Mosul, fermati due iracheni con un barile di uranio

Mosul, fermati due iracheni con un barile di uranio Mosul, fermati due iracheni con un barile di uranio Catturato dalla polizia speciale l'ex capo del partito Baath, era il «quattro di picche» BAGHDAD Cattura ((illustre» messa a segno dalla nuova polizia irachena: in manette è finito un alto esponente del partito Baath, Mohammad Zimam Abd al Razzaq al Sadun, numero41 sulla lista dei 55 maggiori ricercati. Ex direttore del partito Baath nelle province di Ninive e Tamim (Nord del Paese), nonché capo della milizia del Baath (l'onnipotente partito di Saddam Hussein) a Baghdad, Razzaq è stato catturato dalle forze speciali irachena anche grazie ad informazioni fomite da iracheni, dopo una caccia all'uomo durata 10 giorni, ha detto il sottosegretario all'Interno Ahmad Kazem intervistato dalla televisione Al Jazeera. Mentre parlava, al suo fianco si è visto l'ex fuggitivo (il quattro di picche), silenzioso, con indosso gli abiti da beduino iracheno e attorniato da agenti della sicurezza. La sua cattura porta a 44 su 55 il numero dei ricercati «illustri» arrestati o rimasti uccisi. Sempre ieri è affiorata una notizia che aprirebbe un nuovo capitolo sulla possibilità che esistessero armi di distruzione di massa in Iraq: due iracheni in possesso di un barile contenente una sostanza identificata come uranio sono stati arrestati giovedì nei pressi di Mosul, 370 chilometri a Nord di Baghdad. Lo ha annunciato il generale Hikmat Mahmoud Mohammad, portavoce della polizia della provincia di Ninive. «Un agente ha riportato ustioni aprendo il barile ed è stato ricoverato in ospedale», ha riferito il generale. I due iracheni fermati a bordo di un'autovettura sono stati consegnati alle forze militari americane, cui è stato affidato il proseguimento delle indagini. La polizia irachena sta anche indagando sull'attacco di sabato a Falluja, dove un'armata di guerriglieri ha preso d'assalto un conunissariato e un centro della sicurezza causando 27 morti. Il livello sofisticato di organizzazione spinge gli inquirenti ad attribuire le responsabilità del raid a ex membri dell'esercito di Saddam Hussein, probabilmente affiancati da miliziani stranieri. Poche ore dopo, nella notte, Raad Hussein Bricha, il sindaco di Falluja, è stato arrestato dalle forze americane. Il suo fermo avviene anche a quattro giorni dal fallito attentato con razzi anticarro centra il capo del Comande centrale delle forze americane, il generale JehnAbizaid. Sull'ultime attacco, la polizia irachena ritiene che siano stati coinvolti miliziani stranieri, arabi e iraniani, tantepiù che due dei quattro guerriglieri rimasti uccisi nei combattimenti avevano documenti libanesi. Nella città si parla della responsabUità di una milizia sciita vicina all'Iran, la Brigata Badr. Ma fonti dell'esercito Usa ritengono che l'alte livelle di organizzazione dell'attacco sia da ricondurre a ex membri dell'esercite di Saddam Hussein. «È un attacco messo insieme da qualcuno che padroneggia le tattiche militari specifiche di piccole unità», è stato il commento. Paul Bremer, il cape dell'Autorità civile prawiseria americana in Iraq, è convinte che i terroristi di Al Oaeda abbiane invece preso parte all'attacco, come a tutte le altre azioni terroristiche recenti. [e. st.] MllHAMMAD/IMAM ABD SÌ M.-RAZZAQ AI.-SADl.'N T h.i'lil Party Uciiimial ('umiliami A— C'hairmun for ia'inim y (HlUTlllll.lU- Mohammad Abd al Razzaq al Sadun