Fiat alleggerisce la presenza in Edison

Fiat alleggerisce la presenza in Edison PLUSVALENZA DI 32 MILIONI. L'ASSEMBLEA ELIMINA L'OPZIONE «PUT» SU UN BONO Fiat alleggerisce la presenza in Edison Collocato M ,607o detenuto direttamente, resta il controllo tramite Italenergia MILANO La partecipazione diretta, circa ri,60Zo del capitale, che la Fiat aveva in Edison è stata ceduta ieri fuori mercato alla banca d'affari Morgan Stanley International che l'ha già collocata presso investitori istituzionali. Fiat, che resta ovviamente azionista indiretto di Edison attraverso il 24,60Zo di Italenergia Bis, società che controlla appunto il gruppo energetico di Foro Buonaparte, si è impegnata con Morgan Stanley a non vendere sul mercato, direttamente o indirettamente, ulteriori azioni o warrant Edison per un perìodo di almeno 60 giorni. Il pacchetto di 65 milioni di azioni, si legge in un comunicato diffuso ieri mattina, «era stato sottoscrìtto da Fiat come investimento finanziario e quindi non strategico all'inizio del 2003 in occasione dell'aumento di capitale di Foro Buonaparte». Ribadendo il' mantenimento della partecipazione del 24,607o in Italenergia Bis, la nota precisa che la cessione dell'l,607o di Edison «non comporta alcun mutamento nelle future opzioni strategiche del gruppo». Viene quindi smentita ogni ipotesi di un disimpegno delia Fiat dal settore energetico. Più o meno in contemporanea con il passaggio fuori mercato dei 65 milioni di azioni ex Fiat per un controvalore di 97,5 milioni di euro (a un prezzo di 1 euro e mezzo per azione) sono transitati in Borsa, sempre fuori mercato, altri tre piccoli blocchi per 7,75 milioni di titoli (equivalenti allo 0,180Zo del capitale Edison) passati di mano a un prezzo di 1,501 euro per azione. Questi prezzi hanno inevitabilmente condizionato l'andamento della quotazione che si è via via allineata all'euro e mezzo con perdite die, a fine seduta, hanno toccato il 3,80Zo. Operazione finanziaria, dunque, quella di Fiat. Che ha portato a ima buona plusvalenza. Un portavoce elei gruppo torinese ieri pomeriggio ha confermato in «circa 32 milioni di euro» la plusvalenza che era già stata calcolata in tempo reale ieri mattina dagli analisti. Ieri l'assemblea degli obbligazionisti Edison, in terza convocazione, ha detto sì con il voto favorevole di oltre il SO'fc dei presenti (pari al 5^ del valore nominale dei bond emessi) alla modifica di alcune condizioni del prestito obbligazionario «Edison 6,375()6 lug&o 2007». Tale modifica - si legge in una nota - prevede la rimozione dell'opzione put contenuta nel regolamento del prestito (che era parte delle clausole introdotte nel dicembre 2001), a fronte della corresponsione di un importo una tantum pari allo 0,350Zo del valore nominale di ciascuna obbligazione e di una p..xziale modifica dei meccanismi di calcolo della cedola, tale da immunizzare i portatori delle obbligazioni da eventuali miglioramenti del rating compresi nella fascia BbbVBbb per S&P e Baa3ZBaa2 per Moody's. La delibera adottata consente di migliorare la qualità del credito di Edison, attraverso l'eliminazione dell'unico rating trigger presente nella struttura demnefebitamento. [a.z.] «Quella quota era stata sottoscritta come investimento finanziario e quindi non risultava assolutamente strategica»

Persone citate: Buonaparte, Morgan Stanley

Luoghi citati: Milano