Il falso rapace che salva gli altri uccelli di Carlo Grande

Il falso rapace che salva gli altri uccelli IL DISEGNO DI UN FALCO CON LE ALI SPIEGATE ALLONTANA I VOLATILI DALL'AUTOSTRADA Il falso rapace che salva gli altri uccelli Carlo Grande f~* ' E' chi telefona alla Società ■v^ autostrade chiedendo cosa siano le rondini sui pannelli «fonoassorbenti» lungo l'autostrada fra Torino e Piacenza, e chi chiama preoccupato la Lipu, segnalando «uccelli spiacciccati sui vetri» delle barriere antirumoro. Casi estremi, ma l'iniziativa ò di quelle che si fanno notare: 1.500 sagome a forma di falco in volo, incollate alle barriere trasparenti dell'A21, per impedire che centinaia di uccelli, ingannati dal materiale trasparente o dall'immagine di cielo e alberi riflessa sul plexiglass, vadano a uccidersi contro la barriera. Gli adesivi «salva-uccelli» sono comparsi grazie alla collaborazione della Satap-Aulostrada Torino-Milano con la Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelh) e salveranno gran parte dei volatili che tentano di attraversarla a bassa quota: si tratta di merli, verdoni, cardellini, passeri, pettirossi, tortore e tante altre specie anche di taglia maggiore, come il gheppio e lo sparviere. Una strage cui pochi automobilisti pensano, sfrecciando a 130 l'ora: ma l'impatto contro queste barriere spiega Marco Dinetti, Responsabile Ecologia Urbana della Lipu - «è una delle principali cause di mortalità deU'avil'rauna. Lo scheletro degli uccelli è robusto ma leggero. fragile, quindi il colpo è quasi sempre fatale, picchiano con il becco, subiscono un'emorragia cerebrale». La soluzione delle sagome anticollisione da piazzare sui pannelli trasparenti destinati ad assorbire il rumore di autostrade, superstrade e ferrovie, è tanto più efficace quanto più alta è la densità degli adesivi installati. «Cou una sagoma ogni 1,5 metri quadrati di pannello dice Dinetti - la diminuzione della mortalità degli uccelli arriva fino al 90 percento». Accorgimenti simili esistono ad esempio già in Svizzera e Austria, in Italia sono stati realizzati sulla Livorno-Genova, sulla linea ferroviaria della Tav intor¬ no a Firenze, sulla Roma-Napoli e sulla superstrada Firenze-Pisa-Livomo. Le occasioni non mancano, purtroppo, visto il costante «consumo» di territorio da parte dell'asfalto. Ma «la salvaguardia della biodiversità - insiste Dinetti - così come previsto da numerosi trattati intemazionali, va tenuta presente in tutte le politiche di settore, comprese quelle relative ai trasporti e alla realizzazione delle infrastrutture». «Fortunatamente la sensibUità per la nostra iniziativa cresce conclude - e il 75 per cento delle volte Comuni, Ferrovie e Società autostradali dicono di sì. Molti automobihsti ci telefonano per complimentarsi».

Persone citate: Casi, Dinetti, Marco Dinetti