La guerrìglia non dà tregua: sei attentati in Iraq di Paolo Mastrolilli

La guerrìglia non dà tregua: sei attentati in Iraq UN GIORNO DI ATTACCHI DA NORD A SUD, DICIANNOVE MORTI (TRE SOLDATI AMERICANI) La guerriglia non dà tregua: sei attentati in Iraq Bush verso il sì a un'inchiesta indipendente sulle armi di distruzione di massa Paolo Mastrolilli NEW YORK La guerriglia è tornata all'offensiva in tutto l'Iraq, colpendo tanto i soldati americani, quanto gli iracheni accusati di essere collaboratori e facendo vittime anche tra la popolazione civile. Queste violenze aumentano la pressione pohtica sulla Casa Bianca, che secondo alcune fonti avrebbe cominciato a considerare l'ipotesi di un'inchiesta indipendente sul mancato ritrovamento delle armi di distruzione di massa. L'azione più sanguinosa di ieri è avvenuta nella città settentrionale di Mosul, ed è stata una strage. Il sabato è il giorno di paga nelle sedi della nuova polizia locale, e quindi gli agenti erano in fila per ritirare i soldi. Una macchina si è avvicinata e poco dopo è salata in aria, uccidendo nove persone e ferendone 44. Cinque delle vittime erano poliziotti e quattro civili. I testimoni non sono sicuri se si sia trattato di un attacco suicida, oppure se il responsabile sia scappato. Secondo alcuni, infatti, l'auto ha forzato la recinzione intomo al commissariato e poi è scoppiata; -secondo altri, invece, era stata parcheggiata davanti all'edificio, e poi l'attentatore l'ha fatta esplodere a distanza. L'attacco conferma la determinazione della guerrigha a colpire gli iracheni che collaborano con loccupazione americana, ma anche i soldati degli Stati Uniti restano nel mirino. Sempre ieri, infatti, una colonna che stava viaggiando tra Tikrit, cioè la città originaria di Saddam, e Kirkuk, l'importante centro petrolifero nel Nord del Paese, è stata assalita. La tecnica era quella ormai abituale della bomba lasciata lungo la strada, e fatta esplodere quando passa l'obiettivo. Stavolta il target erano gli uomini della Quarta Divisione di fanteria: quando l'ordigno è saltato in aria ha centrato in pieno un loro mezzo, uccidendo tre soldati americani. In serata, poi, due colpi di mortaio sono caduti, a distanza di un'ora l'uno dall'altro, sul quartiere Baladiyyat di Baghdad. Le cause e l'obiettivo sono ancora incerti, ma secondo le prime testimonianze almeno sei persone hanno perso la vita e dieci sono rimaste ferite. Altri attentati sono stati condotti contro il leader turcomarmo Hussein Maliand, che si è salvato, e il suo assistente Mehdi Mohammed Bayatli, che invece è morto, mentre una bomba è scoppiata sotto l'auto vuota di un colonnello della polizia a Baghdad: cinque bambini sono rimasti feriti. Infine l'esplosione di una bomba telecomandata, a Sud di Bassora, ha investito l'auto di un'organizzazione non-governativa danese. L'autista iracheno è stato ferito gravemente. Leggermente feriti altri due passeggeri dell'auto, la cui nazionalità non è stata resa nota. Illeso un altro passeggero. Volantini trovati dagli americani promettono che la guerrigha riprenderà il controllo delle città irachene, quando le forze di occupazione andranno via. Frattanto l'intelligence di Washington è arrivata alla conclusione che Abu Musab Zarqawi, un giordano legato a Bin Laden, sia stato l'organizzatore dell'attacco contro gli italiani a Nassiriya. Le violenze contribuiscono ad aumentare la pressione politica sulla Casa Bianca, in particolare dopo la testimonianza al Senato in cui l'ex capo degli ispettori americani David Kay ha detto che secondo lui in Iraq non c'erano armi di distruzione di massa pronte all'uso prima della guerra. I democratici, appoggiati da qualche repubblicano come il senatore McCain, hanno chiesto di lanciare un'indagine indipendente, per capire come mai l'intelligence abbia sbaghato le sue valutazioni. Finora la Casa Bianca aveva frenato, dicendo per bocca della consigliera Condoleezza Rice che bastava la verifica interna avviata dalla Cia. Venerdì il presidente Bush si era mantenuto su questa linea, dichiarando che vuole cono¬ scere i fatti, ma evitando di appoggiare l'ipotesi dell'inchiesta. Secondo la televisione Cnn e altre fonti di stampa, però, il vice presidente Cheney avrebbe cominciato a contattare alcuni membri del Congresso, per discutere come potrebbe avvenire l'indagine. Da una parte, infatti, la Casa Bianca non vuole che si trasformi in uno strumento politico per attaccare Bush, accusandolo di aver manipolato le informazioni di inteUigence per giustificare la guerra. Dall'altra, però, c'è il rischio che chiudere la porta all'inchiesta faccia solo crescere la polemica. MOSUL Q KIRKUK TlKRfr»^ ^ BAGHDAD A A** m IR A Q O MOSUL - Un'autobomba esplode contro il commissariato di polizia di Mosul. Nove morti (5 sono agenti) e 44 feriti. O STRADA TIKRIT-KIRKUK - Tre soldati statunitensi sono uccisi da una mina esplosa al passaggio del loro convoglio lungo la strada ;: Tikrit-Kirkuk. Najaf Nassiriya •' (j BASSORA ©KIRKUK-Un uomo spara ^" contro il leader turcomanno, Hussein Maliand, presso Kirkuk, che rimane ferito, il suo assistente, Mehdi Mohammed Bayatli, muore. ^BAGHDAD - Cinque bambini sono feriti a Baghdad dall'esplosione di una bomba nascosta sotto la macchina vuota di un dirigente della polizia. ©BAGHDAD - Due proiettili di, mortalo cadono a distanza di un'ora uno dall'altro sul distretto di Baladlyyat, a Baghdad. Sei morti e 10 feriti. O BASSORA - L'esplosione di una bomba telecomandata investe l'auto di un'organizzazione non-governativa danese a Sud di Bassora. Tre feriti. Le barriere di cemento demolite dall'esplosione dell'autobomba davanti alla stazione di polizia a Mosul