Bloccata un'auto bomba dell'Età, obiettivo un giornale di Gian Antonio Orighi

Bloccata un'auto bomba dell'Età, obiettivo un giornale I TERRORISTI VOLEVANO RADERE AL SUOLO IL QUOTIDIANO «LA RAZON», CON 200 DIPENDENTI Bloccata un'auto bomba dell'Età, obiettivo un giornale Gian Antonio Orighi MADRID Un'ecatombe di giornalisti. Era il «messaggio-bomba» che stavano preparando i terroristi baschi deh' Età per irrompere nella campagna elettorale deUe politiche del prossimo 14 marzo, dopo aver proclamato una tregua, lo scorso 18 febbraio, solo perla regione catalana. Non più, come in passato, sparando alla nuca o spedendo lettere bomba ai «periodistas», ma radendo al suolo la sede del quotidiano madrileno «La Razón». Un obbiettivo a cui avevano destinato un furgone-bomba ccu 536 chili di esplosivo. Ma il piano degh «etarras», alle corde per i successi dell'antiterrorismo, è andato in fumo grazie ai controlli della «Guardia Civil». La strage era stata preparata seguendo il solito modus operandi e che è già fallito 4 volte: far giungere dalla Francia alla capitale un convogUo composto da un auto che fa da apripista ed il micidiale ordigno, nascosto in un furgone o un auto, per piazzarlo poi vicino al bersaglio. Era l'I,30 di notte e i due «etarras» Irkus Badillo e Gorka Vidal, i due autisti entrambi di 24 anni, stavano conducendo la «carovana della morte» sulla statale N-32 che unisce Albacete con Guadalajara, nei pressi del paesino di Canaveras, in Gastilla-La Mancia, circa 100 km a Sud-Est di Madrid. Nel suo veicolo, Vidal trasporta¬ va una cassa metallica lunga 2 metri, alta 2 e profonda 150 cm, imbullonata alla vettura per produrre effetti ancor più devastanti con le schegge metalliche e con timer già preparato. Ma il ministero degh Interni si aspettava un attentato clamoroso. Ed aveva predisposto una fitta rete di sorveglianza. Cosi, quando Vidal è arrivato a Canaveras, gli agenti hanno annotato la sua targa, che è risultata falsa. La pattugha ha raggiunto il terrorista, gh ha intimato l'alt. L'((etarra», con precedenti solo per guerriglia urbana ed entrato da poco in clandestinità, non era annate e non ha opposto resistenza. Quando i militi della Guardia Civil gh hanno ordinato di aprire il bagagliaio, Vidal, che viaggiava con la sua vera identità, ha riconosciuto di essere un terrorista deh' Età ed ha spiegato che il furgone conteneva una santabarbara. Intanto, qualche km più avanti, l'altro killer che apriva la «carovana» finiva fuori strada per il ghiaccio e veniva arrestato subito dopo. Lo stesso Vidal ha spiegato che la meta del furgone-bomba era un poligono industriale sito a fianco della N-H, sul raccordo anulare che porta alla superstrada verso Barcellona ed aU'aereoporto di Barajas. Poi, è stato il tg statale deUe 15 a rivelare che, nel punto indicato, l'obbiettivo era «La Razón», quotidiano conservatore e cattolico, in prima fila contro il terrorismo. La notizia è stata con¬ fermata al direttore Luis Maria Ansón dal ministero degh Interni. Il giornale ha 200 dipendenti, la sua sede si stende sui primi 6 piani di un edificio modernissimo di 8, e nei suoi pressi ci sono due hotel e un altro quotidiano, il moderato «Abc». «Sarebbe stato un massacro che doveva essere commesso o immediatamente o neUe prossime 48 ore - ha spiegato il ministro degh Interni, Angel Acebes -. L'esplosivo avrebbe prodotto un cratere di 35 metri, danni immensi agli edifici in un raggio di 60 metri, danni gravi a quem a 100 metri, rischio per la vita delle persone a una distanza di 1,5 km dalllo scoppio». Insomma: la «Razón» sarebbe stata polverizzata.

Persone citate: Albacete, Angel Acebes, Badillo, Gorka Vidal, Luis Maria Ansón, Vidal

Luoghi citati: Barcellona, Francia, Madrid, Sud-est Di Madrid