Dall'Ara, rigori vietati All'Olimpico attaccanti in «gabbia» di Gigi Garanzini

Dall'Ara, rigori vietati All'Olimpico attaccanti in «gabbia» (S)VISTE E RIVISTE Dall'Ara, rigori vietati All'Olimpico attaccanti in «gabbia» Gigi Garanzini 'Tp RE rigori nei due anticipi del A sabato, altri tre, due dei quali concessi da Rosetti a Perugia, nelle restanti sette partite: pochi in rapporto a quanto si è visto nella maggior parte delle aree. Il clou a Bologna, dove in ben quattro occasioni il pallone ha trovato sulla sua strada mani o braccia rossonere in piena area. La prima volta il braccio di Pancaro era abbastanza involontario, la seconda il gomito di Pirlo era nettamente volontario, nel terzo caso la mano di Nesta era vicinissima a Pecchia che aveva colpito di testa, nel quarto il mani di Pancaro è stato causato da un fallo in attacco di Tare. Anche in un'ottica innocentista, che com'è noto è quella normalmente adottata con le grandi, almeno il secondo dei quattro episodi era da penalty. Prima del festival pallavolistico, Kakà era stato messo giù in area da Natali in maniera sospetta: ma è anche vero che ben poco aveva fatto per restare in piedi. A Torino molto sospetto un intervento in piena area di Monterò su Sculli: in precedenza un gol di Trezeguet annullato per offside era valido perché a toccare all'indietro il pallone era stato Barzagli. All'Olimpico qualche sospetto su una spinta di Cipriani alle spalle di Corradi: leggera, ma sufficiente a sbilanciare l'attaccante che stava caricando il tiro. E trattenute spudorate in area sampdoriana ai danni dello stesso Corradi e di Stam: a proposito della famosa tolleranza zero sulle situazioni da palla inattiva. In chiaroscuro la prestazione di Rosetti a Perugia. Il rigore concesso alla squadra di casa è sembrato severo, la trattenuta di Castellini a Hubner non sembrava così implacabile. Quello accordato nel finale al Panna, con tanto di espulsione di Nastos per fallo da ultimo uomo su Gilardino, certamente ineccepibile. Ma poco prima Rosetti aveva perdonato a Fresi un clamoroso placcaggio da ultimo uomo, sempre su Gilardino, che era da casistica di espulsione diretta. Di peggio aveva combinato Bolognino la sera prima a Brescia. Il fallo da rigore commesso da Samuel su Del Nero comportava anche l'espulsione, per la posizione da ultimo uomo del difensore giallorosso. Ma il cartellino rosso l'avrebbero meritato anche due bresciani per gioco violento su Totti: Matuzalem per ima gomitata. Di Biagio, già anunonito, per un'entrata pericolosa da dietro. Non è una novità, d'altra parte. Troppo tolleranti in area di rigore. gli arbitri lo sono in maniera sempre più vistosa anche in ambito disciplinare: a Bologna per esempio, pur nell'ambito di una partita correttissima, un'entrataccia di Nervo su Pancaro e la conseguente reazione del milanista, calcetto alla schiena dell'avversario a terra, avrebbero meritato qualcosa più dell'indifferenza assoluta con cui Pellegrino ha preso atto dell'accaduto. Finale cromatico. Nella doppia sfida tra bianconeri e gialloblu, a Torino e a Udine, De Santis si è regolarmente vestito di nero, Gabriele di bianco. Per passare inosservato, o per meglio confondersi con l'Udinese? Il posticipo, per concludere. Rodomonti apre con due dormite (Roque Junior su Adriano, Gamarra su Fio: erano rigori), salvo svegliarsi, e fischiare, nella ripresa quando Roque Junior concede il bis, ancora su Adriano. Altro che tolleranza zero: ieri solo Rosetti ha fischiato due penalty perdonando però un placcaggio a Fresi. Intervento sospetto di Monterò a Torino, rna era regolare il gol annullato a Trezeguet

Luoghi citati: Bologna, Brescia, Perugia, Torino, Udine