Editoria, la rivoluzione delle donne di Francesca Paci

Editoria, la rivoluzione delle donne IL CENTRO STUDI AIE: TRAMONTA A IL VECCHIO MODELLO MASCHILE j^M^s^ ^ ■-•'.A,-; : -^ .—: : Editoria, la rivoluzione delle donne Francesca Paci COSA lega le scrittrici Stefania Bertola, , Elisabetta Chicco, Margherita Oggero, Anna Berrà e Alessandra Montrucchio? Una trama più palpabile di quella che solitamente sostiene un romanzo. Secondo gli esperti dell'industria libraria locale, le quattro torinesi guidano la rivoluzione editoriale al femminile in corso nel capoluogo piemontese. Non è tanto la quantità di autrici in catalogo alla Fnac o da Feltrinelli. Il modello sociale di segno maschile è tramontato con il Novecento, ricorda il saggio di Mariassunta D'Alessio «Quando il lavoro è donna» (Collana Frontiere). Colpisce piuttosto il numero crescente delle aspiranti firme che, con un riserbo tutto muliebre, anima questo movimento cittadino d'inizio millennio. Oltre sessanta candidati hanno partecipato alla selezione del seminario «Il libro dalla A alla Z», un ciclo di lezioni sulle tecniche editoriali, organizzato dall'agenzia letteraria congesti. Appena sette i nomi maschili, nessuno dei quali selezionato per i dodici posti disponibili. La letteratura è un genere sempre più femminile? A giudicare dai dati del centro studi Aie (Associazione italiana editori) sembrerebbe di sì. Alla fine del 2002 le donne erano il 68,5 per cento del personale impiegato nell'editoria italiana. La tendenza, dicono le stime, è in aumento da anni. Internet, barometro per eccellenza dei mutamenti del costume contemporaneo, registra la novità. Siti come Liber@donna (www.liberdonna.it/) forniscono preparazione gratuita online alle matricole del settore editoriale. Il mercato in espansione non pone limiti alle impiegate annoiate dalla routine e convertite alla formazione a distanza. «Gh acquirenti di romanzi e saggi a Torino sono soprattutto donne: lo saranno presto anche coloro che li scrivono e li stampano», prevedono Carola Messina e Maurizio Gelatti, responsabili dell'agenzia con. testi. Sulla città invocano i numi tutelari di Romilda Bollati e Giovanna Viglongo, grandi signore dell'editoria italiana e patrone d'ufficio dell'iniziativa al femminile nel campo librario. Le dodici partecipanti a «Il libro dalla A alla Z» si votano alle due illustri antesignane e progettano la professione futura. Neolaureate in discipline umanistiche, commesse di librerìa con aspirazioni ambiziose, un'imprenditrice pronta ad aprire una pìccola casa editrice riservata agli esordienti. Stefania Bertola, Elisabetta Chicco, Margherita Oggero, Anna Berrà, Alessandra Montrucchìo, condivìdono la ribalta che ne fa personaggi cittadini oltre che autrici di successo. Alle spalle hanno l'esperienza delle colleghe Marina Jarre, Laura Mancinelh, Elena Loewenthal. Intorno, il movimento delle future colleghe cresce.

Luoghi citati: Feltrinelli, Torino