Documento top secret «Il clima è impazzito un futuro di catastrofi»

Documento top secret «Il clima è impazzito un futuro di catastrofi» UN RAPPORTO RISERVATO DEL PENTAGONO Documento top secret «Il clima è impazzito un futuro di catastrofi» Per la prima volta da una fonte vicina all'amministrazione Bush 'Sos per le sorti del pianeta: «Un rischio peggiore del terrorismo» Maria Chiara Bonazzi LONDRA Il Pentagono prevede che entro i prossimi vent'anni i mutamenti improvvisi del clima causeranno guerre nucleari, anarchia diffusa, la sparizione di intere città europee sotto il mare, disastri naturah e siccità. La catastrofe sarà globale e comporterà la perdita di milioni di vite umane. L'avvenire sarà dominato dai conflitti, non più per ragioni ideologiche o religiose, ma per la sopravvivenza, ovvero per assicurarsi cibo, acqua ed energia. Questo pronostico apocalittico, secondo alcuni, è destinato a infliggere un'umiliazione cocente a George Bush, visto che è contenuto in un dossier segreto ordinato da Andrew Marshall, uno dei più influenti consigheri mihtari americani degh ultimi trent'anni. Il documento, anticipato dal settimanale britannico «The Observer», sostiene che il cambiamento climatico dev'«essere elevato da dibattito scientifico a questio¬ ne di sicurezza nazionale per gh Stati Uniti». Secondo il settimanale i vertici della Difesa Usa avrebbero cercato di insabbiare il documento, scritto da Peter Schwartz, consulente della CIA ed ex progettista di scenari per la Royal Dutch/Shell, e da Doug Rendali, del Global Business Network californiano. A loro dire, il quadro tratteggiato oltre che imminente «è plausibile e metterebbe alla prova la sicurezza nazionale americana in modi che dovrebbero essere presi immediatamente in considerazione». Alcuni eminenti climatologi sostengono che ormai sarà molto difficile per Bush ignorare l'analisi dello stesso Pentagono e sperano che questo documento convinca l'amministrazione Usa a firmare i trattati intemazionah per ridurre il cambiamento climatico globale. Per alcuni scienziati la minaccia alla stabilità globale prospettata eclissa quella del terrorismo. Schwartz, uno dei teorici di punta del «pensare l'impensabi¬ le» per aiutare le aziende a pianificare il futuro, ha delineato una sequenza terrificante di eventi, che culminerebbe neUe guerre del clima intorno al 2020, quando una drammatica penuria di acqua ed energia trascinererebbe l'intero pianeta nel conflitto. Randall, l'altro autore dello studio, ha detto all'«Observer» che si tratta di un evento anomalo e non gestibile, in quanto «non c'è un nemico contro cui combattere e non possiamo controllare la minaccia». Secondo il documento del Pentagono, già dall'anno prossimo inondazioni dovute aU'innalzamento del livello del mare sconvolgeranno la vita di milioni di persone. Nel 2007 alcune violente tempeste renderanno inabitabili vaste zone dell'Olanda, e l'Aia sarà abbandonata. Nel 2010 in Europa e negh Stati Uniti aumenteranno di un terzo le giornate in cui la temperatura supererà i 32 gradi. Tuttavia, entro il 2020 il Regno Unito diventerà complessivamente più freddo e secco, con un clima simile a quello siberiano. Dalla Scandinavia partirà un' ondata migratoria verso il Sud, mentre l'Europa meridionale sarà assediata dai profughi africani. Nel contempo le risorse idriche diventeranno un problema enorme, in particolare nei bacini del Danubio, del Nilo e del Rio deUe Amazzoni. Guerre e anar¬ chia dilanieranno l'India, il Sudafrica e l'Indonesia, e oltre 400 milioni di persone nelle regioni subtropicali saranno in grave pericolo. Di conseguenza l'Europa e gh Usa diventeranno praticamente fortezze da cui si cercheranno di tenere fuori milioni di emigranti costretti ad abbandonare le loro terre allagate dal mare o rese sterili dalla siccità, che d'altra parte farà disastri anche nel Mid-. west americano. La proliferazione nucleare sarà inevitabile. Il Giappone, la Corea del Sud e la Germania svilupperanno la bomba atomica, come pure l'Iran, l'Egitto e la Corea del Nord. Altri Stati, tra cui Israele, Cina, India e Pakistan, saranno pronti a schiacciare il bottone nucleare. La densità della popolazione renderà la Cina particolarmente vulnerabile, mentre il Bangladesh diventerà inabitabile perché l'aumento del livello del mare contaminerà le rete idrica. Nei prossimi vent'anni la capacità del pianeta di sostenere l'attuale popolazione sarà drasticamente decurtata. Il documento ha suscitato reazioni appassionate. Il professor John Schellnhuber, già consighere capo del governo tedesco sul!' ambiente e ora capo del Tyndall Centre britannico, che fa ricerca sul cambiamento climatico, era fra gh scienziati britannici che hanno recentemente visitato la Casa Bianca per convincere Bush a cambiare registro. Secondo lui, le paure del Pentagono potrebbero essere il fattore decisivo per persuadere il Presidente ad accettare il concetto del cambiamento climatico. Anche sir John Houghton, ex direttore generale del Metereological Office britannico, è convinto che «se il Pentagono manda questo tipo di messaggio, si tratta di un fatto molto importante». Anche Bob Watson, già presidente dell'IPCC, il comitato istituito dalle Nazioni Unite per valutare la letteratura scientifica e fornire indicazioni utili per il negoziato intemazionale, incalza: «Bush può ignorare il Pentagono? Sarà difficile ignorare un documento del genere. E' enormemente imbarazzante. Se il cambiamento climatico è ima minaccia alla sicurezza nazionale e all'economia, il Presidente deve agire. Ci sono due gruppi che l'amministrazione Bush tende ad ascoltare: la lobby del petrolio e il Pentagono». Secondo Watson, il senatore democratico John1 Keiry, dato per favorito nella corsa alla nomination presidenziale, potrebbe approfittare di questo allarme. Ci sarebbe già un im gruppo significativo eh scienziati disillusi da Bush pronti ad aiutarlo. *':. ^ ■'■*-iV Un'inondazione in Messico. Secondo il Pentagono le catastrofi climatiche potranno causare più vittime delle guerre