«Btp-I» e fondi anti-inflazione, è subito boom

«Btp-I» e fondi anti-inflazione, è subito boom PIOGGIA DI ACQUISTI SUI PRODOTTI AGGANCIATI ALL'ASCESA DEI PREZZI (MA SENZA I TABACCHI) «Btp-I» e fondi anti-inflazione, è subito boom Nel 2003 hanno battuto il rendimento degli obbligazionari tradizionali Vittorio Zimstein Portafogli a prova di carovita. E' il «sentiment» che si respira tra i gestori all'inizio di un anno che promette di essere difficile, o almeno tutt'altro che facile. Si toma a parlare, almeno Oltre Oceano, di aumento dei tassi. E l'inflazione, nonostante la frenata delle ultime rilevazioni, in prospettiva spaventa di nuovo. Di qui l'attenzione per le emissioni agganciate all'inflazione: il nuovo Btp alO anni (che già è stato soprannominato Btp-I) legato al carovita dell'area euro (al netto dei tabacchi) ha avuto un successo al di là di qualsiasi previsione sia tra gli italiani che fuori. Stesso discorso per i fondi inflation linked, apparsi nel panorama del nostro risparmio a inizio 2002. Sono prodotti che investono nel settore obbligazionario e che si propongono di coprire i risultati di jestione dal rischio-inflazione dele aree in cui operano. Le società di gestione che includono nella prò- pria gamma d'offerta fondi inflation linked sono poche e tutte di diritto estero. Interfund inflation linked (Fideuram Luxembourg), che nel 2003 ha messo a segno una performance al lordo dell'inflazione del 4,62yo, e Fonditalia inflation linked, -t-5,180Zo nominale nel 2003, sono comparti di sicav di diritto lussemburghese. Sanpaolo inflation linked di Sanpaolo invest funds, partito a gennaio del 2003, è invece domiciliato in Irlanda e negli ultimi 12 mesi ha realizzato un guadagno lordo del 2,62 per cento. Da poco meno di un mese sono sbarcati in Italia anche tre nuovi fondi di settore di Credit Suisse. A differenza dei concorrenti già sul campo, che operano su emissioni di bond a livello globale e in tutte le valute principali, la banca svizzera ha preferito strutturare tre strumenti che investono rispettivamente in bond denominati in euro, dollari e franchi svizzeri e che difendono i risultati dei fondi dal tasso d'inflazione dei relativi Paesi. «Dal lancio a fine settembre in Svizzera questi fondi hanno raccolto circa 12 milioni di euro - dice Benno Weber, gestore dei fondi inflation linked targati Csam -. In generale la domanda di strumenti legati all'inflazione è ampia, come dimostrano gh 8 mibardi di euro raccolti nel 2003 da prodotti strutturati che coprono dal tasso di inflazione». La strategia dei nuovi fondi del Credit Suisse si basa su un ampio uso di inflation swap, particolari tipi di contratti che scambiano tassi variabili legati all'inflazione con tassi fissi. «Così possiamo diversificare megho il portafoglio: per esempio in Europa non siamo obbhgati a investire solo su titoli di Stato - spiega Weber - ma possiamo anche acquistare bond non statali di qualità realizzando un rendimento aggiuntivo». La breve storia dello strumento rende difficile un confronto con altri fondi comparabili. Nel 2003 i tre inflation linked esistenti hanno ottenuto risultati in media con i fondi obbhgazionari governativi a medio-lungo termine. Hanno evitato di chiudere l'anno con un saldo negativo, ma con rendimenti mediamente inferiori del 3-40/0 rispetto ai migliori della classe. Ma se, durante lo svolgimento di un ciclo dei tassi, i rendimenti garantiti sono simili a quelli dei fondi obbhgazionari tradizionali, i vantaggi sono volatilità inferiore e performance più costanti: senza eccessi in negativo, ma nemmeno in positivo. [Borsa&Finanza] FONDI INFLATION LINKED PROPOSTI IN ITALIA Nome del fondo /Valuta Perf. % Perf. 20O4 a 1 anno MEDIA LUSS. OBBL ALTRE SR O.Siyo 2,600Zo

Persone citate: Benno Weber

Luoghi citati: Europa, Irlanda, Italia, Svizzera