Sospeso il primario dei chirurghi morti

Sospeso il primario dei chirurghi morti POLEMICHE A CAGLIARI DOPO L'INCIDENTE AEREO Sospeso il primario dei chirurghi morti Mauro Spignesi 'CAGLIARI La lettera è arrivata come una stilettata: «Sospeso precauzionalmente». Era nell'aria questa coda polemica e legale dopo la tragedia del Cessna precipitato l'altra mattina sui monti a trenta chilometri da Cagliari, dove sono morti tre piloti, due cardiochirurghi e un tecnico sanitario che portavano da Roma un cuore da trapiantare. Valentino Martelli, responsabile della Divisione dell'ospedale San Michele di Cagliari, è stato appunto sospeso dal lavoro, «una decisione presa - dice l'azienda sanitaria - in attesa che si concluda il provvedimento disciplinare già avviato». Martelli è accusato d'aver fatto pesanti dichiarazioni alla stampa, in particolare d'aver detto che il cardiochirurgo Alessandro Ricchi (che con lui aveva aperto nell'87 il centro trapianti), vittima del disastro aereo, non era neppure primario (era facente funzioni), pur reggendo il reparto con «turni massacranti», e d'avere sostenuto che i medici venivano fatti viaggiare su «baracchette volanti». Uno sfogo che Martelli teneva evidentemente dentro da tempo. In realtà in quel reparto pròprio Martelli :è primario, ^ per lungo teiiipo--: eVstàtó per due legislature senatore, eletto con ì sardisti, poi passato ad Ah e infine all'Udr del presidente Francesco Cossiga, di cui è amico - è stato assente. Da anni non opera più: «Non potevo cedere il mìo posto a Ricchi perché non ho ancora maturato la pensione, ma se volevano creare un primariato potevano farlo». Ora la lettera, preceduta da durissime dichiarazioni del manager dell'azienda ospedahera. Franco Meloni. «Queste accuse mi feriscono sul piano umano, questa trage¬ dia non ha bisogno di strumentalizzazioni, di chiacchiere sciocche e vergognose». Ieri Martelli - che ha già annunciato ricorso al Tar - è stato telegrafico: «Non penso alle ripercussioni su di me, questa decisione peserà invece sui pazienti, abbiamo oltre cento malati in Usta d'attesa». Accuse confermate? «Non erano accuse, ma uno sfogo. Da tre anni chiedevo che la posizione di Alessandro Ricchi venisse regolarizzata. Per il resto, non ho mai parlato di baracchette volanti». Meloni proprio su questo punto insiste, raccontando che fu proprio Martelli a dare il via alla stagione degli aerotaxi come il Cessna della Aeromed service caduto con l'equipe medica a bordo - per portare in Sardegna gli organi da trapiantare. «Non ho scelto io la Aeromed, mi sono limitato a presentare un loro dirigente ai vertici dell'ospedale San Michele», racconta Martelli. Poi una precisazione: «Ho chiesto soltanto come mai nelle trasferte così rischiose non sì possono utilizzare aerei della Protezione civile o militari». Il Cessna precipitato aveva volato altre volte con equipe mediche a bordo. Quello dell'altra mattina era un viaggio dì ruotine. Ernst Strobl, amministratóre delega^ della City Jet, 1" compagnia austriaca contattata dalla Avioservices df**IÌ[lISSò' spiega che il Cessna Citation 500 «aveva passato la revisione a metà febbraio», dunque da pochi giorni. «Per questo - aggiunge - è diffìcile che la causa del disastro sia riconducibile a un problema tecnico». Avioservìces fa sapere di utilizzare sempre velivoli garantiti al cento per cento, con personale esperto. L'azienda sanitaria utilizza gli aerotaxi da quindici anni, da quando cioè è nato il centro del cuore, in media una volta al mese.

Persone citate: Alessandro Ricchi, Ernst Strobl, Francesco Cossiga, Franco Meloni, Mauro Spignesi, Ricchi, Valentino Martelli

Luoghi citati: Cagliari, Roma, Sardegna