La colf se ne va, è arrivata l'ora di fare i conti con la liquidazione

La colf se ne va, è arrivata l'ora di fare i conti con la liquidazione OGNI ANNO DI LAVORO CORRISPONDE A UNA QUOTA DI SALARIO: COME PROCEDERE La colf se ne va, è arrivata l'ora di fare i conti con la liquidazione Mauro Salvi E' del 3,2002520/. il coefficiente di rivalutazione dell'anno 2003 da applicare sulle retribuzioni dei lavoratori che hanno cessato il servizio a fine anno. L'Istat ha pubblicato questa rivalutazione, che si applica per l'esattezza sulle cessazioni (licenziamenti o dimissioni, non importa il motivo) che vanno dal 15 dicembre 2003 al 14 gennaio 2004. C'è molto interesse sul trattamento di fine rapporto (Tir) in favore delle collaboratrici domestiche e familiari, vale a dire per colf o badanti. Ecco come si procede. SISTEMA CORRETTO. Il discorso è un po' complicato per cui ricorriamo ad una esemplificazione per chiarire il corretto sistema di calcolo, che purtroppo non viene quasi mai applicato. Per la nostra esperienza sono pochi quelli che fanno i calcoli bene, e succede spesso che in seguito queste persone siano costrette a rivedere i conteggi, dopo essere stati chiamati dal sindacato, a cui si è rivolta la colf 0 dal giudice del tribunale in caso di disaccordo. Insomma, un po' più di fatica subito sarà ripagata della certezza di non doverci tornare sopra, con pagamento aggiuntivo per il commercialista e spesso anche per l'avvocato, RIVALUTAZIONE. Il principio di legge dice che ogni anno di lavoro dà diritto alla colf ad una quota di salario, sulla quale vanno applicati specifici coefficienti di rivalutazione (pari alla misura annua fissa dell'l,50'Xi, maggiorata del TS'/o dell'aumento dei prezzi al consumo). La rivalutazione si applica sulla quota annua accantonata nell' anno precedente e su tutte le quote degli anni precedenti. Con il risultato che l'ultimo anno di Tir non è rivalutato. SALARIO ANNUO. Per calcolare la quota annua è necessario prendere la retribuzione annua, anche nei casi in cui la colf ha lavorato per poche ore a settimana ed è stata pagata di volta in volta. Qualunque sia stata la scadenza dei pagamenti, va comunque calcolata la retribuzione annua, che sarà la somma di tutti i salari pagati, compresa la tredicesima e il controvalore in contanti delle prestazioni in natura (vitto e alloggio) nei casi di colf a tempo pieno conviventi. DIVISORE 13,5. La somma annua, che è la retribuzione dell'intero anno, va divisa per il numero fisso 13,5 e il risultato è appunto la quota annua. Supponiamo che il salario complessivo sia di 6 mila euro: si divide per 13,5 e il risultato (444,44 euro) è la quota da accantonare nell'anno per pagarla poi alla colf al termine del rapporto di lavoro. E cosi di anno in anno. Il calcolo, che tutto sommato è semplice (si tratta di sommare quote annue), si complica notevolmente per l'intervento delle rivalutazioni che hanno lo scopo di aumentare il Tfr da pagare per renderlo un po' più adeguato alle variazioni del costo della vita. DUE DIFFICOLTÀ. Si possono incontrare due problemi: - la quota accantonata in un anno viene rivalutata solo con il dicembre dell'anno successivo (perciò, ad esempio, la quota dell'anno 1999 va rivalutata con il coefficiente raggiunto nel dicembre 2000) - la rivalutazione annua si applica non solo sulla quota dell'anno precedente, ma anche su tutte le quote degli anni anteriori, quote già rivalutate; con la conseguenza che ogni rivalutazione viene rivista ogni anno per tutto il periodo in cui s'è svolto il lavoro. OTTO ANNI. Ecco i conti. A titolo di esemplificazione prendiamo il caso di una colf assunta il 1" gennaio 1996 e licenziata o dimessa il 31 dicembre 2003 (otto anni interi). UN ESEMPIO. Nel grafico viene riportato il caso della colf - assunta il 1 "gennaio 1996 e licenziata il 31 dicembre 2003 che ha avuto nel periodo una retribuzione (che per comodità di calcolo riportiamo sempre uguale a se stessa e in euro, anche per i periodi in cui vigeva la lira, operazione peraltro corretta dal momento che ora il pagamento non può avvenire che in euro) di 6 euro all'ora. La colf ha lavorato sempre 25 ore a settimana, per cui nell'anno è stata pagata per 1.300 euro, per un totale di 7.800 euro (pari a 600 euro al mese per 13 mensilità). Diviso per 13,5 la quota annua da accantonare è pari a 577,78 euro. TREDICESIMA E FERIE. All'atto della risoluzione del rapporto di lavoro, qualunque ne sia la causa, la colf ha diritto non solo al Tfr, ma anche alla paga maturata nell'ultimo periodo e ai ratei di tredicesima maturati nel periodo (nel caso di termine del lavoro al 31 dicembre, è ovvio che spetta la tredicesima per intero) e a quelli delle ferie non effettuate (calcolati sul periodo settembre/dicembre, se la colf abitudinariamente faceva le ferie nel mese di agosto). NIENTE CONTRIBUTI. Sul Tfr non vanno calcolati i contributi Inps. Si abbatteranno sulla quota di salario puro, senza tenere conto neanche dei ratei delle IVrie e della gratifica natalizia. La collaboratrice ha diritto alla paga. dell'ultimo periodo ai ratei di tredicesima maturati e a quelli delle ferie non godute Il coefficiente di rivalutazione 2003 per le retribuzioni di chi ha cessato il servizio a fine anno èdel3#200252o7o LEAUQUOTE Ecco di seguito le aliquote di riferimento da applicare ai salari del periodo Anno di Tasso di rivalutazione percentuale rrferimcnto - sulla quota accantonata nel: 2,643947 1997^1996 1998^1997 1999^199813223 2000^1999 KSSBSl 2001 moo Basa 2002^2001 2003^2002 2,626761 3,504310 3,200252 IL TFR DAL 1996 AL 2003 PAGA ORARIA = 6 EURO X 25 ORE A SETTIMANA ANNO s 1.300 ORE X 6 EURO ORA = 7.800 EURO 7.800 EURO : 13,5 i QUOTA ANNUA TFR - 577,78 EURO QUOTA ANNO 11996 577,78 | 1997 31/12/1997 = 2,6439470/0 31/12/1998 = 2,62676^11 30,76 *593,06r 1.170.84 1998 31/12/1999 3--3,095745oZo lUftJL+l.201,60 E 1.779.38 ^B^y 1999 31/12/2000^53802^ : 2000 miirnuxm^vk Wimm *2.497.S7rlÒ75t35n WT* 1 2001 1253^+3.174,36 = 3.752J4 31/12/2002 = 3,504310%. 131.49 | 2002 31/12/2003 = 3,200252% +3.883,63 = 4.461,41 142,78 I 2003 13513^+4.604,19 = 5.181,97 TOTALE 5.181,97 RIVALUTAZIONE 559,73 CAPITALE 4.622,24

Persone citate: Mauro Salvi