Gibilisco, salti al risparmio di Giorgio Barberis

Gibilisco, salti al risparmio IERI E OGGI ATLETICA INDOOR A GENOVA CON PROTAGONtSTI I SOLITI NOTI Gibilisco, salti al risparmio Pensando al Mondiale, per il tricolore basta 5;40 Giorgio Barberis Inviato a GENOVA I soliti noti danno respiro alla la giornata degli Assoluti indoor dì atletica. Da Giuseppe Gihilisco, che sì attiene ai programmi di fare il minor numero dì salti possibile, ad Andrea Longo, che improvvisandosi «miler» dà una bella paga a quelli che i 1500 li corrono sempre; da Manuela Levorato, che anziché guardare avanti deridendosi ad «allungare» si bea dì sensazioni sui 60 dove gh orizzonti sono quelli che sono, ad Antonella Bevilacqua, che ottiene il minimo dell'alto (1,93) per garantirsi il viaggio ai Mondiah di Budapest (5-7 marzo). Il resto si perde nella mediocrità, anche per chi come Simone CoUio era particolarmente atteso sui 60 a ima conferma sotto ì 6"60 e invece vince di misura, in rimonta su Rabino. Unica eccezione Elisa Rigaudo, la mardatrice cuneese che ha messo un prezioso mattoncino nella conquista dì uno dei tre posti per l'Olimpiade siglando la migUor prestazione mondiale dell'anno sui 3 km e, soprattutto, staccando subito nettamente una Alftidi evidentemente fuori fase, come testimonia anche la squalifica in cui è incappata. Ad avvalorare la scelta dì GibUisco di portare un titolo alla sua società, le Fiamme Gialle, limitando al massimo lo sforzo ha contribuito un attacco febbrile nella notte, tale da mettere in dubbio la partecipazione alla gara. «Anche per questo spiega l'iridato - ho preferito usare un'asta morbida». Il che ha significato un primo tentativo a 5,40 fallito e poi, presa la mano, il salto della vittoria nel quale ha superato nettamente l'asticella. «Adesso andrò a Budapest - prosegue Gibilisco - probabilmente con la miglior misura stagionale (il 5,80 ottenuto a Donetsk, ndr) conscio che si tratta di una tappa dì passaggio in quanto i mighori guardano alla stagione outdoor e all'Olimpiade. Ripetendo 5,80 si può salire sul podio: posso farcela». La tranquilla consapevolezza di Gibilisco fa quasi a cazzotti con l'eterna indecisione della Levorato: non vorremmo che il primato italiano dei 60 (7"19 della Masullo) fosse ormai per lei una sorta dì ossessione, in grado di condizionarne anche le scelte «Devo deridere se andare a Budapest e se lo farò, sarà per correre i 60 - dice la veneta -: intanto domani (oggi per chi legge, ndr) proverò per la prima voltai 200». Chi invece le sue scelte le ha già fatte è Longo il cui traguardo è Atene. E basta. «Sono qui perché dopo 45 giorni in Sud Africa mi sembrava giusto fare anche un paio di gare e cercare di portare un titolo alla mia società. Ma le indoor, in assoluto, non mi sì adattano». Ineccepibile l'ultima affermazione. E comunque il padovano ha fatto fare una brutta figura a Obrist, ex promessa dei 1500, cogliendo un successo perentorio, confortato anche da un riscontro cronometrico interessante. E oggi Longo promette il bis sugli 800, la «sua» gara, quella dove all'aperto 8 giorni fa in Sud Africa ha corso in 1,46"63. Oggi spazio anche a Giaconi (60 hs), Torrìeri (200) e ai saltatori in alto. Nel triplo invece non d sarà Camossi die, per restare a Gorizia accanto alla moghe prossima a dare alla luce il secondogenito, ieri ha gareggiato a Sempeter vincendo il titolo sloveno con 16,33. I campioni di ièri. Uomini. 60: CoUio (FF.GG.).6,'64; 400: Barberi (FF.GG.)47"15; 1500: Longo (EF.OO.) 3'43"31; asta: Gibilisco (FF.GG.) 5,40; lungo: Trentin (FFJVA.) 7,96; marcia 5 km: Gandellini (FP;00.) 1*3415; staffetta (4x1 giro): Fiamme Gialle (Anceschi, Capati, Fantoni, Collìo) l'26"54. Donne. 60: Levorato (Tris) 7"22; 400: Niederstaetter (Forestale) 53"67 ; 1500: Zanatta (Sai) 4'29"; alto: Bevilacqua (Asi Veneto) 1,93; lungo: OReilly (Cus Bo) 6,12; marcia 3 km: Rigando (FF.GG.) 11'57"00; staffetta (4x1 giro): Forestale (Grillo, Faozarino. Pane, Spuri) 1,38"97.. .

Luoghi citati: Atene, Budapest, Genova, Gorizia, Sud Africa