Il periodo d'oro del Sol Levante di Renzo Villare

Il periodo d'oro del Sol Levante PIÙ' UTILI E VENDITE, TOYOTA SECONDA AL MONDO Il periodo d'oro del Sol Levante Renzo Villare Periodo d'oro per l'industria giapponese che mighora utili e vendite. E' il caso, ad esempio, di Honda, di Nissan (che ora spinge la Renault), di Toyota, diventata nel 2003 il secondo costruttore mondiale dopo General Motors, superando la Ford. Il sorpasso, a parte naturalmente i meriti della Toyota nel gestire produzione, gestione finanziaria, sviluppo e qualità dei prodotti, è stato «aiutato» dalla situazione economica Usa. Solo da poco tempo, infatti, si parla di primi sintomi di ripresa. La Detroit dei motori, colonna portante dell'America del Novecento, ha vissuto un 2003 difficile e, nonostante il mighoramento in atto, le previsioni a breve termine restano prudenti. I numeri spiegano bene quanto accaduto. L'armo passato la Toyota ha aumentato complessivamente le vendite del 9,90Zo sul 2002, a 6.780.000, contro le precedenti 6.170.000 e la produzione dell'8, l07o a 6.800.000, con le controllate Daihatsu e Hito. Il maggiore incremento ^ 13-/0 con 4.480.000 unità) si è verificato al di fuori del Giappone. Negli Usa, nonostante le difficoltà del Paese, la Toyota ha aumentato le consegne: oltre due milioni. Contemporaneamente il mercato americano ha assorbito l'anno scorso quasi 500.000 auto in meno, con ripercussioni maggiori sulle industrie nazionali. La Ford, ha visto scendere le vendite a 6.720.000 contro 6.970.000 nel 2002 (-3,60Za). Ed ecco il sorpasso, pari a 60.000 unità. Non sono estranee al successo alcune linee strategiche seguite dalla Toyota, che sono poi le stesse dell'intera industria del Sol Levante, ossia la realizzazione di stabilimenti produttivi al di fuori del Giappone, con una copertura diretta dei mercati. Ad esempio, la Casa ne ha negli Siali Uniti, in Cina, in Europa (Inghilterra e Francia), in Messico e in altri Paesi minori. I risultati, come si vede, hanno premiato questa strategia. In Giappone e in Europa la Nissan è la seconda marca nipponica dopo Toyota, negli Stati Uniti il ruolo di numero due è toccato l'armo scorso alla Honda, grazie ad un incremento delle vendite dell'8,207o (1.350.000), il più marcato di tutte le Case giapponesi. Dal canto suo, la Nissan, sesta assoluta negli Stati Uniti, è cresciuta del 7,407o a circa 800.000 unità. La Nissan però, come Mazda e Mitsubishi, hanno messo un po' di Europa e di America nei loro conti, praticamente abbandonando il controllo azionario, ma non la gestione dell'azienda. La Ford ha in Mazda il 3307o, la DaimlerChrysler il 3707o in Mitsubishi e la Nissan è controllata dalla Renault, un'operazione quest'ultima definita dal presidente della Casa francese, Louis Schweitzer, «una success story unica nel suo genere». E' un'alleanza tra due aziende che, al di là dell'azionariato, «di fatto sono rimaste autonome e che fanno ogni sforzo per massimizzare le sinergie, finalizzate allo sviluppo dei Gruppi». Nel 2003 la Nissan ha incrementato le vendite dell'8,5% contro un calo (-0,707o) di Renault. Anche in Europa i giapponesi hanno aumentato le consegne nel 2003, con il boom Mazda (-t-30,407o) e i buoni risultati di Nissan (-t-12,707o), di Toyota con Lexus, il marchio d'elite (-1-7, l07o), e di Honda (-l-6,807o). Proprio nel primo mercato europeo, la Germania, in una inchiesta dell'Automobile Club su 38.000 automobilisti, la «soddisfazione d'insieme» ha visto il Sol Levante ai primi 7 posti: al top Toyota, seguita da Subaru, Honda, Mazda, Nissan, Mitsubishi e Suzuki.

Persone citate: Louis Schweitzer