«Il centro di corso Brunelleschi è disumano»

«Il centro di corso Brunelleschi è disumano» GLI ABITANTI RIFIUTANO LA STRUTTURA PER IMMIGRATI. UNA SETTIMANA DI MOBILITAZIONE «Il centro di corso Brunelleschi è disumano» Medici senza frontiere: va chiuso Lodovico Reietto «No» al trasferimento nell'ex caserma d'artiglieria di via Bologna del centro per immigrati in attesa di rimpatrio. Se siano le scelte filosofiche a prevalere; «I Cpt non devono esistere, perché sono galere per persone che non hanno commesso reati», oppure quelle di parte: «Qui no, ma da un'altra parte sì...» questo non è possibile stabilirlo. Sta di fatto che ieri sera, nell'aula magna del liceo Einstein, in via Pacini, a due passi alla struttura indivuduata quale sede futura del centro oggi ospitato in corso Brunelleschi, le voci fuori dal coro sono state poche. In prima fila, con una posizione di rifiuto totale di questo sistema, Eleonora Artesio. Che in apertura del dibattito ribadisce che i Cpt non devono esistere. In sala anche un gruppo di Disobbedienti, una trentina di persone in tutto. Applaudono Eleonora Artesio e fischiano il deputato di An Agostino Ghiglia, che si schiera con quella parte di presenti che il centro per immigrati in attesa di rimpatrio non lo vuole lì. Dice: «Noi saremo al vostro fianco». Una parte della platea lo applaude. Dal fondo della sala vola qualche insulto. Il presidente del comitato spontaneo barriera di Milano, Giovanni Allemani spiega tutte le ragioni per le quali ,ui e il suo gruppo sono contrari: «Abbiamo accumulato una serie di attività che compromettono lo sviluppo del quartiere: abbiamo discariche e fabbriche nocive...». No, insomma. In sala c'è anche Roberto Chiabrando «assessore» all'edilizia dell'Università. E' lì per dire che l'Ateneo torinese, a due passi da via Bologna, avrà un centro d'eccellenza, con oltre 6 mila giovani. Ci sono il viceprefetto Forlani, il questore vicario Longo, l'assessore Bonino. L'assemblea finisce a notte fonda; i Disobbedienti fanno passaparola spiegando che sabato ci sarà una grande manifestazione contro i Centri di permanenza: parteciperanno migliaia di persone, che hanno già aderito decine di associazioni: «Ci saranno anche Cgil e gruppo Abele». In questa atmosfera di discussioni accese di promesse e minacce («Se lo faranno lì, bloccheremo le strade del quartiere una volta la settimana» promette Ennio Avanzi) si comprende quanto la questione Cpt sia tornata improvvisamente di grande attualità. In parte, forse grazie anche alla presa di posizione di «Medici senza frontiere, missione Italia secondo cui: «La struttura di Torino è disumana ed è, con quella di Trapani e di Lamezia Terme, la peggiore d'Italia...». A Palazzo civico, invece, i capigruppo ieri si sono nuovamente divisi sull'opportunità di accogUere il Tavolo dei migranti in commissione, dopo che domenica pomeriggio, un gruppo di Disobbedienti, a colpi di mazza, ha aperto ima breccia nel muro di recinzione della struttura di corso Brunelleschi. Il Polo si è duramente opposto. Ferdinando Ventriglia (An): «Rivendicano un diritto di accesso privilegiato alle istituzioni e allo stesso tempo non dicono una parola di condanna dei gesti di violenza alle proprietà pubbliche». Dalla maggioranza, invece, Beppe Borgogno dei Ds, puntualizza: «L'incontro si farà. Ma in apertura chiederemo ai partecipanti di dissociarsi da quei fatti, di prendere le distanze dai metodi utilizzati. Insomma: certi atteggiamenti devono essere lontani dalla cultura e dalla pratica di chi è presente». I Disobbedienti, presenti all'Einstein, non commentano i fatti politici. Dicono soltanto che loro sono andati all'incontro: «Per ribadire la nostra ferma opposizione ad ogni progetto di lager per immigrati. Né qui né altrove è la nostra unica proposta». Sabato si terrà una marcia di protesta Assemblea ieri sera in borgata Aurora «Qui non lo vogliamo» Ieri sera, in via Pacini, il dibattito degli abitanti della sesta circoscrizione sull'insediamento del centro d'accoglienza per extracomunitari

Luoghi citati: Italia, Lamezia Terme, Milano, Torino