storpiato sulla cimossa dei tessu¬ ti. Si deve intervenire a livello istituzionale, non bastano le azioni degb imprenditori. Occorrono sanzioni pesanti che scoraggino chi copia i nostri i nostri marchi e prodotti». «Le aziende cinesi - conclude Barbera - stanno penetrando i mercati intemazionali con truffe sia qualitative sia di provenienza, storpiando addirittura i nomi di importanti aziende conosciute nel mondo e attentando con ciò al successo di vendita dei prodotti originali. Dobbiamo essere uniti e muoverci insieme anziché in momenti diversi e in fiere di settore segmentate. Occorre assolutamente realizzare al più presto la "casa del tessuto italiano" e chiedere l'aiuto istituzionale per la promozione di questi eventi, così come abbiamo esposto recentemente al ministro Urso». Lavori in corso in uno dei 62 stand che oggi sono presente a Cernobbio dove si è aperta la 51a edizione di Ideabiella

Persone citate: Barbera, Carlo Enoch, Luciano Barbera, Mario Tallia, Modesto Bertotto, Tallia, Urso