Interdetta la donna che rifiuta l'operazione di Giulio Gavino
Interdetta la donna che rifiuta l'operazione SANREMO, ILTRIBUNALE HA DECISO Interdetta la donna che rifiuta l'operazione Una figlia nominata tutore, darà lei l'assenso all'amputazione Sarà eseguita «a sorpresa» in un momento deciso dai medici Consensi dal mondo sanitario: «Il diritto alla vita è sacro» Giulio Gavino SANREMO È finito il calvario della famiglia della donna che aveva rifiutato di sottoporsi all'intervento d'amputazione, per un piede in cancrena a causa di un forte diabete. La sentenza di interdizione della paziente è stata infatti depositata ieri mattina in cancelleria dal presidente del Tribunale di Sanremo, Gianfranco Boccalatte, e trasmessa alla procura della Repubblica che aveva promosso l'azione giudiziaria. «L'istanza di interdizione presentata dal pubblico ministero è stata accolta perchè dalla relazione del consulente tecnico d'ufficio sono emersi i presupposti di una sia pur "particolare" incapacità di intendere e volere». Boccalatte è stato di poche parole facendo intendere che conv il giuramento di fronte ai^ùdicé' tutelare*.il tutore incaricato, una delle figlie della sessantacinquenne protagonista del caso (residente a Vallecrosia, cittadina della Riviera), potrà dare il via al Trattamento sanitario obbligatorio (la procedura non prevede una particolare autorizzazione da parte del magistrato). La «particolarità» del fascicolo è stata ribadita dallo stesso presidente che nei giorni scorsi si era recato con il procuratore Mariano Gagliano a visitare personalmente la donna; «A fronte dell'urgenza dell'intervento questa persona non appariva, a giudizio della direzione sanitaria dell'ospedale dtSanremo e del perito, in gradòida^otàwfctarsi correttamente sìa per un consenso sia per un dissenso». La direzione sanitaria, a fronte della sentenza, non ha confermato i tempi tecnici dell'intervento d'amputazione del piede ma ha sottolineato che, per motivi d'opportunità e viste le condizioni della paziente, il tutto avverrà con la massima discrezione e adottando il protocollo che prevede che neppure il malato sappia il momento preciso in cui si procederà all'operazione. Il caso sanremese - venuto alla luce poco tempo dopo la morte di una donna siciliana che si era consapevolmente rifiutata di sottoporsi all'intervento di amputazione ha visto immediate reazioni da parte di medici e operatori del settore. «Sono felice della decisione del tribunale - ha detto il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici, Giuseppe Del Barone - che ha accolto la richiesta di interdizione della donna diabetica che rifiutava l'amputazione. Vedere che la vita prende il sopravvento sulla morte mi fa sentire più medico e più sereno. Ora la donna sarà curata come si deve, e si renderà conto che quando avrà una protesi sarà uguale a tutte le altre». Immediata anche la voce arrivata dal presidente del Comitato nazionale-di bioetica, il professor Francesco D'Agostino: «Quando i medici si trovano di fronte a un caso simile, e hanno dei dubbi nel procedere autonomamente, è giusto che chiedano aiuto al magistrato per ottenere una ragionevole "copertura giuridica" al proprio operato». A differenza della «rara» vicenda dì Maria, la signora siciliana che morì in pieno possesso delle facoltà mentali dopo aver rifiutato l'amputazione del piede senza che medici o procura potessero far nulla, «questo di Sanremo è un caso per nulla raro, quasi tipico - ha proseguito D'Agostino - perchè capita abbastanza spesso che un malato, specie se in condizioni molto gravi o addirittura terminali, perda il pieno possesso delle sue capacità decisionali e rifiuti una terapia. In genere i medici, con l'aiuto di familiari e psicologi, riescono a convincere il paziente senza bisogno di ricorrere a vie giuridiche. Ma in casi estremi, com'era probabilmente quello della signora di Sanremo, o quando il medico ha dubbi, è una buona cosa chiedere l'aiuto del magistrato». L'intervento avverrà all'ospedale di Sanremo
Persone citate: Boccalatte, D'agostino, Francesco D'agostino, Gianfranco Boccalatte, Mariano Gagliano
Luoghi citati: Sanremo, Vallecrosia
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