Università, parte la corsa per il nuovo rettore

Università, parte la corsa per il nuovo rettore LA LUNGA BATTAGLIA ELETTORALE NELL'ATENEO APERTA CON LE PRIME LETTERE DEI PROFESSORI CANDIDATI Università, parte la corsa per il nuovo rettore A maggio la scelta del successore di Bertolino Giovanna Favro Con le prime uscite pubbbche dei candidati s'è aperta la battagba elettorale per la successione del rettore dell'Università Rinaldo Bertolino. Il corpo accademico voterà il 4 e il 5 maggio, e altri pretendenti s'aggiungeranno probabilmente cammin facendo. Se da mesi nell'ateneo si discute del futuro Magnifico, sono delle ultime ore le prime ufficializzazioni. Ezio Pelizzetti, membro deba giunta del rettore, ha inviato a docenti, ricercatori e personale una lettera con cui formabzza la propria candidatura; ieri Pier Maria Furlan, di Medicina, ha presentato il suo programma alla facoltà di Lingue, mentre il collega Giovanni Bussolati ha inviato al preside Giuseppe Piccob una lettera, che Piccob ha letto nel pomeriggio in consigbo di facoltà: Bussolati si dice «disponibile» a candidarsi ma chiede che Medicina arrivi ad un unico nome, indicendo le «primarie» tra i docenti. E' certa invece la candidatura del preside di Agraria, Bruno Giau, membro di governo deb'ateneo. Dopo il lungo mandato di Bertolino, giurista per la cui elezione furono determinanti i voti di Medicina (ab'epoca spaccata tra Umberto Dianzani e Francesco Di Carlo) si guarda con interesse a ciò che sta accadendo nella più grande facoltà dell'ateneo, Medicina appunto, che eleggerà alinemeseilpreside e che è la più «pesante» per aventi diritto al voto del Magnifico, seguita da Scienze. Tre sono gb aspiranti alla presidenza: Dario Cantino, Francesco Di Carlo (tre volte rieletto prima di Piccob) e Giorgio Palestre, docente di anatomia patologica come Bussolati. Che è il più sfumato neU'avanzare la propria candidatura a rettore: «L'importante è fare chiarezza. Per questo ho chiesto al preside una consultazione da cui esca per la facoltà un unico competitore». Furlan aveva invece già espresso la sua disponibilità nelle scorse settimane: pensa di avere dalla sua molti medici, e guarda a Palazzo Nuovo, che per ora non ha un proprio candidato anche in ossequio aba regola non scritta che impone l'alternanza sullo scranno di Magnifico tra umanisti (com'è Bertolino) e scienziati. Furlan pensa a un pro-rettore umanista, e ha chiesto ai presidi di Palazzo Nuovo di presentarsi nelle facoltà, cominciando ieri da Lingue. Tra i puntichiave del suo programma, «La sfida di Molinette 2», «verifica degb effetti del 3+2», «un ufficio per il trasferimento tecnologico deba ricerca», «riequilibrio degb organici che penalizzano gb umanisti a vantaggio di Scienze». E a chi, a Palazzo Nuovo, storce il naso per l'incarico deba Moratti spiega: «Non ho tessere di partito, e non è di destra chi come me chiude i manicomi». Da Scienze proviene invece Pelizzetti, come Giau figura impegna¬ ta nel governo di Bertobno. Pur avendo il sostegno deba sua facoltà, Pelizzetti chiarisce di non essere il candidato «di» Scienze: «Da anni lavoro per l'università neba sua interezza. Molti sono i risultati raggiunti negb ultimi anni in termini di prestigio intemazionale. Ora bisogna concentrarsi suba riorganizzazione interna: ad esempio. l'università è polverizzata in un centinaio di strutture di gestione autonoma, troppe». Tra le priorità «concentrare gli sforzi per l'immissione in ruolo di giovani», e proseguire il modebo di ateneo «a gestione cobegiale». Anche Giau pensa a un ateneo a governo abaigato. Per lui, l'apparente handicap di provenire da una facoltà molto piccola potrebbe essere un'eccezionale atout: da più parti si reputa che un rettore che non abbia abe spaUe una grossa struttura possa garantire maggiore imparziabtà, e gb si riconosce d'aver dimostrato equilibrio neba gestione debe risorse. Priorità, la «pobtica intema»: «Ho condiviso con il rettore questi anni. Dopo tanto impegno sull'intemazionabtà e sul dialogo con il territorio mi piacerebbe irrobustire le regole interne, rafforzando la didattica alta e la ricerca e rispettando le autonomie, grande ricchezza e peculiarità del nostro ateneo, che ha nebe differenze il punto di forza». Il corpo docente dell'Università stretto attorno al rettore Bertolino all'ultima inaugurazione dell'anno accademico