Caccia al MILAN di Fabio Vergnano

Caccia al MILAN E' DERBY STASERA A SAN SIRO. SPETTATORI D'ECCEZIONE JUVE E ROMA CHE MAI COME STAVOLTA TIFANO NERAZZURRO Caccia al MILAN L'Inter spaventa Ancelotti «E un enigma di squadra» la sfida Fabio Vergnano inviato a MILANELL0 NON si sentono accerchiati i campioni d'Europa, anche se al derby di stasera Juventus e Roma guardano con estremo interesse, sperando che i piccoli scricchiolii rossoneri di Lecce siano il primo segnale di un inatteso cedimento. Caccia aperta al Milan, che se battesse l'imprevedibile Inter salirebbe un altro gradino della scala a chiocciola che porta allo scudetto. In questo momento fidarsi dei nerazzurri è come giocarsi tutto il patrimonio in Borsa, tuttavia le ragioni per sperare non mancano. Per cpiestpJjppLfeflapèUo si sistemeranno in poltrona, a Bologna e a Trigoria, sperando che Zaccheroni sia riuscito a elaborare la formula vincente. Impresa difficile travestirsi da eversore di una squadra che nelle ultime partite ha rallentato il ritmo, perché il Milan ha una varietà di soluzioni tattiche e di campioni da consentire-ad Ancelotti di affermare senza spocchia: «Non so se Stam ci serva perchè non è migliore dei difensori che ho». Milanello ieri sembrava la Lapponia. Paesaggio fiabesco, atmosfera tranquilla, Carlo Ancelotti in versione Babbo Natale ha lavorato per confezionare un bel pacco regalo da consegnare stasera all'Inter, riuscendo finalmente a lavorare sul campo sgombrato dalla neve a tempo di record. Zac non è Cuper, maestro di difesa e contropiede, quindi come tale più prevedibile. Quella squadra Carletto saprebbe come batterla a occhi chiusi è Iha già fatto anche dominando. Questa è tutt'altra cosa e nel confronto fra integralisti sacchiani il tecnico rossonero sa che ci vuole qualcosa in più per spuntarla: «Prima sapevamo che Inter affrontavamo. Oggi c'è una squadra più difficile da decifrare. Sarà ima partita più aperta, spettacolare, perchè Zaccheroni ha cambiato atteggiamento, come noi punta soprattutto sull'attacco e vorrà provare a sorprenderci con qualche diavoleria». Partire con questa certezza non rappresenta un vantaggio in assoluto. Ancelotti, tuttavia, almeno sa a cosa va incontro e per questo parla di derby «ad alta tensione emotiva». Andare a esplorare il pianeta nerazzurro lo intriga, è più forte in lui la curiosità di scoprire quah diavolerie avrà escogitato il suo corregionale, che la paura di non riuscire a dare un segnale forte alla concorrenza. Per sua fortuna ha tutto per cautelarsi, la possibilità di scegliere le pedine giuste per azzerare l'effetto sorpresa non gli manca. Soltanto Inzaghi e Ambrosini sono indispombili fino a martedì. All'Inter, che Carletto definisce squadra «enigmatica» dopo la cura Zaccheroni, potrà opporre due punte più Kakà, oppure Sheva in attacco con il brasiliano, e Rui Costa in appoggio, fermo restando il centrocampo con Gattuso, Pirlo e Seedorf. La seconda formula sembra la più attendibile, a meno che Ancelotti non faccia come all'andata quando invertì la rotta a pòche ore dall' inizio. Comunque non sarà un'avventura, perchè il Milan gioca a memoria con tutte le varianti possibili. L'unica certezza è che Kakà, nonostante i novanta minuti di Dublino, partirà titolare. «Avenf anni non ci si stanca facilmente» dice Ancelotti, innamorato del suo giovane talento che all'andata ha sigillato il derby con il gol del 2-0. Il tecnico lo considera un'arma letale per chiunque, spera che proietti,il Milan verso lo scudetto: «Dove possa arrivare non lo sappiamo ancora. E' un ragazzo tranquillo con un ottimo carattere. Sapevamo che avrebbe giocato in Nazionale, anche se Parreira non Iha risparmiato escludo che ci saranno scompensi». Di sicuro sta meglio Zac, che avrà un Adriano più riposato, tuttavia si tratta di dettagli, perchè Ancelotti ha una tale sicurezza nei suoi che non deraglierà dai binari su cui ha sistemato questo Milan programmato per vincere tutto il possibile: «Crediamo nelle nostre qualità sperando che bastino. La posizione di classifi- ca nel derby non conta, sappiamo che non sarà una passeggiata, ma anche che sarà una sfida meno tesa rispetto alla semifinale di Champions. Siamo consapevoli che altri tre punti sarebbero un buon trampolino di lancio. Di sicuro non saremo condizionati dallo Sparta Praga che per me in questo momento non esiste». L'unica fonte di preoccupazione prima di cominciare può essere l'assenza di Maldini. Il cartelhno giallo di Lecce toghe al derby un protagonista sicuro, ad Ancelotti il collante della difesa. Lo sostituirà Costacurta, che con Nesta si sistemerà alla contraerea per mettere nel mirino Vieri e Adriano. Ancelotti non perde il sonno pensando ai due Bisonti nerazzurri: «Ci sono tanti modi di fennarli, alcuni leciti, altri meno. Scherzi a parte, annullare quei due è diffìcile, cercheremo di limitarli usando la massima attenzione. Con Billy guadagniamo due anni di esperienza e c'è Nesta che è il più forte difensore in circolazione. Non siamo vecchi in difesa, non diamo segni di cedimento. Per questo dico piano con Stam». Bosetti arbitro con 9 vittorie milaniste all'attivo? «Va benissimo» sentenzia Ancelotti che sorvola sulla polemica GaUiani-Facchetti. Ieri il vice presidente milanista era a Roma, ma in serata ha raggiunto Milanello per dare il via all'operazione-derby. Dice il tecnico rossonero: «Da quando c'è Zac i nostri rivali sono diventati un'incognita Rispetto all'andata sarà una partita più spettacolare perché anche lui punta sulla , fase di attacco e magari ha pronta una diavoleria» SERIE A 22a GIORNATA CUSSIFICA OGGI ORE 18 I Perugia Ancona ^C^LCIOore^ Hills -' ■ ■ ' ,• '. *—* "W *mvA Il brasiliano Kakà ha conquistato in poche settimane la fiducia dei rossoneri Adriano è arrivato all'Inter solo a gennaio: aveva fatto molto bene a Parma ITEMI DEL BIG MATCH Il derby d'andata fu Cuper-Ancelotti, questo sarà Ancelotti-Zaccheroni. Il 4-3-1 -2 del Milan sbriciolò il 4-4-2 dell'Inter. Risultato, Inter-Mllan 1-3: Inzaghi, Kakà, Shevchenko, Martins. Era il 5 ottobre: 15 giorni dopo, Moratti esonerò l'allenatore argentino Al di là degli squalificati (Kallon e Materazzi «contro» il solo Maldini) e degli infortunati (una lunga fila: Almeyda, Brechet, Cannavaro, Coco, Emre, Gamarra, Martins), i nerazzurri calano gli assi pescati a gennaio: Adriano e Stankovic II duello a distanza, tutto brasiliano, fra Kakà e Adriano sarà uno dei fili conduttori Cruciale il predominio del centrocampo. L'Inter ha scelte più limitate, il recupero di Cristiano Zanetti costituisce una variabile importante