Il governo rimanda il blitz sul riassetto Alitalia

Il governo rimanda il blitz sul riassetto Alitalia IL CONSIGLIO DEI MINISTRI NON SI E' OCCUPATO DELLA VICENDA E L'INCONTRO TRA LETTA E MENGOZZI SLITTA ALLA SETTIMANA PROSSIMA Il governo rimanda il blitz sul riassetto Alitalia Fini però insiste: «Non si può perdere altro ternpo, bisog Vanni Cornerò Le attese di un «blitz» del governo su Alitalia, per ora, sono state deluse. Il consigho dei ministri di ieri non ha affrontato la questione, la commissione presieduta dal sottosegretario Gianni Letta per cercare una soluzione appropriata «farà - come ha riferito il ministro Pisanu - le sue proposte quando sarà il momento» e il colloquio tra Letta e l'amministratore delegato della compagnia aerea, Francesco Mengozzi, non c'è stato o , se c'è stato, è avvenuto per telefono. Ma Mengozzi smentisce: «Non ho parlato con nessuno, non ho incontrato nessun esponente del Governo e tantomeno ho avuto contatti telefonici in merito a un avvicendamento ai vertici dell'Alitalia». La convocazione di Mengozzi a Palazzo Chigi, in programma ieri, dovrebbe, secondo fonti vicine alla vertenza, slittare alla settimana prossima, in data da definire. Insomma un niente di fatto che non è piaciuto alla Borsa, dove il titolo della Compagnia di bandiera ha perso lo 0,230Zo, e che non è piaciuto neppure a Gianfranco Fini: «Non possiamo perdere altro tempo. Dobbiamo decidere», ha detto il vicepremier uscendo dal Consigho dei ministri Chigi. Un invito ad affrettare i tempi della questione condiviso dal titolare del dicastero delle Attività produttive, Antonio Marzano, che annuncia un piano industriale nuovo e bene impostato per la società aerea. «Certo che su Alitalia bisogna decidere subito - conferma Marzano - il nuovo piano industriale deve prevedere sicuramente una ristrutturazione che vada verso una efficienza maggiore, probabilmente ricorrendo all'outsourcing di alcuni servizi che invece adesso sono interni alla compagnia. E poi bisognerà studiare bene il ruolo dei due aeroporti principali». Il problema del piano, a questo' punto, sembra prioritario, o per lo meno parallelo, a quello di un eventuale ricambio ai vertici. Si tratta, infatti, innanzitutto di trovare le risorse per finanziare almeno parte di quegh interventi necessari a rilanciare la compagnia e il modo più probabile potrebbe essere ima riduzione sull'accisa dei carburanti destinati agli aerei Alitalia, visto che il ministro dell'Economia, Tramonti, non sarebbe disposto ad una riduzione dell'Iva sui biglietti, perchè troppo onerosa. Ancora più complesso si presenta il nodo occupazione: l'obiettivo sarebbe infatti quello di bypassare il piano esuberi messo a punto da Mengozzi studiando una soluzione che consenta risparmi sul costo del lavoro, senza drastici tagh di posti. La via potrebbe essere quindi quella di trovare un meccanismo di rotazione, tipo contratti di solidarietà, che consentirebbe di ridurre il costo del lavoro senza pregiudicare l'occupazione. A proposito della sostituzione dei vertici Alitalia Marzano non si sbilancia: «È un argomento dehcato - dice - staremo a vedere». Il ministro ha parlato anche di un vertice serale in programma a palazzo Chigi con il top management della società aerea, ma dalla sede della compagnia fanno sapere che non risulta alcuna iniziativa del genere. di JRoIan^lBergèr Stratega Consùltants, che nega di aver elaborato un nuovo piano industriafe ^eY rAlitalia, almeno sino ad ora. Ma, come si legge in una nota della società: «Roland Berger Strategy Consultants ritiene necessario precisare che nel corso di questi ultimi mesi ha partecipato ai tavoli istituiti dalla Presidenza del Consigho presso il ministero dei Trasporti per predisporre un documento di analisi dettagliata del piano industriale 2004-2006 di Alitalia e per valutare tutta la problematica relativa alla catena del valore del trasporto aereo in Italia». Intanto continuano le voci sui nomi che potrebbero entrare nel nuovo organigramma di vertice della Compagnia, a quelli, già circolati giovedì, di Zanichelli e Sebastiani si sono aggiunti ieri quelli di Pietro Ciucci, «ad» della società Stretto di Messina, di Enrico Casini, di Adr, e di Vincenzo Soddu, di Volare. Si subito è autoescluso, invece, Gianni Bisignani, ex amministratore delegato di Alitalia e ora alla guida della lata, l'associazione mondiale delle compagnie aeree. Marzano annuncia un piano industriale rapido ed efficace ma a Piazza Affari il titolo perde quota Si accende il totonomi per i nuovi vertici il presidente di Alitalia Giuseppe Bonomi con l'amministratore delegato Francesco Mengozzi

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