Vampire e signore (quasi) per bene

Vampire e signore (quasi) per bene INCONTRI AL FEMMINILE Vampire e signore (quasi) per bene Un viaggio nella trasgressione delle scrittrici dal Seicento a oggi al Punto Prestito D'Annunzio LE sedicenni che con «cento colpi di spazzola» fanno best seller al primo tentativo sono delle dilettanti. Ben altre storie, sofferte, travagliate e contrastate stanno alla base dei capolavori della letteratura femminile del passato. E' un itinerario tra vite vissute o inventate, tentativi fatti dalle donne di uscire dalla rete di convenzioni, morale, perbenismo delle varie epoche, quello proposto dall'Ufficio Pari Opportunità del Comune, in collaborazione con le Biblioteche Civiche Torinesi in un ciclo di incontri dal titolo «Guerriere, ermafrodite, cortigiane», percorsi trasgressivi della soggettività femminile in letteratura, curato da Margherita Giacobino, scrittrice e traduttrice da sempre attenta a queste tematiche. Gli appuntamenti si tengono dalle ore 21 alle 22,30 al Punto prestito Gabriele D'Annunzio, via Saccarelli 4. Si comincia giovedì 29 gennaio con «Dorme pubbhche e donne che pubblicano», cosa significa per una scrittrice uscire dalla sfera del privato e osare esporsi al mondo. Il coraggio della scrittura e i suoi alti prezzi, da Sor Juana Inés alle scrittrici professioniste del Settecento inglese. Il 5 febbraio sarà la volta di «Guerriere e pasionarie», impegno poUtico e lotta per la libertà, da Mary Wolktonecraft a Andre Lorde, ovvero come la passione polìtica passa attraverso il corpo e il desiderio e diventa scrittura, romanzo e poesia. Il 12 febbraio si parla de «Le svergognate»: da Violette Leduc a Kate Millett, da Anais Nin a Dorothy Allison, un percorso in cui l'erotico diventa grido di ribellione e strumento di liberazione, n 19 febbraio «Sui confini dell'identità di genere», dal travestimento al transgender. Dai diari dell'attrice Charlotte Cibber Charke (XVII sec), passando per Georges Sand, fino alle attuali esperienze di transgenderismo raccontate dalle protagoniste ILeslie Feinberg). Q 26 febbraio «Linguaggi in codice e signore (quasi) perbene», gli stratagemmi usati dalle scrittrici per parlare di «ciò che non si può dire». Da Virginia Woolf a Gertrude Stein, da Colette a Sibilla Aleramo, da Carson McCullers a Marguerite Yourcenar, un secolo di reticenza e di linguaggi cifrati. Il 4 marzo «Vampire, violette e fiori del male», immagini della sessualità femminile «deviente» (lesbiche, prostitute, donne dagli appetiti sfrenati) in letteratura, viste dagli scrittori uomini e dallaloro controparte femminile. L'U marzo «Peccatrici punite», la trasgressione femminile vista dagli uomini, come parabola di delitto e castigo (Emma Bovary, Anna Karenina, le grandi adultere). 1125 marzo «Dove osano le eroi», piccolo viaggio in compagnia di scrittrici che osano arrabbiarsi (May Sarton, D. Allison) o coltivare un ego dalle dimensioni fiiori del comune (A. Nothomb). Il 18 marzo e l'I aprile è prevista una sperimentazione nella lettura e nella scrittura. Info 011/443.93.50. [a.top.l Il piacere di stupire con la diversità In Colette