Senza effetti speciali

Senza effetti speciali Senza effetti speciali AVEVO già tredici anni nel 1978, quando la Rai trasmise i 52 episodi della serie a disegni animati di Heidi, eppure me ne appassionai. Con una trama così strappalacrime i rischi di sentimentalismi erano fin troppo incombenti, ma per fortuna a dare vita al cartone furono due persone ricche di forza e carattere come Isao Takahata e, soprattutto, Hayao Miyazaki (autore dei recenti capolavori di animazione «La principessa Mononoke» e «La città incantata»), ammirato da registi come Akira Kurosawa e dal John Lasseter di «Alla ricerca di Nemo». Ho ripensato spesso alla serie di Heidi e mi sono accorto che ciò che più mi era rimasto dentro erano le scene in cui il nonno preparava il formaggio fuso per lei e per il suo amico Peter, i panorami e i momenti in cui i due ragazzi rimanevano in contemplazione delle montagne senza scambiarsi una parola. Molti avvenimenti non rivestono una particolare importanza, eppure ci catturano: i bambini ritrovano il loro modo di trarre piacere dalle piccole straordinarie scoperte quotidiane, mentre gli adulti rivivono attraverso la protagonista sensazioni che ritenevano ormai perdute. Heidi non è solo un cartone realizzato magistralmente, dalle animazioni e caratterizzazioni dei personaggi (che riescono perfettamente a esprimersi anche nelle scene prive di dialogo), sino alle sceneggiature e alla colonna sonora. È un inno alla vita, alla magia dell'infanzia e alla libertà dello spirito. Non perdiamo l'occasione di riproporlo ai nostri bambini e di portarli a visitare la mostra, per conoscere un mondo senza effetti speciali, ma non per questo meno magico della Terra di Mezzo dei Signore degli Anelli. Giovanni Del Ponte Il Gran Ballo d'Inverno si svolge sabato 14 dalle ore 21 sul piazzale del Monte dei Cappuccini

Persone citate: Akira Kurosawa, Giovanni Del Ponte, Hayao Miyazaki, Isao Takahata, John Lasseter, Nemo