Il Toro riparte da Ferrante
Il Toro riparte da Ferrante I GRANATA DA IERI SERA (E SINO A DOMENICA) IN RITIRO A BRA PER TROVARE LA SERENITÀ' PERDUTA Il Toro riparte da Ferrante Ci sarà anche Rizzato ai fianco di Tiribocchi Sìlvia Garbarìno TORINO Lontano dagli occhi ma non lontani dal cuore. Anzi, la soluzione adottata, il ritiro anticipato al di là dei confini provinciah, è l'ennesimo tentativo dello staff tecnico granata per rianimare lo spirito di gruppo e riaccendere l'ardore, fuori e dentro il campo. Per ritrovare il benessere smarrito la Bossi band è stata dirottata, da ieri sera, nella pace di Bra, regno italiano e simbolo nel mondo dello slow food. Escluso che il Toro s'inebri con i vini e i cibi dell'eccellenza enogastronomica locale, quello di cui si pascerà sino a domenica sera saranno i discorsi sulle modalità per uscire dalla crisi e di risultati e d'identità. «Bibadisco che il ritmo non è una punizione ma un modo per tentare di ritrovare se stessi - ha ripetuto prima della partenza il dg Benato Zaccarelli -. Vedremo dopo la partita con 0 Bari se sarà servito». Serenità attorno e tanto tempo per confrontarsi, anche a muso duro, le opzioni per trascorrere la settimana della passione, o la presenza consistente della polizia anche ieri pomeriggio al Comunale è sembrata una precauzione più che una necessità. «I tifosi ci hanno assicurato il loro sostegno - ha aggiunto Zac e ci staranno vicini nonostante tutto. Un esempio di grande intelligenza». Ezio Bossi ha a disposizione la comitiva quasi al completo per preparare la sfida al Bari, guidato dal suo ex maestro (a Treviso) Pillon, crocevia del suo destino. L'allenatore granata è quello che rischia di più e in caso di fallimento con i pughesi rassegnerebbe le dimissioni. Nonostante la proprietà abbia ribadito la fiducia totale a Bossi, anche nell'ipotesi peggiore contro il Bari, cominciano comunque a circolare dei nomi alternativi al suo, da Belletto a Vavassori. I «pissi pissi» di mercato disturbano il sonno quando tutto procede per il meglio e diventano una carie dolorosa quando la situazione è in tendenza negativa, perciò la lontananza dalla città servirà anche come barriera alle voci sul toto- allenatore. L'unico a restare in città, per curare l'infiammazione pubalgica, è Mezzano. Lo stopper fa terapia e si allena a parte da tre settimane ormai, ma il calvario non pare ancora al termine. In difesa si prospetta perciò la conferma del duo Mandelli-Galante sebbene nei prossimi giorni tutte le alternative verranno vagliate con una maniacalità superiore a quella apphcata finora. «Valuterò tutto e tutti con occhi nuovi» ha sottolineato Bossi prima di abbassare le saracinesche della comunicazione così come il resto della squadra. C'è il marocchino Saber, ad esempio, che se in buona condizione aspira già da lunpdì ad una maglia sulla linea difensiva destra. Nella partitella intema il difensore di Allah ha corricchiato e si è mosso un po' a rilento ma era anche alla sua prima uscita con palla al piede e in gruppo. Stessa situazione per il belga congolese Mudingayi, che si è fatto notare però per alcuni recuperi decisi e un gran gol al volo di destro. Escluso precauzionalmente dal match in famiglia invece Ferrante, il cui recupero è comunque garantito al mille per mille. Il bomber, fuori per infortunio dal match con la Fiorentina, ha lavorato insieme agli altri e dovrebbe tornare titolare al fianco di Tiribocchi, con il supporto a sinistra delgiovmcello Bizzato. Emotivamente l'attaccante di Velletri è molto carico, come assicurano dal suo entourage. Il condizionale sul suo utilizzo fin dal primo minuto con i galletti biancorossi è però d'obbligo, così come per l'epurazione di Finga, il brasiliano che negli ultimi due mesi e mezzo è riuscito a fare diventare gonfie di sangue le pupille dei tifosi per le sue insipienze. Ferrante, ko dal match con la Fiorentina, ha segnato finora 12 gol (3 su rigore)
Persone citate: Benato Zaccarelli, Bossi, Ezio Bossi, Mandelli, Mudingayi, Pillon, Sera, Tiribocchi, Vavassori
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