Expoelette, un salone per le pari opportunità
Expoelette, un salone per le pari opportunità UN'INIZIATIVA SOSTENUTA DALLA GIUNTA REGIONALE PIEMONTESE CON IL PATROCINIO DI CIAMPI Expoelette, un salone per le pari opportunità A Torino da tutto il mondo per creare una «lobby femminile» trasversale ai partiti Stefanella Campana inviata a ROMA «Expoelette», il primo salone internazionale delle elette e delle pari opportunità che si svolgerà a Torino dall'I 1 al 13 marzo al lingotto, presentato ieri a Roma, un obiettivo sembra già averlo raggiunto: mettere in evidenza la trasversalità della sfida femminile ai partiti per il riequilibrio della rappresentanza. E a cominciare dalle prossime elezioni. «L'unica strada sono le liste bloccate con l'alternanza donna-uomo», è il tasto su cui hanno insistito le parlamentari dei partiti della maggioranza e dell'Ulivo presenti alla conferenza stampa, tutte d'accordo dell'importanza della tre giomi torinese per uno scambio di esperienze e per costruire una "rete" concreta di donne impegnate nelle attività amministrative e di governo. Arriveranno da ogni parte del mondo: Francia, Gran Bretagna, Spagna, Belgio, Svezia, Germania, Iraq, Israele, Portogallo, India, Stati Uniti, Sudafrica, Afghanistan, Moldavia, Brasile, Burkina Paso, Portorico, Uruguay. Sono giuriste, amministratrici pubbliche, accademiche, giomaliste, esperte di economia e finanza, rappresentanti di organismi intemazionah, teologhe, studiose... Un lungo elenco in cui spiccano, tra le tante, Aimika Billstrom, sindaco di Stoccolma, l'iraniana Hirin Ebadi, premio Nobel per la pace, l'indiana Sona Khan della Corte Suprema, Marta Suplicy, sindaco dì San Paolo. Nell'ambito di Expoelette si terranno 14 seminari su diversi temi, dal welfare, agb statuti regionah, dalla legislazione all'economia, dalle rehgioni a guerra e pace. Ma si, vedranno anche film, si presenteranno libri, si realizzeranno workshop. «Insomma: tutto ciò che è necessario per creare una forte lobby femminile», ha insistito Giuliana Manica, presidente della Consulta elette del Piemonte, a cui si deve l'idea di questo Salone molto particolare, sostenuto dal Consiglio e dalla Giunta regionale, con l'Alto patronato del Presidente della Repubblica. Un appuntamento che si presenta piuttosto incandescente, viste le premesse. «Se non ora, a quando la valorizzazione dei talenti femminili?», si chiede Barbara Pollastrini, responsabile Donne Ds. «L'ostilità non è nell'elettorato, ma nel club di soli uomini, lontano dalla realtà quali sono le segreterie dei partiti che decidono le candidature», spiega la senatrice leghista Rossana Boldi. E Maria Teresa Armosino, sottosegretario all'Economia e alle Finanze, responsabile di «Azzurro Donna» si dice convinta della necessità di taghare i finanziamenti pubbhci ai partiti «se continuano a penalizzare la rappresentanza femminile». Expoelette, che avrà cadenza biennale, si presenta come un'iniziativa unica e innovativa nel panorama europeo, nata per «rafforzare, estendere e valorizzare la presenza femminile nei luoghi decisionali». In apertura, l'intervista del direttore de «La Stampa» Marcello Sorgi a Emma Bonino sul tema dei diritti civili e pohtici delle donne «come chiave dello sviluppo democratico». In chiusura, una sessione plenaria con i segretari dei partiti e Stefania Prestigiacomo, ministro per le Pari opportunità, per fare il punto «sulle nuove politiche e nuove regole per garantire la presenza delle donne nelle istituzioni politiche in Italia». «Il nostro slogan - ha spiegato Giuliana Manica - è «Positiva Mente», per indicare l'ottimismo delle iniziative femminili». Più che mai necessario considerata la scarsa presenza femminile nella pohtica italiana e comunque nei luoghi decisionali. Nella classifica mondiale della rappresentanza femminile il nostro paese è solo al 70" posto su 126 paesi, addirittura dopo il Congo e l'Afghanistan. Tutto questo, nonostante la modifica dell'articolo 51 della Costituzione, che ora stahihsce il principio delle pari opportunità nelle liste elettorali. Il problema ora è arrivare alla sintesi condivisa delle molte proposte di legge per tradurre questa riforma in misure concrete. Da parte sua il presidente della Regione Piemonte, Enzo Ghigo e il presidente del Consiglio regionale Roberto Gota, presenti alla conferenza stampa, hanno assicurato il loro impegno in merito: «H nostro obiettivo è di sensibilizzare la classe dirigente affinché accolga una maggiore rappresentanza femminile nei ruoli istituzionali». Expoelette, un confronto trasversale, non solo tra donne dunque, ma anche tra donne e uomini. Appunto «positiva-mente» parlando. Il ministro delle Pari opportunità Stefania Prestigiacomo e il premio Nobel per la pace l'iraniana Hirin Ebadi
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