«Mjrafiorj resti il cuore della Fiat»
«Mjrafiorj resti il cuore della Fiat» SINDACATI PREOCCUPATI, LA FISMIC SI RIVOLGE A ISTITUZIONI E FORZE POLITICHE «Mjrafiori resti il cuore della Fiat» La Uilm: bene i nuovi prodotti, incerto il futuro dello stabilimento La Fiat «è in una fase di ripresa con nuovi prodotti che vengono apprezzati e registra un migboramento delle quote di mercato in Italia e fuori». Per il segretario generale della Uilm, Tonino Regazzi - che ieri ha chiuso la conferenza organizzativa della Uilm torinese - al miglioramento della situazione corrisponde però ancora una fase di incertezza su Mirafiori: «Lo stabilimento torinese deve rimanere il cuore della Fiat, per questo l'azienda deve preoccuparsi di far sapere al sindacato come intende strutturare il sito produttivo». E aggiunge: «Tutti gb stabilimenti devono essere saturati e gb scioperi di questi giorni sono la manifestazione di un malessere. Se a Termini andrà la Ypsilon, a Melfi la nuova Punto, a Cassino la Stilo, a Pomigbano le Alfa 147 e 156, tutte le altre vetture, a partire da Idea, devono essere prodotte a Mirafiori». Il segretario Uilm ha inoltre affrontato il tema del contratto integrativo alla Fiat anche in relazione alla proposta della Firn di fare contratti di settore al posto di quello di gruppo. Dice: «Discuteremo della ipotesi della Firn. Tuttavia oggi la nostra principale preoccupazione deve essere il contratto per tutti i lavoratori: in Fiat é dal '96 che non si riesce a fare la contrattazione integrativa, pensare ad una contrattazione setto¬ re per settore, visto che stiamo ancora parlando di una azienda in crisi potrebbe significare che in taluni casi, a cominciare dall'auto, non saremo in grado di concludere un accordo». Regazzi ha anche ricordato che la stagione contrattuale che si apre deve «porsi l'obiettivo di recuperare salario; questa è l'assoluta priorità». Ieri è intervenuto sulla situazione alla Fiat anche il segretario generale della Fismic Roberto Di Maulo che ha annunciato l'invio di una lettera alle istituzioni locab e alle forze pobtiche per chiedere «che al più presto si attivi un tavolo di confronto per discutere, monitorare il destino industriale di Mirafiori», Spiega: ((Esiste una preoccupazione diffusa tra i lavoratori i quab pensano che la situazione di crisi non sia del tutto ancora superata. L'apertura di un tavolo come da noi richiesto che coinvolga la Fiat e tutto il sindacato è indispensabile per dare certezze e tranquilbtà a tutti i dipendenti». [m.cas.l Tonino Regazzi, segretario Uilm
Persone citate: Regazzi, Roberto Di Maulo, Tonino Regazzi
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