Da Torino il vìa al Montecarlo Storico

Da Torino il vìa al Montecarlo Storico COMPLESSIVAMENTE SONO 350 GLI EQUIPAGGI CHE DA DOMANI DARANNO VITA ALLA GARA, IL CUI FASCINO CRESCE NEL TEMPO Da Torino il via al Montecarlo Storico Tra i favoriti Aghem (Lancia Fulvia HF1600), 30 nel 2002 Roberto Valentin! La storia dell'automobile riscuote sempre maggiore attenzione, sia nel campo della progettazione sia in quello dello sport. Così può capitare che la versione storica di una gara abbia maggior successo dell'originale. Perlomeno per quanto riguarda la partecipazione dei piloti e l'attenzione del pubblico. Succede soprattutto in occasione del Montecarlo Storico, complice anche il regolamento del Mondiale Rally che limita la partecipazione alle gare iridate ai soli equipaggi partecipanti al campionato. A fronte di una presenza di appena 42 equipaggi alla gara iridata conclusa la settimana scorsa, se ne contrappongono ben 350 alla rievocazione, giunta alla sue settima edizione, che parte domani da cinque città europee. Tra queste anche Torino, in virtù di un buon rapporto di collaborazione che unisce da quasi un secolo gli automobile club di Monaco e di Torino. Per onorare questa amicizia, l'Automobile Club Torino ha allestito, grazie anche al patrocinio della Città di Torino, la pedana di partenza in piazza San Carlo, salotto buono dei torinesi. Per tutta la giomata di domani sarà possibile ammirare le sessanta vetture, tutte costruite tra il 1955 e il 1976, che hanno scelto la nostra città quale sede di partenza. Le verifiche tecniche si terranno infatti dalle ore 12,30 alle 16,30 sempre in piazza San Carlo. I visitatori avranno l'opportunità di ammirare, oltre alle vetture partecipanti al Montecarlo Storico, anche le attuali automobili da rally della Fiat: la Fiat Punto Abarth campionessa italiana, la Fiat Stilo Abarth e la nuovissima Panda Abarth. Chi lo desidererà potrà cimentarsi in una sfida in «micropista» su una pista slot lunga 20 metri a 4 corsie con modellini di Fiat Punto, o provare la nuova Fiat Idea. Alle 19,10 la partenza vera e propria degli equipaggi, a intervallo di un minuto l'uno dall'altro, scortati da alcune Ferrari e dalla Lancia da competizione dell'Historic Lancia Rally, che raduna sotto l'egida del Lancia Club i possessori di auto da competizione Lancia: Fulvia HF, Stratos. Rally 037, Delta S4 e tutte le versioni Integrale che hanno vinto 6 titoli Mondiale Marche consecutivi. Al via, in mezzo a tanti stranieri, alcuni equipaggi della Scuderia dei Rododendri, un nome storico del rallismo piemontese, oggi presieduta da Cesare Bel- trand. Tra questi uno dei favoriti, il torinese Gian Maria Aghem, con la fida Lancia Fulvia HF 1600, terzo nell'edizione 2002, che gareggerà in coppia con Marco Astuti. Tra i suoi avversari anche il figho Marco, navigato da Stefano Delfino, al volante anche lui di una Lancia Fulvia HF 1600. Con lo stesso modello parteciperanno anche Vittorio Novo e Roberto Barbero. Con una Fiat 128 Rally saranno al via Sergio Aravecchia e Piero Florio, su una Opel Kadett GT/E i cuneesi Gianluigi Bruno e Franco Cartaginese e su una Fiat 125 Special Paolo Galero e Diego Bonaudo. Prenderà invece il via da Reims l'esperto navigatore torinese Maurizio Tresoldi, in gara su Lancia Fulvia HF. Per tutti la maggiore difficoltà sta nel dover affrontare ben 1700 km su strade alpine nel cuore dell'inverno. Per rendere più autentica questa maratona, che segue il regolamento delle gare di regolarità francesi con prove speciali di precisione che prevedono controlli orari di passaggio a sorpresa sulla media di circa 40/50 un onorari, i concorrenti dovranno transitare sulle prove speciali più difficUi, quelle che hanno fatto la storia del «Montecarlo». E perché sia più dura la gara, gli organizzatori hanno scelto le più selettive: il Burzet (dove nel 1973 in una violenta bufera di neve rimasero bloccati più di due terzi dei concorrenti), Saint Bonnet le Froid (con continua alternanza di tratti in ombra ghiacciati e altri asciutti), Lalouvesc e St. Pierreville-Antraigues, tutte concentrate nella prima tappa. Anche la seconda con le prove di St. Jean en Royans e St. Nazaire le Desert promette grandi difficoltà, spprattutto in caso di neve, condizione meteo molto probabile in questa stagione. Nella terza tappa non mancherà uno spettacolare passaggio sulle strade che collegano Saint Auban a Pont des Miolans, mentre nella notte finale, tra martedì 3 e mercoledì 4 febbraio, si affronterà il mitico Col de Turini. Una foto storica della Lancia Fulvia Coupé impegnata nel Rallye di Montecarlo del 1967

Luoghi citati: Marche, Monaco, Montecarlo, Torino