Oggi tutti in piazza dove inftiria la battaglia

Oggi tutti in piazza dove inftiria la battaglia Giornata clou per il Carnevale di Ivrea e in serata gli Abbà daranno fuoco allo scarto Oggi tutti in piazza dove inftiria la battaglia Un martedì grasso di sarabanda con i carri egli arancien Le braccia sono livide, qualcuno ha anche un occhio pesto. Ma l'entusiasmo dei quasi cinquemila arancieri è sempre lo stesso. E come potrebbe essere diversamente: il carnevale è una passione sfrenata che ti spinge a misurarti oltre le tue forze. Oggi è l'ultimo giorno di battaglia, quello più importante per la conquista del trofeo. I giudici del Consorzio Organizzatore sono ad ogni angolo della piazza, pronti a scrutare il minimo errore, ad anahzzare la capacità organizzativa e di tiro dì ogni singola squadra. I capi di questi piccoli eserciti chiamano a raccolta le proprie truppe. Bisogna dare gli ultimi consigli, raccogliere l'energia rimasta dopo due giorni di estenuante battagha, fare in modo che i carri vengano attaccati durante tutto il loro percorso, senza lasciar loro tregua. L'inizio delle battaglie è fissato per le 14.1 campi di scontro sono quelli dei due giorni precedenti: Piazza Ottinetti, Piazza di Città, il Borghetto, le piazze attigue Rondolino e Freguglia. Gli arancieri vanno e vengono, i capi squadra dispongono le casse di arance in modo da rendere agevole e veloce l'approvvigionamento. C'è chi sostiene, a gran voce, che questa parte dello Storico Carnevale di Ivrea ha qualcosa di incivile, di barbaro. Eppure, basta passeggiare per queste piazze, guardare i variopinti arancieri per intuire la loro gioia. Carnevale è soprattutto voglia di stare insieme, di partecipare con momenti di aggregazione ad una festa magica. Inebriarsi dei loro colori, odori. Ad assistere a questa battaglia delle arance ci si rende conto che qui non c'è violenza. Certo, c'è una forte rivalità tra le nove squadre, voglia di essere i più bravi, i più forti, i più competitivi. Ma il rispetto delle regole è la prima cosa. Tra le scene più belle cui si può assistere durante la battaglia c'è quella dei tiratori a piedi e quelli sul carro ; complimentarsi a vicenda per lo spirito e la lealtà dello scontro diretto che finisce, sempre, con una affettuosa stretta di mano e un abbraccio per l'ultima battaglia appena disputata. Quando il rumore degli zoccoli dei cavalli annuncia all'unisono in ogni piazza l'entrata del primo carro, negli occhi degli arancieri è possibile vedere un entusiasmo senza paragone. Oggi, ultimo giorno di battaglia, Scacchi, Arduini. Morte, Picche, Tuchini, Mercenari, Diavoli, Pantere e Credendari daranno fondo a tutte le loro energie. Eppure domani, quando tutto sarà finito, a dominare non sarà la stanchezza, ma/la nostalgia, la consapevolezza che si dovrà aspettare un anno intero per rivivere l'emozione del carnevale. Un altro momento saliente del carnevale è il rapporto tra le compo¬ nenti storiche e quella più popolare della manifestazione. Ieri, lunedì, secondo giorno di battaglia, c'è stata anche la visita che, Mugnaia, Generale e Stato Maggiore hanno fatto nelle piazze delle battaghe per immortalare con foto ricordo questo momento, destinato in futuro ad ornare le pareti delle storiche sedi delle squadre di arancieri, un momento questo di particolare aggregazione cui nessuna squadra intende rinunciare: la Vezzosa Mugnaia insieme agli arancieri, nella loro baraonda colorata e pittoresca. E' forse questo il momento dove più forte è l'unione tra la parte Ivrea-storica del carnevale e quella più prettamente popolare. E poi, terminata la battagha, tutti si ritroveranno assiepati nella piazza del Municipio, dove dal loggione sarà proclamata la squadra vincitrice. Ed allora sarà un unico grido di giùbilo. La sera, invece, sarà dedicata all'abbruc lamento dello se arie, un palo alto e diritto rivestito di erica secca, con in cima la bandiera italiana. A dargli fuoco, come impone la tradizione del martedì grasso, saranno gli Abbà. Prima in piazza Maretta, poi quelli di piazza Castello e del Rondolino. Poi, in piazza di Città, alla presènza della Mugnaia. Quest'ultima in piedi sul suo carro dorato, alla presenza di una folla immensa, dovrà reggere rivolta al cielo la spada simbolo del riscatto dal tiranno. L'ultimo scarto è quello del Borghetto. Generale e Stato Maggiore, seguiti dalla folla, cammineranno in rigoroso silenzio fino in piazza Ottinetti sulle note della marcia funebre eseguita da Pifferi e Tamburi. Un'ultima pifferata verrà suonata sulla porta dell'androne del Municipio, poi, gli abbracci, i saluti e occhi lucidi per il tradizionale «Arvense a giobia 'n 'hot». Domani mercoledì, ultimo appuntamento carnevalesco prima di entrare in quaresima. In piazza Lamarmora, l'Associazione «Comitato della Croazia Polenta e Merluzzo» distribuirà il succulento piatto molto atteso dai buongustai. (Le fotografie sono di Michele Basanese).

Persone citate: Abbà, Arduini, Basanese, Freguglia, Pifferi, Rondolino, Scacchi

Luoghi citati: Ivrea