Gli «Scugnizzi» scatenati di Monica Sicca

Gli «Scugnizzi» scatenati LA RICCA SETTIMANA DI TORINO «Romeo e Giulietta» coi Giovani del Teatro Stabile di Calabria Gli «Scugnizzi» scatenati Musical-rivelazione di Vaime e Mattone all'Alfier All'Erba «Romeo e Giulietta» diretto da Karpov CAPULETI e Montecchi, insieme con i borghesi di Molière, dovranno vedersela con gli scugnizzi del più scatenato (e premiato) musical dell'anno, «C'era una volta... Scugnizzi» di Claudio Mattone ed Enrico Vaime, nella settimana teatrale di Torino Spettacoli snodata tra il Fiore all'OcchieUo dell'Alfieri, la Grande Prosa all'Erba e i Pomeriggi a Teatro del Gioiello. Premio Eti Oscar del Teatro 2003, due David Donatello per le canzoni della colonna sonora che ha vinto anche un Nastro d'Argento, un Globo d'Oro, un Ciak d'Oro tanto per citare soltanto alcuni dei più prestigiosi riconoscimenti: imperdibile, «Scugnizzi» è la rivelazione tra i musical nostrani, coreografato da Gino Laudi per una compagnia di talenti entusiasti dei successi raccolti ovunque. All'Alfieri gli «scugnizzi» arriveranno da martedì 10 fino al 22 febbraio, mentre nelle stesse date animeranno il palcoscenico dell'Erba i Giovani del Teatro Stabile di Calabria con il «Romeo e Giulietta» di Shakespeare diretto da un maestro di fama intemazionale come Nicolaj Karpov; e Miriam Mesturino si misurerà in veste di regista nel capolavoro di Molière «Il borghese gentiluomo», allestito per i giovani della compagnia Torino Spettacoli, sabato 7 febbraio alle 15,30 al Gioiello. E se la storia degli amanti veronesi non ha bisogno di presentazioni, né la celebre commedia che Molière scrisse per compiacere l'amore per la musica del Re Sole, «Scugnizzi» merita qualche parola in più. Si tratta di una storia popolare, tragica ma raccontata con ironia. Ambientata a Napoli, la narrazione si apre con un flashback negli anni '80, carcere minorile di Nisida, dove dei ragazzi stanno provando una canzone per uno spettacolo. In quel gruppetto ci sono due dei protagonisti della storia, Saverio De Lucia e Raffaele Capasse detto «'o russo», che escono insieme dal carcere ma si divideranno per prendere strade diverse. Saverio diventerà un prete-coraggio e si dedicherà ai ragazzi del quartiere insegnando loro la musica e il valore delle idee. «'0 russo» diventerà un piccolo boss e a quegli stessi ragazzi offrirà ruoli di piccola manovalanza per i suoi loschi traffici. Si incontreranno dopo vent'anni e si ritroveranno nemici, mentre la tensione crescerà fino al punto che «'o russo» ucciderà Saverio. Questo sarà la sua sconfitta: i ragazzi si ribelleranno, lanciando contro la camorra un grido lacerante e liberatorio: «'o russo è 'n òmm'e merda» (tei. 011/5623800). Monica Sicca E MIRIAM MESTURINO Si MISURA CON MOLIÈRE AL GIOIELLO «C'era una volta... Scugnizzi» di Mattone e Vaime dal 10 al 22 febbraio all'Alfieri

Luoghi citati: Calabria, Napoli, Torino