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San Francesco va in scena accompagnato dal violino del menestrello Branduardi L'AUTORE: «SOPRATTUTTO, SEMPLICITÀ» San Francesco va in scena accompagnato dal violino del menestrello Branduardi Luca Dondoni MILANO «Francesco un uomo un Santo» è uno spettacolo teatrale, ma forse sarebbe meglio scrivere teatrodanza, che vanta la presenza in scena dì Angelo Branduardi autore deUe musiche tratte dall'album «L'Infìnitamente piccolo». Un ed che ha fatto tesoro della «laude» francescana e, stando a quanto dice lo stesso cantautore, rappresenta uno dei suoi maggiori successi commerciah. L'opera che sarà rappresentata per la prima volta in un'anteprima di prova il 28 aprile al teatro San Luigi di Concorezzo, coniuga in chiave moderna l'unione di tre livelli artistici. In scena si passeranno una sorta di staffetta gh attori Gualtiero Scola (San Francesco), Angela Ciliberti (Santa Chiara) e Walter Tiraboschi (frate Berbardo), il corpo di ballo composto da quindici danzatori e Angelo Branduardi con la sua orchestra Scintille di musica». La rappresentazione svilupperà la storia del Santo dì Assisi in un susseguirsi di viaggi virtuali dal medioevo ai nostri giorni. La scenografia è una bella sorpresa soprattutto per chi ama e segue il mondo della videoproiezione artistica. Immagini, forme e colori ispirati ai dipinti di Giotto così come i costumi porteranno gh spettatori in una dimensione che spiegherà ancora megho la vita di San Francesco. «Non dirò una parola in tutta l'opera ha raccontato ieri Branduardi - farò come i menstrelh antichi che con le loro arpe i loro huti o, nel mìo caso il violinò, facevano da cornice a ciò che accadeva fra i protagonisti di una storia. I testi della pièce sono dì una lontana nipote dell'Eroe dei due mondi Stefania Garibaldi mentre la regìa è affidata a Oreste Castagna. «C'è voluto un anno, forse un anno e mezzo - dice Angelo - per mettere insieme tutte le parti che formano quello che trovo un magnifico spettacolo. Durante l'ora e mezza di messa in scena accadono tante cose e anche il territorio religioso, per alcuni impervio e pieno di buche, può diventare un prato verde facile da attraversare. Mi piace usare questa metafora perché sin dal primo giorno io, il regista, l'autrice dei testi e chiunque fosse coinvolto nel progetto abbiamo voluto che alla base di tutto ci fosse una sola parola: sempheità». Dopo l'esordio a Concorezzo, Io spettacolo andrà per altre tre date di prova il 29.4 a Mantova, 30 a Genova, 7 maggio a Bassano del Grappa. Il debutto vero e proprio sarà invece il 12 e 13 maggio al teatro nazionale di Milano.