Campioni sul podio del Regio

Campioni sul podio del Regio Campioni sul podio del Regio Le leggende dello sport tra musica e film nel Laboratorio di mercoledì 11 febbraio LO sport inteso come divertimento, distrazione e anche come occasione di rilassamento e dolce far nulla: così lo interpretò Erik Satie in «Sports et divertissements». E poi lo sport del rugby con i suoi movimenti a scatti e ritmi concitati: e qui ci mise lo zampino Arthur Honegger in «Rugby, movimento sinfonico n. 2». E ancora lo sport del tennis come pretesto per una vicenda amorosa a tre e tradotta in poema danzato («Jeux») da Claude Debussy. Guarda caso, questi tre rari spunti sportivi per la musica fecero salda presa su tre autori francesi. Poi c'è lo sport duro, quello della competizione vera, dellalotta a oltranza, del superare gli altri ma anche se stesso; lo sport che taglia fuori quasi tutti dal vertice, essendo appannaggio di pochi eletti che s'impongono con sacrificio, fatica, sofferenza. In altre parole, lo sport dei campioni. E proprio «Campioni» s'intitola lo spettacolo che in prima assoluta va in scena, mercoledì 11 alle 21, per il cartellone di Piccolo Regio Laboratorio e all'interno di «MenoDue», la manifestazione che celebra l'avvicinamento ai Giochi Invernali del 2006 (vedipag.45). E' uno dei casi ormai frequenti di convergenza e confluenza tra discipline di spettacolo diverse, in questo caso musica e cinema. Così alle immagini proiettate si sovrappoiranno musiche composte appositamente e eseguite dall'Ensemble Sonata Island con Emilio Galante flauto e live electronics, Bianca Fervidi al violoncello, Andrea Dulbecco al vibrafono e alle percussioni). Ma chi sono i campioni che qui tornano protagonisti? Quattro appartengono al passato: Zeno Colò, Fausto Coppi, Primo Camera e Tazio Nuvolari; la quinta è un'eroina dei nostri giorni: Stefania Belmondo. Cominciamo da Colò e Belmondo, perché sono eroi di due cortometraggi nuovi di zecca, commissionati appositamente con la collaborazione di Torino 2006. Difatti sono due sciatori e l'aggancio con le Olimpiadi Invernali di Torino è palese. Il lavoro su Colò («Il falco di Oslo non ha uguali, Zeno Colò») è di Anna Agnelli, figlia di Umberto Agnelli e Allegra Caracciolo, che ha contratto l'amore per la regia mentre studiava alla Brown University di Rhode Island in Usa. Sulle sue immagini si librano le musiche di Ezio Bosso che, lasciato il contrabbasso, si dedica alla composizione in particolare nel cinema, dove è autore - per citare un'opera - della colonna sonora di «Io non ho paura» di Salvatores. Le gesta emozionanti - e speriamo non ancora esaurite - di Stefania Belmondo sono state immortalate dalle immagini di Alessandro Amaducci e dalle note di Nicola Campogrande. Completano «Campioni» tre filmati nati per una prima versione dello spettacolo prodotto dall'Ater nel 2000: due di Fabrizio Varesco («La leggenda dell'airone. Fausto Coppi» e «Primo Game- ra», musica di Armando Franceschini e Emilio Galante), e uno di Giorgio Longo («Tazio Nuvolari, il mantovano volante») con musica di Carlo Galante. Le composizioni idealizzano un filo conduttore: il rapporto tra attività corporea e musica e la sublimazione del gesto nel superamento di un record. I filmati avranno l'utile supporto rievocativo di Francesco Marino, giornalista di Raitre. L'ingresso è gratuito e i bighetti si ritirano, fino a esaurimento, alla Biglietteria del Teatro Regio martedì 10 dalle 12. Replica il 14 ai Palazzo delle feste di Bardonecchia. [Lo.] Un cortometraggio è dedicato a Zeno Colò Per Nuvolari le musiche di Carlo Galante

Luoghi citati: Bardonecchia, Oslo, Rhode Island, Torino, Usa