«Lord Hutton, giudice non imparziale»

«Lord Hutton, giudice non imparziale» «Lord Hutton, giudice non imparziale» Caso Kelly, l'ex direttore della Bbc passa al contrattacco LONDRA La vicenda del suicidio dello scienziato David Kelly, legato alle giustificazioni date da Blair alla guerra all'Iraq, in un frettoloso giudizio sembrava aver trovato - se non una conclusione - quanto meno un punto di approdo nella «sentenza» di Lord Brian Hutton. Ma le motivazioni inappellabili del giudice imposto da Blair (e che lo ha scagionato) non solo non hanno convinto l'opinione pubblica inglese, ma hanno infuocato e rilanciato la polemica. Come è noto, sulla questione si scontravano due fronti: quello governativo, col premier britannico Tony Blair e il suo ex capo della comunicazione Alastair Campbell, e quello opposto della Bbc, rappresentato dal direttore generale del rete televisiva, Greg Dyke, dal presidente Gavyn Davies e dal giornalista Andrew Gilligan. I tre sconfitti, hanno preso atto del giudizio di Lord Hutton e si sono dimessi. Ma non mostrano affatto di volere arrendersi. Greg Dyke infatti, che ritiene «non imparziale» l'inchiesta condotta da Lord Hutton, ha accusato Tony Blair, Alastair Campbell e i falchi del governo di aver esercitato «continue pressioni sull'emittente televisiva durante il conflitto in Iraq». Lo ha fatto in un'intervista al «Sunday Times». Dyke spiega che Hutton, indagando sulla morte del microbiologo David Kelly, ha semplicemente dimenticato tali pressioni. Nel mirino di Dyke anche Alastair Campbell, il quale, secondo lui, aveva ingaggiato «una vera e propria guerra» con la Bbc. A riprova di tali pressioni il direttore dimissionario del network britannico ha consegnato all'intervistatore una lettera ancora inedita risalente al 21 marzo 2003 con la quale cercava di arginare le pressioni ricevuta dal premier nei giorni precedenti, nel pieno dell'attacco all'Iraq. «Credo di aver fatto il possibile - si legge tra l'altro nella missiva - nell'assicurare che tutte le questioni e gli eventi legati al conflitto fossero riportati in modo adeguato». Ed ancora: «Ho istituito una commissione, che ha deciso di vietare a tutti i dirigenti della Bbc di partecipare alla marcia di protesta contro la guerra». Infine Dyke ribadisce che Alaistar Campbell faceva pressioni sulla rete televisiva affinché desse la versione ufficiale dei fatti e che in ripetute occasioni negò informazioni che in seguito risultarono vere. La sua negazione - dice Dyke - spesso significava soltanto che non voleva che la notizia in questione si diffondesse». Ma a ribellarsi alle conclusioni di Lord Hutton è anche la famigha dello scienziato suicida che non solo si dichiara «profondamente scontenta» per le conclusioni dell'inchiesta. ma sta valutando di avviare un'azione legale contro il governo di Londra o davanti a un giudice civile inglese o davanti alla Corte europea dei diritti umani. David Kelly, uno dei maggiori esperti britannici di armi chimiche che aveva partecipato alle ispezioni dell'Orni in Iraq negli Anni Novanta, si era tolto la vita in un bosco, a pochi passi dalla sua abitazione, dopo essere stato pubblicamente indicato come la «gola profonda» che aveva favorito lo scoop della Bbc in cui s. accusava il governo di aver reso «più sexy», cioè gonfiato, il pericolo delle introvabili armi letali irachene. Mercoledì scorso i parenti dello scienziato avevano diffuso una dichiarazione nella quale si auguravano che le autorità prendessero «provvedimenti per assicurarsi che il supplizio sofferto da David Kelly non dovesse ripetersi mai più con nessun altro». La famiglia lamenta inoltre che dopo la conferma del nome del loro congiunto come della sospetta talpa, il ministero non fece nulla per tutelare il suo dipendente e per sostenerlo in vista dell'audizione pubblica davanti alle commissioni esteri e sicurezza della Camera dei Comuni. Kelly sembrava essere stato scosso in particolar modo dai toni brutalmente inquisitori che avevano caratterizzato il suo pubblico interrogatorio da parte della commissione governativa di inchiesta. L'obiettivo di Downing Street - sostengono i familiari - era uno soltanto: smascherare la gola profonda per «fottere» il giornalista della Bbc autore dello scoop, come si legge testualmente negli appunti manoscritti di Alastair Campbell. Questi appunti erano stati consegnati dallo stesso ex capo della comunicazione di Tony Blair al Lord Hutton. La posizione dei Kelly è stata resa nota dal «Mail on Sunday» che ha citato un portavoce della famigha. [s. rot.] La famiglia dello scienziato suicida minaccia di avviare un'azione legale contro il governo BjB C La manifestazione dei dipendenti Bbc a favore del loro direttore generale, Greg Dyke

Luoghi citati: Iraq, Londra