La Cìa passa al contrattacco

La Cìa passa al contrattacco IN ATTESA DELLA COMMISSIONE DI INCHIESTA La Cia passa al contrattacco Oggi parla Tenet. Bush: sono come Churchil NEW YORK Aspettando la nomina della commissione che dovrà indagare sulle armi mai ritrovate in Iraq, l'amministrazióne Bush è andata al contrattacco per difendere le ragioni della guerra. Lo ha fatto ieri per bocca del Presidente e del capo del Pentagono Rumsfeld, e lo farà oggi con il primo discorso del direttore della Cia Tenet da quando la testimonianza dell'ex ispettore David Kay ha scatenato la polemica. Bush ha parlato alla Library del Congresso per inaugurare una mostra sul premier britannico Winston Churchill, e ha approfittato dell'occasione per spiegare che la sfida contro il terrorismo è la guerra fredda della sua generazione. Il capo della Casa Bianca ha detto che Churchill aveva subito compreso lo scontro tra due visioni del mondo, una democratica e l'altra dittatoriale, che era all'origine tanto del conflitto col nazismo, quanto di quello successivo con l'Urss. Anche oggi, secondo Bush, c'è lo scontro tra due visioni diverse della vita, ma lui è sicuro di vincere come Churchill perché ancora una volta la discriminante è la libertà. In questo quadro, «l'Iraq è già un Paese libero», e ciò dovrebbe bastare a giustificare l'intervento militare anche se le armi non si troveranno mai. Su questo punto, però, il capo del Pentagono Rumsfeld ha messo in discussione le conclusioni raggiunte dall'ex ispettore David Kay. Parlando anche lui davanti al Senato, ha detto che «le armi potrebbero anche non esistere, ma ciò è improbabile». Il ministro della Difesa ha dichiarato che possono essere successe sei cose: le armi non c'erano già all'inizio della guerra; l'Iraq le possedeva, ma le aveva trasferite tutte, o in parte, in uno o più Paesi stranieri, tra cui è stata spesso citata la Siria; le armi esistevano, ma sono state disperse e nascoste all'interno del Paese; i materiali vietati erano stati distrutti prima del conflitto; Baghdad conservava piccole quantità di agenti chimici e biologici, e aveva la capacità di rilanciare la produzione in breve tempo, tramite apparecchiature che potrebbero ancora essere scoperte; l'intera storia delle armi era una sciarada, in cui o Saddam voleva imbrogliare tutti, facendo credere che le possedeva, oppure i suoi stessi uomini imbrogliavano lui, facendogli credere di avere capacità belliche inesistenti. Qualunque sia la risposta, secondo Rumsfeld «il Presi¬ dente ha fatto la cosa giusta in Iraq», e qualche conferma potrebbe arrivare già oggi con il discorso del direttore della Cia Tenet. Il capo del Pentagono, infatti, ha detto che «l'intelligence ha ottenuto dei risultati nella sua ricerca delle armi di distruzione di massa. Finora non li ha resi pubblici, ma spero che Tenet possa cominciare a rivelarne alcuni». Questo, dunque, è quanto bisogna aspettarsi dal discorso che il direttore della Cia terra oggi alla Georgetown University di Washington. L'appuntamento è stato organizzato in pochi giorni, dopo la testimonianza di David Kay al Senato, nell'anniversario della missione di un anno fa all'Onu da parte di Powell e dello stesso Tenet. Secondo le prime indiscrezioni, il direttore difenderà il proprio lavoro e quello dell' agenzia, perché nella capitale si inseguono le voci sulle sue dimissioni o il suo licenziamento. Se Rumsfeld ha ragione, però, il capo della Cia non si limiterà a sostenere la buona fede delle informazioni offerte a Bush: tenterà di provare che almeno in parte erano giuste, perché a differenze di quanto ha detto Kay, qualcosa in Iraq è stato trovato. L'intelligence però resta sotto esame anche per Mi settembre, mentre la ricina scoperta nell'ufficio del leader repubblicano al Senato Frist ha rilanciato l'allarme terrorismo a Washington, dove fonti del governo hanno confermato che una simile lettera al veleno era stata spedita in novembre anche alla Casa Bianca. Proprio ieri Bush ha ceduto alle pressioni di chi voleva estendere il lavoro della Commissione di indagine sugli attentati contro le Torri Gemelle e il Pentagono, nonostante corra il rischio di ricevere un rapporto negativo sulla preparazione del suo governo proprio alla vigilia delle elezioni di novembre. Bob Kerrey, il presidente della Commissione sull'll settembre, ha rivelato che sabato andrà ad interrogare la consigliera per la sicurezza nazionale Condoleezza Rice: non è convinto che la Casa Bianca abbia detto tutto ciò che sapeva. [p. mas.] m vm Il presidente George Bush