Comcast all'assalto della Disney di Maurizio Molinari

Comcast all'assalto della Disney GLI STUDIOS DI TOPOLINO IN DIFFICOLTA', SI FA AVANTI IL GIGANTE AMERICANO DELLA TVVIA CAVO Comcast all'assalto della Disney Offerta a sorpresa da 66 miliardi di dollari Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK Assalto a Walt Disney a colpi di miliardi di dollari. Il maggiore operatore americano via cavo, Comcast, ha presentato ieri mattina per iscritto un'offerta a sorpresa per acquistare l'intero regno di Topolino gettando sul piatto la cifra di 54 miliardi di dollari, ai quali bisogna aggiungere la disponibilità ad assumersi l'onere di altri 12 miliardi di dollari in debiti esistenti. Sebbene la Disney navighi da tempo in cattive acque la notizie è diventata rapidamente il fatto del giorno a Wall Street. Comcast è già un impero delle telecomunicazioni negli Stati Uniti e l'intenzione è di arrivare ad includere ora tutti i gioielli di Walt Disney, a cominciare dagli studios, la tv Abc ed il canale sportivo Espn, dando vita ad un gigante destinato a rivaleggiare con Time WamerAol e Rupert Murdoch. «La nostra è un'offerta amichevole e crediamo che la combinazione fra i due gruppi riuscirà a restaurare il prestigio del marchio Disnfey, non c'è dubbio che potremmo riuscire a fare assieme ciò che non possiamo fare separati» ha dichiarato il presidente di Comcast, Brian Roberts, facendo implicitamente riferimento alla recenti difficoltà economiche e manageriali del gruppo Disney. Nel dettaglio la proposta è uno scambio azionario: Comcast emetterà 0,78 azioni contro ogni titolo Disney pagandolo 26,47 dollari con un premio del 9,9 per cento sul prezzo di chiusura del titolo nella giornata di martedì. Gli azionisti attuali di Disney resterebbero in possesso del 42 per cento della nuova società: un gigante dal valore di oltre 118 miliardi di dollari frutto della sesta fusione Usa di tutti i tempi. Dietro l'operazione c'è la regia di Steve Burke, ex top manager di Disney oggi vicepresidente della divisione via cavo di Comcast, che ieri è tornato a farsi sentire con i suoi ex azionisti promettendo un «futuro di successi ed il ritomo alla crescita aziendale». A Wall Strett l'offerta della Comcast è stata interpretata come una mossa tesa a mettere alle strette il presidente della Disney, Michael Eisner, già sotto forte pressione in casa propria per la campagna intrapresa dai due ex-direttori Roy Disney e Stanley Gold tesa ad ottenere le sue dimissioni a seguito dei bilanci in difficoltà sottolineati dallo smacco subito con la perdita della partnership con Pixar, i produttori del film di animazione «Alia ricerca di Nemo». La Disney di Eisner è apparsa nell'ultimo anno in affanno, in difficoltà di fronte alla sfida portata dallo sviluppo delle nuove tecnologie, al punto da essere obbligata a chiudere alcuni dei più storici studi di animazione in Florida. «La Disney tornerà ad avere la reputazione che merita e che si è guadagnata realizzando film di successo mondiale come Re Leone, la Bella e la Besta ed Aladino» assicura Burke, nel tentativo di cavalcare lo scontento che serpeggia nella proprietà per far accettare l'offerta della megafusione. Comcast nei giorni scorsi aveva tentato un approccio privato con Eisner ma di fronte ai rifiuti opposti ha scelto la strada di rendere pubblica l'offerta, inviando una lettera ad hoc a tutti i membri del consiglio di amministrazione. Il gesto, in sé spettacolare, serve per rendere manifesta la debolezza di Eisner, indebolendone il prestigio dentro l'azienda e sui mercati. La reazione ufficiale della Disney è stata prudente ma aperta: «Valuteremo con attenzione l'offerta». Ed i mercati l'hanno interpretata come la possibilità di un braccio di ferro destinato a far salire nel breve termine il valore del gruppo. Da qui il balzo delle azioni registrato ieri a Wall Street, con un aumento del 14 per cento. Rupert Murdoch, presidente della News Corporation, da parte sua ha fatto un passo indietro facendo sapere che non entrerà nella gara per il controllo di Disney. Riuscendo nel tentativo di conquistare Disney, Comcast raggiungerebbe l'apice di una crescita iniziata come piccola azienda di Tupelo, nello Stato del Missouri, circa 40 anni fa che l'ha portata a diventare il maggiore operatore via cavo con 22 milioni di utenti in 41 Stati - oltre a cinque milioni di utenti Internet - grazie ad una serie di acquisizioni in crescendo, culminate recentemente con i 29 miliardi di dollari versati per ottenere la rete via cavo della telefonica ATfrT. IL CACCIATORE comcast Comccist è il primo operatore tv via cavo degli Stati Uniti con 2) milioni di utenti registrati in 41 Stati. La sua attività spazia poi da Internet alla telefonia mobile sino allo sport, controllando squadre di hockey, come i Philadelphia Flyers delia Nhl, e di basket, come i Philadelphia 76ers (Nba). Forte di un organico di quasi 70.000 dipendenti Comcast ha chiuso il 2003-con un fatturato di 18,3 miliardi di dòllari e un utile •»- di 3,2. In Borsa capitalizza 76,3 miliardi di dollari LA PRÈDA O »l^(- comunicazione Il Gruppo Disney è uno dei leader dellacomunicazione internazionale grazie ai personaggi usciti dalle matite dei suoi disegnatori, ai parchi tematici posseduti negli Osa e in. Europa, alla produzione cinematografica {Touchstone e Miramax) e a quella televisiva (con la rete generalista Abc e Disney Channel). Nel quarto trimestre 2003 il gruppo ha registrato un utile netto di 588 milioni a fronte di un fatturato di 8,55 miliardi di dollari In Borsa capitalizza 42,2 miliardi di dollari L'OFFERTA E' un operazione da 66 miliardi di dollari: lo scambio azionano ha un valore \ di 54,1 miliardi (Comcast emetterà 0,78 azioni contro ogni titolo Disney W- ^: pagandolo 26,47 dollari con un prèmio del 9,9"™ sul prezzo di chiusura del titolo di martedì) cui vanno aggiunti 11,9 miliardi di debiti.

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