«Vieri e Cannavaro, siete indegni»

«Vieri e Cannavaro, siete indegni» LA TRASFERTA DELL'INTER A SOCHAUX E' STATA TURBATA DA DUE GRAVI EPISODI DI TEPPISMO «Vieri e Cannavaro, siete indegni» Bombe di vernice contro i ristoranti dei 2 giocatori Nino Sorniani MILANO L'ennesimo derby perso, preceduto da 2 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte, ha scatenato la reazione degli ultra interisti. Un paio di episodi di teppismo, rivendicati con un volantino anonimo, turbano la vigiha dell'impegno di Coppa Uefa dell'Inter a Sochaux. Nella notte scorsa a Milano ignoti hanno lanciato contenitori di vernice blu e nera contro i ristoranti «Baci S- Abbracci», di proprietà di Christian Vieri e del milanista Christian Brocchi, e «Rosso pomodoro», di cui Fabio Cannavaro è stato socio. Contro il locale di Vieri, in quelle ore a cena da Armani per l'ultima sfilata di moda, sono state scagliate tre bottiglie, una delle quali ha rotto l'insegna luminosa e provocato un principio d'incendio. Nessun danno, inve¬ ce, nell'altro locale. Davanti ai due ingressi sono stati ritrovati volantini personalizzati: «Vieri la tolleranza è finita, non siete degni dell'Inter, non meritate il sostegno della nostra città visto che a te e ai tuoi compagni non importa di farci soffrire e di farci vergognare di voi. Adesso cominciate a pagare». Identico quello intestato a Cannavaro. Gli episodi sono stati condannati dall'Inter con un comunicato: «Si tratta di fatti gravi e inqualificabili, perciò rifiutiamo di pensare che provengano da veri tifosi dell'Inter». Ferma condanna anche da parte del centro di coordinamento degli Inter club. Ma Franco Caravita, capo ultra della curva Nord, mentre prende le distanze dal folle gesto accusa i giocatori di «aver creato questa esasperazione: sono loro senza vergogna, non devono più indossare la maglia dell'Inter». Quanto avvenuto la notte scorsa è il terzo episodio clamoroso di protesta contro gli interisti: il 26 ottobre ci furono attimi di tensione prima della partita con la Roma (esordio di Zaccheroni in panchina). Gli ultra assediarono il pullman della squadra e una delegazione salì per parlare con i giocatori. Il 14 dicembre 2000, in occasione della gara di coppa Italia con il Parma, terminata con l'eliminazione degli interisti (0-0, dopo il 6-1 dell'andata) fu lanciata una bottiglia molotov contro il pullman della squadra, che prese fuoco. Si evitò la tragedia perché i giocatori riuscirono a fuggire. In questo clima di tensione l'Inter sfida stasera i francesi del Sochaux. Messo sotto esame da Pacchetti assieme alla squadra («i conti li faremo a giugno») e costret¬ to a fare a meno anche di Farinos, bloccato a Milano da un attaccò influenzale, Zaccheroni promette un riscatto: «Abbiamo i mezzi per reagire. La società ci ha chiesto di centrare i due obiettivi rimasti, il quarto posto e la coppa Uefa. Non falliremo». Sochaux-Inter (diretta Raidue ore 21). Sochaux (4-4-2): I Gnanhouan; 27 Daf, 4 Flachez, 5 Monsoreau, 21 Diawara; 12 Isabey, 10 Gruma, 17 Pedretti, 25 Mathieu; II Santos, 13 Frau. (16 Richert, 2 Tali, 3 Paisley, 8 Boudarene, 14 Lonfat, 28 Trapasso, 29 Zairi). Ali. Lecombe. Inter (3-4-3): I Toldo; 13 Helveg, 15 Adani, 2 Cordoba; 4 J.Zanetti, 6 C.Zanetti, S.Lamouchi, 26 Pasquale; 7 Van der Meyde, 32 Vieri, 20 Recoba. (12 Fontana, 34 Nossa, 29 Biava, 18 Kily Gonzalez, 22 Okan, 19 Karagounis, 9 Cruz). Ali. Zaccheroni. Arbitro: Cantalejo (Spagna). Si sostituisce l'insegna, bruciata, del locale «Baci 8i Abbracci» di cui Vieri è uno dei soci insieme con il milanista Brocchi

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