ThyssenKrupp taglia A Temi è subito rivolta

ThyssenKrupp taglia A Temi è subito rivolta ADDIO AL REPARTO ACCIAI MAGNETICI, A RISCHIO 900 POSTI ThyssenKrupp taglia A Temi è subito rivolta ROMA Una città bloccata dalla protesta operaia. Temi ieri ha vissuto un giornata convulsa e difficile. La ThyssenKrupp ha preannunciato la chiusura in via definitiva dello stabilimento per la produzione del magnetico che occupa circa 900 pperai. Fonti sindacali della Fiom e della Firn di Temi hanno comunicato ieri mattina la decisione della multinazionale ai lavoratori. Immediata la protesta. Blocchi alle strade di accesso alla città, manifestazioni e «rabbia al massimo livello» come Ihanno descritta gh stessi lavoratori che si vedono in procinto di essere licenziati. La multinazionale renderà ufficiah le proprie decisioni il prossimo 9 febbraio. Gh operai dal canto loro hanno proclamato lo sciopero a oltranza e annunciato ima manifestazione domani a Roma davanti Palazzo Chigi per chiedere l'intervento immediato del governo. E la vertenza della ThyssenKrupp assumerà carattere nazionale per la gravità della situazione venutasi a creare a Temi, città storica nella produzione di acciaio sin da prima degli anni '40. Infatti se la multinazionale tedesca andrà avanti con i programmi di chiusura del sito del magnetico, 900 lavoratori, 400 nell'indotto, resteranno senza posto con ripercussioni pesantissime per l'economia della città. La ThyssenKrupp, nelle comunicazioni ai sindacati ha fatto comprendere che la chiusura di Temi e di un piccolo stabilimento in India è necessaria per concentrare tutta la produzione in Germania e Francia dove esistono impianti, con costi generali inferiori. La Acciai speciah Temi (Ast) nacque nel 1884, come industria dell'elettricità e dell'energia, trasformatasi poi in lavorazione dell'acciaio. Prima si produceva l'inox e speciah poi nel 1994, a conclusione di un progetto di riassetto organizzativo della siderurgia pùbblica, Ast venne privatizzata con il controllo del gruppo tedesco ThyssenKrupp. La produzione annua ammonta a un milione duecentomila tonnellate di acciaio, di cui 800 mila inox e le rimanenti divise in acciai speciah al carbonio e magnetici, un lamierino di altissima qualità utilizzato nella fabbricazione dei trasformatori. Lo stabilimento ternano si estende su una superficie di un milione mezzo di metri quadri e copre tutto il ciclo produttivo dell'acciaio. Il sindacato ha intanto interpellato anche la federazione europea metalmeccanici perché assuma una iniziativa diretta nei confronti della multinazionale dello acciaio. Riccardo Nencini segretario nazionale della Fiom, in occasione della manifestazione unitaria del 20 gennaio a Temi, ha ribadito che la mobihtazione è necessaria, anche in attesa del «9 febbraio, quando ad Essen si riunirà il comitato di sorveghanza della ThyssenKrupp, che dovrà assumere le sue decisioni rispetto agli assetti produttivi del gruppo in Europa». Intanto, alcuni parlamentari umbri (da Enrico Micheli, al presidente della commissione Lavoro della Camera Benedetti Valentini di An) hanno sollecitato l'intervento del ministro dell'industria Antonio Marzano. Nella vicenda sono intervenuti i vertici regionah, dalla presidente Maria Rita Lorenzetti, l'assessore regionale allo sviluppo economico Ada Girolamini, i segretari dei partiti politici. Per martedì è già fissato un incontro col governo. [r. e. s.]

Persone citate: Ada Girolamini, Antonio Marzano, Benedetti Valentini, Enrico Micheli, Maria Rita, Riccardo Nencini

Luoghi citati: Essen, Francia, Germania, India, Roma