Terremoto nel Nord del Marocco Centinaia di morti sotto le macerie di Gian Antonio Orighi

Terremoto nel Nord del Marocco Centinaia di morti sotto le macerie RASI AL SUOLO INTERI PAESI, LA SCOSSA AVVERTITA ANCHE IN ANDALUSIA Terremoto nel Nord del Marocco Centinaia di morti sotto le macerie Gian Antonio Orighi Il più forte terremoto degli ultimi 44 anni, magnitudo 6,3 della scala Richter, ha seminato morte e distruzione ieri notte nel nord-est del Marocco. La scossa, alle 2,27 (3,27 in Itaha), ha raso al suolo i paesini di Alt Kamra ed Imzuren, a dieci chilometri dalla nota meta turistica Al Hoceima. Il bilancio, ancora provvisorio, è di circa seicento morti ed è destinato ad avunentare. La scossa è stata avvertita anche nella spagnola Andalusia, sia pure senza provocare ne vittime né forti danni materiah. L'epicentro è stato calcolato proprio sotto ad Alt Kamara. Gh abitanti della zona, prevalentemente rurale, a ridosso deUe celebre montagne del Rif, sono stati sorpresi nel sonno. La scossa ha fatto crollare le povere case, costruite solo con mattoni. Le vittime sono rimaste tutte sotto le macerie. Alle prime luci dell'alba, quando sono cominciati ad arrivare i primi soccorsi, la scena era dantesca. La gente cercava di scavare con le mani alla ricerca disperata di superstiti, mentre i pianti delle donne e dei bambini rendevano ancora più lugubri le rovine. Esercito, gendarmeria, Protezione civile hanno fatto l'impossibile per arrivare rapidamente. Ma, come lamentava in tv il sindaco di Imzuren, Hasàn Hamiduch, mancavano i mezzi per cercare di ritrovare delle persone con vita. Di gru, scavatrici, équipe specializzate con cani, neanche l'ombra. Gh abitanti cercavano i loro cari con martelli e cazzuole. Ad Al Hoceini, che dall'indipendenza del Marocco nel '56 si era trasformata in un centro turistico famoso per la Playa Quemada (vi venne costruito uno dei primi Club Mediterranée) sono andate distrutte soprattutto le casupole della periferia. Ma non si sono registrati morti. La zona colpita dal terremoto, il più grave da quello del '60 che distrusse Agadir causando 12 mila morti e danni pari a 290 milioni di dollari, è una delle più sismiche del Marocco, una terra che negli ultimi 1200 anni ha sofferto 20 devastanti scosse. Proprio sotto Alt Kamara si scontrano le placche terrestri africana ed euro-asiatica. «L'ampiezza dei movimenti tellurici che ha investito la zona mediterranea del Marocco si deve ai movimenti delle placche che, liberando energia accomulata nel sottosuolo, generano scosse molto violente», spiegava ieri Benaissa Tedili, sismologo di Rabat. Il panico è poi aumentato alle 11, 04 ora locale, quando un altro terremoto, magnitudo 4,1 della scala Richter, ha terrorizzato soccorritori e popolazione superstite per strada. Il re Mohammed VI ha dato mobilitato tutte le forze disponibili, oltre che esprimere cordoglio ai familiari delle vittime. Sono cominciati ad arrivare i primi elicotteri, che hanno trasportato i feriti gravi di Al Hoceima, una città di 100 mila abitanti, all'ospedale militare di Rabat. Sia la Spagna che il Belgio, riportava la agenzia statale marocchina «Map», hanno subito offerto squadre di soccorso. Negli ospedah di Al Hoceima sono ricoverati centinaia di feriti. «Ho assistito a scene di panico mai viste prima», ha assicurato Mohammed Lachgar, responsabile medico della città. I racconti della Ong spagnola «Mpdl», presente ad Alt Kamara, fanno venire la pelle d'oca. «Ci sono case completamente distrutte, con all'interno famiglie intere sepolte - ha dichiarato il responsabile Manuel Lorenzo - la maggioranza sono costruzioni basse, sono stati individuati i cadaveri e cominciano le sepolture. Abbiamo bisogno di tende e di coperte per dare ospitalità ai sopravvissuti, anche se non piove e la temperatura non è troppo fredda». Intanto la popolazione teme altre scosse. Mancano gru, scavatrici squadre con i cani La gente cerca i suoi cari con martelli e cazzuole Uno dei paesi rasi al suolo

Persone citate: Benaissa Tedili, Kamara, Manuel Lorenzo, Mohammed Lachgar, Mohammed Vi, Richter