Guzzetti: basta leggi speciali per le fondazioni

Guzzetti: basta leggi speciali per le fondazioni AL VIA IL DIBATTITO SULLA RIFORMA. IL PRESIDENTE DELL'ACRI: PARLARE DI ENTI BANCARI NON HA PIÙ SENSO Guzzetti: basta leggi speciali per le fondazioni TORINO Passata la tempesta le fondazioni bancarie hanno voglia di normalità. E l'occasione potrebbe essere la riforma della disciplina sugli enti senza fine di lucro attraverso la modifica del codice civile. Ieri ne hanno discusso, per la prima volta pubblicamente, il sottosegretario alla Giustizia Michele Vietti e il presidente dell'Acri Giuseppe Guzzetti durante un convegno organizzato dall'Associazione delle fondazioni delle Casse di Risparmio Piemontesi presieduta dal professor Andrea Comba. Analizzando la bozza del disegno di legge, messa a punto da un gruppo di giuristi su iniziativa della Confcommercio, Guzzetti parte da un'esigenza: «Porre fine al regime speciale delle fondazioni bancarie che vanno inserite nella legislazione ordinaria». Vietti, che nell'ultimo anno non aveva mai nascosto di non veder di buon occhio la riforma delle fondazioni bancarie così come la intendevano il ministro Tremonti e la Lega Nord, si muove invece da una necessità ancora più generale: «La legislazione degli enti senza fini di lucro è regolata da norme del 1942 che non rispecchiano più la realtà socio economica itahana e quindi si presentano trop¬ po schematiche e poco flessibili», Guzzetti, appoggiandosi sulla sentenza della Corte Costituzionale che ha sancito la natura giuridica privata, arriva a dire che non ha più senso parlare di «fondazioni di origine bancaria». Si deve invece iniziare a ragionare, anche per quegli enti che hanno partecipazioni consistenti nel mondo del credito, in termini di di «fondazioni tout court» conservando «alcune peculiarità per quanto riguarda le origini, la formazione del patrimonio e U rapporto con il territorio di riferimento». La legislazione speciale è il ragionamento del presidente dell'Acri «è nata dall'esigenza di separa¬ re le attività bancarie dalle attività socialmente utili delle Fondazioni, La legge Ciampi ha dato un assetto organico, ma oggi la separazione tra banche e Fondazioni è avvenuta. A questo punto le Fondazioni di origine bancaria sono come le altre». I nodi da sciogliere sono comunque molti e importanti a partire dallo strumento per arrivare alla riforma. Vietti propone il percorso legge delega - decreto legislativo. Guzzetti invece vorrebbe seguire la via ordinaria, L'Acri non vede poi di buon occhio la nascita, come invece propone la bozza, di una Authority con forti poteri ispettivi. Il dibattito è aperto.

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