«Venite, l'auto dell'uomo ucciso è qui» di Gianni Giacomino
«Venite, l'auto dell'uomo ucciso è qui» SECONDO LA DONNA CHE HA CHIAMATO GLI INVESTIGATORI, LA STATION WAGON E' COMPARSA SOTTO CASA SUA SOLO VENERDÌ E IL DELITTO RISALE A GIOVEDÌ «Venite, l'auto dell'uomo ucciso è qui» Abbandonata dall'assassino in un vicolo di Villanova Canavese Giacomo Bramardo Gianni Giacomino Chi ha ucciso a coltellate Sergio Susbenso ha le ore contate. Da ieri, infatti, i carabinieri del nucleo operativo di Torino e quelli di Venaria hanno in mano uno degli elementi più importanti per fare chiarezza sul delitto del quarantenne operaio di Balangero, lasciato agonizzare in un fosso a La Mandria. L'auto della vittima é stata ritrovata ieri verso mezzogiorno a Villanova Canavese. La Lancia Lybra grigia era parcheggiata in via Villa 37, un vicolo secondario del paese, a duecento metri dalla piazza principale dove Susbenso, ancora pochi giorni fa, era stato visto al bar-pizzeria. Il vicoletto é uno di quei posti dove passa solo chi ci abita. Gli investigatori, forse, avrebbero perso ancora giorni preziosi se Virginia B., 52 anni, non avesse telefonato al 112: «Ho letto stamattina su La Stampa la targa di quell'auto che state cercando. E' proprio qui, sotto casa mia». Un quarto d'ora più tardi la strada era già isolata, con i tecnici della scientifica e del nucleo operativo alle prese con i rilievi. La station wagon di Susbenso era aperta e con le chiavi inserite nel cruscotto. «Venerdì mattina non c'era» giurano diversi testimoni che abitano in via Villa. «Quando sono uscito ieri alle 7 non era lì - racconta Francesco De Leo - ma verso le 10, quando sono tornato a casa, c'era. Lo ricordo bene, perché altrimenti avrei dovuto fare manovra per uscire dal portone: qui il vicolo é stretto, si passa a malapena». La sua testimonianza concorda con quanto riferito da altre persone sentite dagli inquirenti. Quindi, l'assassino (o gli assassini) rischiando davvero grosso, si sono spostati a bordo di quell'auto plurisegnalata e ricercata in tutto il Piemonte. All'interno i militari hanno trovato un asciugamano bianco, accuratamente piegato e appoggiato sul sedile del passeggero. Ad un primo esame apparentemente, nessuna traccia di sangue. Un ulteriore particolare che fornisce già di per sé un'indicazione importante: Sergio non sarebbe stato dunque ucciso sulla sua Lybra. Forse all'esterno. Oppure su un secondo veicolo, usato mercoledì sera per spostarsi. Ma perché, a più di 24 ore dal delitto, il killer si sarebbe preoccupato di muovere la station wagon per abbandonarla proprio a Villanova Canavese? Perché proprio in quella stradina buia e fuori mano? E ancora, quanti chilometri ha percorso nelle ultime ore? Di certo, quando é stata parcheggiata nessuno ha visto nulla. Ma a parlare, saranno a questo punto le decine di impronte rilevate su vetri, cruscotto, sedili e carrozzeria. Possibili tracce ematiche e organiche. Ancora una volta il Dna potrebbe rappresentare la soluzione del giallo. I carabinieri di via Valfré stanno puntando in queste ore anche sul traffico del telefonino che Sergio Susbenso aveva con sé. Non uno dei due telefonini conosciuti, bensì un terzo apparecchio con un numero «riservato» di cui si ignorava fino a pochi giorni fa l'esistenza. In particolare sarebbero tre le ultime chiamate (fatte e ricevute mercoledì sera) su cui si concentra l'attenzione degli inquirenti. Riepilogando: Sergio è partito mercoledì sera alle 20 dalla sua casa di Balangero. Forse ha passato la serata a Torino, ma non ci sono certezze. Giovedì mattina viene trovato cadavere a Venaria. Ventiquattr'ore dopo, la sua auto é abbandonata a Villanova Canavese. Questa triangolazione di spostamenti lascia supporre che, chi ha ucciso, ha usato la Lybra della vittima, dimostrando di conoscere bene questo angolo di Canavese. Dove forse era già stato. Aver usato la Lybra della vittima potrebbe essere stata un'ingenuità, grazie alla quale, ora dopo ora, il cerchio si stringe. La mancanza di tracce di sangue esclude che il giovane sia stato accoltellato sulla Lybra . w .^ i? Sergio Susbenso, l'operaio di Balangero il cui corpo è stato trovato cadavere vicino a un ingresso secondario del parco La Mandria a Venaria Nella foto grande, la Lybra della vittima trovata a Villanova Canavese
Persone citate: Francesco De Leo, Giacomo Bramardo, Sergio Susbenso, Susbenso
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