Sui pullman degli studenti ora sale lo «sceriffo»

Sui pullman degli studenti ora sale lo «sceriffo» LA DELIBERA CHE PREVEDE I VIGILANTES E' STATA APPROVATA DALLA PROVINCIA Sui pullman degli studenti ora sale lo «sceriffo» Per contrastare i casi di «nonnismo» e le risse fra i ragazzi che vanno a scuola a Vercelli Donata Belossi VERCELLI Ci sono voluti due mesi, ma alla fine la proposta «antibullismo da pullman» dell'assessore provinciale di Vercelli Giuseppe Masini è passata. Così, forse già dalla prossima settimana, sui bus che portano gli studenti dai paesi alle scuole del capoluogo ci sarà uno «sceriffo» pronto a difendere i più piccoli dagli scherzi, a volte troppo pesanti, dei fratelli maggiori. L'idea, annunciata a novembre da Masini per calmare mamme inquiete e indignate, non era piaciuta ai ragazzi della Consulta studentesca e persino la giunta provinciale sembrava aver preso le distanze dall'assessore interventista. «Esagerazioni» le aveva liquidate il presidente degli studenti, Cristoforo Zagaria. «Vedremo» avevano tergiversato gli altri assessori. Poi il caso, diven- tato cronaca nazionale, era finito sul tavolo del prefetto di Vercelli, e Masini non aveva avuto problemi ad esibire il dossier raccolto dall'inizio dell'anno scolastico. Un dossier che racconta di soprusi gratuiti, di atti vandalici, di scherzi inaccettabili e pericolosi sulle linee Costanzana-Crova-Vercelli e sulla Cigliano-Vercelli. Le storie, raccolte, con tanto di nomi e classi frequentate dai bulletti di periferia, sembrano tratte da un telefilm americano. I ragazzini occupano tutti i posti con gli zaini e poi sì picchiano e si spintonano vicino al cruscotto dell'autista; i «vecchi» delle medie impediscono ai piccoli delle elementari di scendere alla fermata giusta; alunni saltano da un bracciolo all'altro mentre il bus è in movimento; altri si fanno consegnare gli abbonamenti, altri ancora confiscano merende, fino all'episodio più inquietante, ripetuto dallo stesso Masini durante una riunione con il provveditore agli studi di Vercelli e il vicesindaco Mentigazzi: «Mi è stato riferito da una mamma spaventata che un ragazzo si è tagliato con un pezzo di vetro e poi con il coccio sporco di sangue ha minacciato di ferire gli altri passeggeri». Impotente l'autista, omertosi, secondo un codice d'onore davvero poco onorevole, gli altri passeggeri. Ma qualche bambino alla fine ha parlato. E in lacrime ha sussurrato alla mam- ma di «tatuaggi con pennarelli indelebili nel giorno di San Firmino» di «spintoni contro i vetri del pullman fino a far diventare livide le braccia», di «catenine strappate dal collo e passate di mano in mano, tra le risate generali». I genitori hanno coinvolto gli insegnanti, gli insegnanti i capi d'istituto ed è stato l'inizio di una denuncia che poi è diventata pubblica. Alla fine del novembre scorso il preside dell'istituto comprensivo di Asigliano scrive al¬ l'assessore provinciale «per chiedere un intervento autorevole, anche per il tramite della oolizia provinciale, per porre ine agli episodi di bullismo» lamentati dai genitori della sua scuola. Casi estremi quelli di Vercelli? «Non credo proprio - commenta ora l'assessore -. Bulli e vittime ci informano della complessità di un mondo giovanile, che non può riguardare certo solamente i ragazzi vercellesi». Ma cercare soluzioni «educative» non è né facile né immediato. Così la soluzione più ovvia resta quella della sorveglianza a tutto tondo: un vigilantes veglierà sulla sicurezza dei passeggeri più deboli. «Sono soddisfatto - commenta Masini -. Ora la proposta ha avuto l'ok dell'assessorato al Personale e domani metteremo a punto le caratteristiche del servizio. E anche gli studenti delle superiori non sembrano più così ostili all'idea di un controllore sui bus-scuola». Resta, sospesa o forse già dimenticata, un'altra proposta lanciata dal sindaco di Vercelli Gabriele Bagnasco quando i casi di nonnismo erano «freschi»: un'assemblea aperta con gli studenti per discutere e parlare. E soprattutto per capire. Gli studenti pendolari vercellesi saranno tutelati dai «vigilantes»

Persone citate: Belossi, Casi, Cristoforo Zagaria, Gabriele Bagnasco, Giuseppe Masini, Masini, Mentigazzi

Luoghi citati: Cigliano, Costanzana, Vercelli