Carabiniere accusato di concussione

Carabiniere accusato di concussione CHiVASSO Carabiniere accusato di concussione a E' sotto processo, per concussione, un carabiniere del nucleo radiomobile di Chivasso, che con metodi piuttosto spicci avrebbe fatto «acquisti» in un negozio senza pagare. Carlo José D'Arpa, 36 anni, nell'autunno 2002 era un cliente piuttosto assiduo del «Tropical», dove comprava il mangime per i pesci. Un giorno avrebbe chiesto un acquario da 200 euro. «Te lo pago in un paio di mesi» promette al proprietario Sebastiano T. 11 tempo passa ma il debito non viene saldato. Anzi. Più tardi il carabiniere avrebbe «acquistato» un secondo acquario più grande, con la solita promessa a due-tre mesi. Infine, vorrebbe un piccolo squalo. Il negoziante se la prende calma. L'altro avrebbe reclamato con durezza: «Guarda che se non me lo fai arrivare rischi grosso». E avrebbe anche minacciato: «Ho già sparato un colpo di pistola contro l'auto di un tizio che non mi aveva fatto arrivare una scala che gli avevo ordinato, potrei sparare contro la tua vetrina. E potrei anche farti chiudere». Minacce che hanno portato alla denuncia e al processo in tribunale. Il carabiniere difeso dall'avvocato Luca Schera nega che si sia trattato di una concussione.

Persone citate: Carlo José D'arpa, Luca Schera, Sebastiano T.

Luoghi citati: Chivasso