Escursionista cade in un dirupo e muore di Amedeo Macagno

Escursionista cade in un dirupo e muore LA DISGRAZIA IN VALLE DI SUSA, SUI MONTI SOPRA SALBERTRAND: L'UOMO E' PRECIPITATO SU ROCCE E NEVE Escursionista cade in un dirupo e muore Vittima un anziano torinese, il corpo scoperto dopo tre giorni Amedeo Macagno SALBERTRAND Precipita in un dirupo e perde la vita tra la neve ed alcuni spuntoni di roccia che si trovano poco sotto la strada sterrata che porta al Monte' Seguret, sopra Salbertrand. Un volo di circa 20 metri a lato di una delle tante mulattiere che da poco fuori l'abitato di Salbertrand raggiungono i circa' 1400 metri di località Pramand. E' morto così Roberto Fej, 63 anni, pensionato residente a Torino in via Cervino 64. Là tragedia risale a qualche giorno fa, quando il pensionato senza dire niente a nessuno, aveva deciso di raggiungere le montagne innevate dell'Alta Valle di Susa per cimentarsi in una gita di carattere escursionistico. Infilatosi la giacca a vento e calzati dei comuni scarponcini da montagna, aveva lasciato la propria auto sul ciglio della strada poco fuori Salbertrand. Poi si era incamminato per la mulattiera ricoperta da neve e ghiaccio. Probabilmente un passo sb agliaio nel tentativo di attraversare, magari con un balzo, qualche ostacolo per passare da un lato all'altro della mulattiera e proseguire al meglio la marcia ed il pensionato è precipitato perdendo la vita, probabilmente sul colpo, battendo violentemente la testa. Al momento del ritrovamento infatti tutto il corpo presentava varie graffiature e fratture. Dagli esiti dell'autopsia pare che la tragedia risalga addirittura a mercoledì scorso, giorno nel quale è stata notata per la prima volta a Salbertrand l'auto del pensionato, ferma sotto la neve. Auto rimasta lì fino a venerdì scorso quando nel pomeriggio un finanziere residente nella zona ed un membro del Soccorso Alpino Piemontese, si sono insospettiti e hanno deciso di dare un'occhiata intorno. Dopo una breve perlustrazione della zona e dopo aver trovato un biglietto sul parabrezza della vettura del pensionato sul quale c'era scritto: «Tomo alle 13,30», venerdì in tarda serata hanno avvistato l'uomo nel dirupo, dato così l'allarme e recuperato il corpo martoriato e privo di vita. Nessuno fino a quel momento nessuno aveva denunciato la scomparsa dell'uomo che, oltre a vivere solo, non aveva nessun parente che potesse preoccuparsi del suo mancato rientro in città. Inoltre non aveva avvisato neppure i vicini di casa dell'intenzione di recarsi in montagna per arrampicarsi su una mulattiera pieno inverno. Una gita che secondo alcuni conoscenti la vittima aveva già fatto altre volte. Forse per questo Roberto Fej si sentiva fin troppo sicuro e non ha calcolato la tanta neve scesa quest'anno, neve e ghiaccio che insieme alla sfortuna gli hanno tolto la vita.

Persone citate: Neve Escursionista, Roberto Fej

Luoghi citati: Pramand, Salbertrand, Susa, Torino