«Gli ospedali valdesi alle AsI»
«Gli ospedali valdesi alle AsI» CONTESTAZIONE DA PARTE DELLA «TAVOLA». LA PROVINCIA: RITIRARE IL PROGETTO PER IL MAURIZIANO «Gli ospedali valdesi alle AsI» Lo propone l'assessore regionale alla Sanità Giuseppe Sangiorgio La Regione stanzia 40 milioni di euro per costituire una società per azioni consortile in grado di gestire gli ospedali valdesi della Ciov (Commissione istituti ospedali valdesi). Metà della somma - informa una n'ota dell'assessorato alla Sanità sarà destinata all'acquisto dei beni patrimoniali dell'ente. Gli altri 20 milioni serviranno a definire ((tutti i pregressi rapporti di natura economico-patrimoniale». La legge costitutiva della società per azioni è però ritornata in commissione, per approfondire gli emendamenti su cui non c'è l'accordo con la Tavola Valdese e con Ciov. Tornerà in aula forse la prossima settimana, ma su di essa si è scatenata la polemica. I Ds si sono schierati contro mentre i radicali si dicono d'accordo con l'assessore: perché, spiega Carmelo Palma, comunque, la rete ospedahera valdese sarà inserita nelle Asl. Valter Galante ha illustrato i nuovi punti proposti di suo pugno. Spiega: «Le "correzioni" al testo rispondono alla più generale esigenza di ricondurre i presidi all'organizzazione del sistema sanitario regionale. E prima di riportare la legge in aula, ci confronteremo ancora con Ciov e Tavola valdese». Con quest'atto legislativo il patrimonio regionale acquisirà gh ospedah di Torino (l'Evangelico), di Pomaretto e di Torre Pelhce, per destinarli alle aziende sanitarie territoriah, la uno di Tarino e la 10 di Pinerolo. Immediata la rephca dei Ds che hanno votato contro il rinvio in commissione. «Da ottobre ad oggi dice in aula Pietro Marcenaro siamo alla terza versione di un testo che stravolge gh accordi fatti con le istituzioni valdesi». Agiudizio dei radicali, invece, la proposta dell'assessore Galante «è un obiettivo passo avanti nel senso della trasparenza finanziaria e della correttezza amministrativa». Spiega Carmelo Palma: «La giunta ha recepito ampiamente il contenuto della proposta di legge che presentai con i coheghi Mellano, Suino, Riggio, Moriconi e Papandrea, impedendo che si costituiscano società per gestire i debiti di operatori sanitari privati». Accanto alla questione della sanità valdese, ieri si è aperto anche un caso sul Mauriziano. La presidente della Provincia, Mercedes Bresso, con l'assessore Maria Pia Brunato, ha chiesto al commissario del Mauriziano di ritirare il piano di riorganizzazione che ((pone le basi per il ridimensionamento del- le prestazioni di strutture fondamentali per la salute di tutti». Secondo Bresso e Brunato (da materia dev'essere oggetto di ima trattativa con i sindacati e le istituzioni perché il Mauriziano non può essere rottamaio». Nel progetto in questione, secondo quanto è emerso, verrebbero taghati i servizi offerti al pubblico. E la vicenda, arrivata a Palazzo Lascaris durante il dibattito sulla Sanità, è stata duramente commentata dalla capogruppo Ds, Giuliana Manica che accusa la Regione di «eccessivi silenzi». Ma l'assessore Galante risponde che il commissario del Mauriziano ha piena autonomia. Almeno sino alla convenzione che dovrebbe stipulare con il Piemonte. ((A qual punto - conclude - si aprirà la trattativa, nella quale garantiremo gh attuali standard di servizio». L'ospedale valdese di Torino, uno dei tre passati alla Regione Piemonte
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