Rocca all'attacco: «Ora mi prendo la coppa di slalom»

Rocca all'attacco: «Ora mi prendo la coppa di slalom» DOMANI II ELBODEN, DOMENICA LA SPECIALITÀ' PREFERITA DALL' Rocca all'attacco: «Ora mi prendo la coppa di slalom» «Penso a una gara per volta, è la tattica per diventare il migliore L'Olimpiade di Torino è un'occasione unica e io salirò sul podio» intervista Daniela Cotto IN. corsa per la leadership di slalom e impegnato nel sociale: Giorgio Rocca non è un campione banale. Reso granitico dagli infortuni, ora è il leader della Nazionale di sci. Ad Asti per fare fisioterapia e allenarsi con Roberto Manzoni dopo la botta presa nello sfortunato slalom notturno di Schladming (è saltato dopo dieci secondi di gara), accetta di raccontarsi. Da domani l'azzurro sarà impegnato ad Adelboden, su una pista che gli piace e che agli italiani porta bene. In Svizzera gareggerà con il coltello tra i denti: deve riprendersi la coppa di slalom - è quarto con 310 punti - e il pettorale rosso perso a Kitzbuehel, dove ha vinto Kalle Palander, il finnico. Ora il leader di specialità è Benjamin Raich che ha recuperato i postumi della commozione cerebrale riportata cadendo nel superG di domenica scorsa a Garmisch e sarà già in gara domani e domenica. Rocca, cosa si aspetta ad Adelboden? «Cerco il riscatto. Spero di arrivare in fondo... e di sciare come sempre». A Schladming ha preso una botta cadendo. Come sta? «Bene. I fastidi alla caviglia sinistra sembrano superati». La stagione 2003-2004 le ha dato soddisfazioni. Gli infortuni che le hanno rallentato il cammino sono un ricordo? «Sì, ma è stata dura emergere. Dopo il primo stop nel '96 c'è stato quello del '98-99 a causa di un altro infortunio al ginocchio .«'tiS mia storia comincia nel 1999, anno in cui sono andato fortissimo. Il passaggio dagli sci lunghi a quelli corti mi ha creato problemi. Non riusci¬ vo ad adattarmi. Poi, dopo due anni, ho ritrovato la centralità e la stabilità. Sono tornato al top nel 2001-02 quando ho riconquistalo il primo gruppo di merito e nel 2002-2003 sono arrivate le prime due vittorie in slalom e il bronzo iridato a St. Moritz». Gli obiettivi di quest'anno? «Rimangono gli stessi. Ho imparato a vincere. Voglio la coppa di slalom. Mancano altri tre appuntamenti alla fine della stagione: Si.Anton, Kranjska Gora e Sestriere. La tattica migliore è affrontare gara dopo gara. I conti si fanno alla fine». La squadra maschile è tornata al successo, superando le donne. Il segreto? «Noi. Perché siamo una squadra. Forte, competitiva e unita. Scherziamo molto ma quando si va al cancelletto di partenza non si guarda più in faccia nessuno. Non riuscirei mai a lavorare con imo staff personale. E poi, che tristezza star sob. In gruppo ci si confronta, riesci a dare di più perché c'è competizione e impari a convivere con caratteri diversi dal tuo». Guardiamo avanti. L'anno prossimo ci saranno i Mondiali di Bormio, poi nel 2006 le Olimpiadi a Torino. E' pronto? «E' fantastico disputare un'Olimpiade in casa. E' un'occasione unica, emozionante. Mi considero un'atleta molto fortunato perchè l'Italia, 50 anni dopo Cortina, ospita i Giochi invernali. E io ci sarò. Sul podio. Sa una cosa? Mi spiace che non possa gareggiare Tomba. Lui ha vinto tutto, ovunque. Vincerebbe alla grande anche oggi». A proposito di Tomba, lei è stato spesso paragonato a lui. Per il fisico e la specialità. Nbn il carattere. Si sente il suo erede? Le manda ancora gli sms prima delle gare? «Ci lega ima profonda amicizia. Ho imparato tanto da Alberto. Sì, questa storia dei messaggi è vera. Bellissima. Mi scrive come vede lui la gara. Ma poi sono io a scendere». Lei è un campione che non pensa solo allo sport. E' legato ad Emergency, l'associazione umanitaria non governativa di Gino Strada, per la quale ha lanciato un'asta benefica. Come procede? «Bene. Si chiama progetto Giorgio Rocca for Ejnergency. E' stata mia moghe .'WÈfià, quando abitavamo ad Asti, a coinvolgermi in questa battaglia. L'intervento di Emergency in Algeria, iniziato l'anno scorso ha come obiettivo quello di creare un centro protesi e riabilitazione a Medea (80 km a sud di Algeri), in una delle zone più colpite dal terrorismo. Con l'asta si possono comprare i miei oggetti usati, dal cappelhno al giubboto e al pettorale. Sono orgoglioso di questa iniziativa Se non avessi.!^ gambe e 1^ tìàbcia, non potraàSgareggiare. È?'-il:, mio modo pei1 aiutare chi soffre». ';: Sua moglie Tania è una presenr za forte, imporlanlissima nel'■'féfsijteiliita. r - ,:v '-iS' «É^l&aonaSa cb'e ho sèmpre'Si-iMeràtò.sposare. Mi segue e mi è vicina. Quando finisce la stagione abitiamo a San Marino. Mi è sempre stata accanto, anchei. nei; mo¬ menti più duri». Le sue passioni? «Negli ultimi tempi ho scoperto lo sci nautico. Una passione che si aggiunge a quella per il trekking, la bicicletta e la corsa, gli altri miei passatempi. Nel garage ho anche due motociclette, una Guzzi del 1951 che apparteneva a mio nonno e una dell 974». Rocca, parliamo di calcio. In slalom domenica darà spettacolo come il Milan? «Il Milan vola. Abbiamo un distacco di cinque punti su Juve e Roma. Fantastico. Sì, domenica in slalom copierò la mia squadra: andrò all'attacco». 66 Tomba mi incita sempre con i suoi sms ma poi sono io a scendere Siamo una squadra unita E' questo il segreto del nostro successo 99 66 Con mia moglie Tania raccolgo fondi per il centro protesi di Emergency in Algeria: un'asta per aiutare chi soffre, per me è A A una seconda battaglia ^^ Giorgio Rocca sarà in gara domani in gigante e domenica in slalom Ad Adelboden cerca il riscatto dopo la sfortunata prova di Schladming'^