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vini della Val cTAyas vini della Val cTAyas IN CANTINA Paolo Massobrio Tremila bottiglie che raccontano il gusto della sfida di strappare alla montagna terreni scoscesi per produrre un vino che racconta la storia della Val d'Ayas. E' solo osservando quel vigneto impervio di 7500 metri quadrati, pericolosamente a strapiombo sulla montagna, ma seguito dalla famiglia Minuzzo con perizia e tanta passione, che s'intuisce la volontà dell'essere umano di costruire comunque qualcosa di bello. Gabriella Minuzzo, volitiva quarantenne, da pochi anni ha seguito le orme del padre (ed ancora prima del nonno materno), investendo tempo e risorse sulla sua azienda vitivinicola nella vallata di Champoluc. La sua filosofia è schietta e sincera e quando le parli, Gabriella sembra quasi scusarsi per la quantità esigua delle bottiglie prodotte, pur sottolineando che le interessa solo la qualità. E come darle torto, dopo aver assaggiato alla Torre di Romagnano Sesia quel Muller d'Aoste 2002 che non lasciava mai, al naso e in bocca, quella nuance pulita di fiori di sambuco. E che bel sorso di vino, con la sua acidità pronunciata dentro ad un corpo morbido, ideale come aperitivo, ma anche a tutto pasto, come alla fine abbiamo fatto noi, perché quando si ha di fronte un vino buono, è diffìcile lasciarlo dopo il primo assaggio. L'altro vino è Valle d'Aosta Pinot Noir caratterizzato da un'elevata gradazione alcolica che non si abbassa mai sotto i 13,5". Ha colore rosso rubino intenso, ampi bouquet dì piccoli frutti e buona persistenza al palato che termina con un retrogusto amarognolo. E', come il Muller, un vino fine. Ne viene prodotto anche un tipo affinato in barrique, tanto per capire che qui siamo alle grandi manovre, perché in Val d'Ayas, sono pronto a giurarci, sta nascendo una stella. GABRIELLA MINUZZO Challand-Saint-Victor Praz. Sizan, 6 | Tel. 0125967365-0125967514 Una bottiglia di Muller d'Aoste: eurolU