il Sermig: dal Papa in nome della pace di Alessandro Mondo

il Sermig: dal Papa in nome della pace il Sermig: dal Papa in nome della pace Spettacoli, preghiere e poi l'udienza. «Una lezione sul dialogo tra le religioni» Alessandro Mondo TORINO Arriveranno in 10 mila da tutta Italia per riconfermare davanti al Pontefice il loro desiderio di pace e ascoltarne «in presa diretta» gli insegnamenti. L'appuntamento si terrà sabato in Vaticano, nelTAula Paolo VI saturata da miglidia di giovani che per la terza volta in due anni scelgono i colori del Sermig per esprimere il loro desiderio di normahtà in un mondo normale, equo e sohdale nel senso più alto del termine. La prima occasione si presentò nel marzo 2001, quando in 2 mila affoUaror" il Lingotto. L'anno dopo, era ottobre, puntarono diritto al cuore di Torino, invaso da 50 mila ragazzi alterna¬ ti fra riflessione e divertimento. Sabato si replica, all'insegna di due costanti: la volontà di gettare le basi per un mondo migliore, senza retorica e moralisiri d'antan; la capacità dell'Arsenale della Pace di intercettare questo desiderio e proiettarlo ai livelli più alti. Titolo della giornata: «La pace vincerà se dialoghiamo». Va da sé che dire Sermig significa dire Emesto Olivero, fondatore e promotore di una realtà ancorata a Torino, ma ormai presente a livello intemazionale. Se i giovani saranno i protagonisti di un'udienza con il Pontefice affollata come poche, la regia è tutta sua. Sua la decisione di organizzare la giomata in Vaticano, presenziata da numerose autorità istituzionali, contando sulla disponibi- htà del Teatro Stabile torinese e dei suoi attori. L'udienza con Giovanni Paolo II - prevista alle li,30 e seguita dalla messa a San Pietro - sarà infatti preceduta dallo spettacolo intitolato «Mille chilometri verso la pace» (drammaturgia di Ola Cavagna, a cura di Mauro Avogadro), sintesi del diario spirituale di Ohvero recitato dagh attori dello Stabile. I sohsti Nair, Nicola Costanti e Marco Sportelli, con l'orchestra e il coro dell'Arsenale, eseguiranno in anteprima alcuni brani dell'«Opera musicale dedicata al Santo Padre» (scritta da Olivero e musicata da Mauro Tabasso). Così come al pellegrinaggio del fondatore del Sermig è dedicata l'opera «Ho camminato», recitata da Franca Nuti e Gian Carlo Dettoti. Non solo. Come spiega lo stesso Olivero, sabato verrà presentata 1' «Università itinerante del Dialogo» fondata dal Sermig per dare spazio alla voce dei giovani e più in generale di quanti si interrogano sui grandi temi con i quali si misura l'umanità. «Dall'incontro con il Santo Padre ci aspettiamo una lezione alta sul senso del dialogo e della pace - premette -. Gh ribadiremo la volontà di impostare un dialogo a 360 gradi: fra le religioni, neUa pohtica, neh'economia». Parole condivise dal Teatro Stabile, che nella persona del presidente Agostino Re Rebaudengo ribadisce la sua convinzione, nell'iniziativa; «Anche questo è un giusto modo per contribuire a un processo che porti le popolazio- ni del pianeta a un confronto vero e meditato». Non solo parole, ma fatti. Un richiamo alla concretezza sarà rappresentato dalla possibilità di versare un contributo per dare una mano al Sermig nt!,.i preparazione del carico ai aiuti destinato all'Iran colpito dal re¬ cente terremoto. Il conto alla rovescia è già scattato. Tale è la mobilitazione che da cinque giorni l'Arsenale della Pace si è visto costretto a chiudere le iscrizioni. L'ennesima dimostrazione, se ve ne fosse bisogno, di un messaggio vincente. Ernesto Olivero in Vaticano in occasione di un'udienza concessagli da Giovanni Paolo 11

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