La Maddalena e le sue sette isole di Ferdinando Albertazzi

La Maddalena e le sue sette isole W E E K E N D DAL SUO GRANITO IL BASAMENTO PER LA STATUA DELLA LIBERTA' La Maddalena e le sue sette isole Ferdinando Albertazzi ALL'IMBRUNIRE, è di ima suggestione irrinunciabile «corteggiare» La Maddalena dalla costa di fronte, sul prato della Gritta a Porto Faro, appena fuori Palau, gustando la zuppa di crostacei dei gettonatissimi Beniamino e Paolo D'Amore (0789/708.045). Il sole spennella di rosa tenue le rocce del granito, punteggiato di gineDro fenicio e di corbezzolo, che la offerto il basamento alla Statua della Libertà di New York, prima che si accendano i lampioni del porto e del lungomare. E della Torre della Guardia Vecchia, la stazione meteorologica che svetta sull'isola ed è visibile perfino dalla lontana Santa Teresa di Gallura. In 15 minuti di navigazione i traghetti Saremar (meno confortevoli, quelli delle due compagnie private che li affiancano per coprire il servizio 24 ore su 24) trasportano persone e veicoli da Palau al porto di La Maddalena. Abitata dal IV-II millennio a.C., l'isola è stata teatro di battaglie navali durante le guerre puniche (V-I sec. a.C.) e presidio di navi musulmane agli albori del II millennio. Bersagliata da Carlo V re di Spagna e dal sultano turco Solimano il Magnifico ai primi del Cinquecento, ha accolto nel 1803 la flotta dell'ammiraglio Nelson in attesa della battaglia di Trafalgar, che gh costò la vita. A pochi passi dal porto si è in via XX Settembre, affollatissima di ragazzi e di giovani: da non mancare le formaggelle di ricotta e i guelfos al mirto di Tania Manunta (0789/736.300) e la ghiotta variante del cocktail Bellini servita da Roberto Busia nell'ultracentenario Gran Caffè Garibaldi (0789/737003). Al numero 14 della parallela via Vittorio Emanuele c'è la Libreria dell'Isola di Paolo e Patrizia Sorba, ex Einaudi ed ora anche editori in proprio di volumi molto cercati dai turisti come «Isole e insularità futura» della consulente Uè Gin Racheli. E' il polo culturale di La Maddalena dove si possono incontrare Gian Carlo Tusceri, scrittore maddalenino tra i più noti della Sardegna, e Rita Buffa, la vulcanica ideatrice di «Un libro per amico», incontri-laboratorio per bambini e genitori che da sei anni richiamano scolaresche e famiglie da tutto il Sassarese. Per una notte tranquilla megho evitare gli alberghi del centro, popolato fino all'alba dai «mangianotte» e spingersi al Miralonga (0789 1722.563), a meno di 5 minuti d'auto dal porto. Per godersi, al mattino, inquadrata dalle vetrate, la Roccia a forma di Orso, una delle più fotografate, prima di «lucidarsi gh occhi» con i panorami mozzafiato che si aprono a ogni gomito della Panoramica di quest'isola «spettinata dal vento» (così don Paolo, cappellano dell'ospedale). Di rigore due soste per un bagno (d'estate, evidentemente) nell'acqua turchese di Cala Spalmatore e in quella verde smeraldo di Maia Trinità. Per una puntata alle sette isole e ai molti isolotti dell'arcipelago si può sceghere tra un gommone dell'onesto Mirko (328/ 288.52.72) e la motonave Spiaggia Rosa del mitico Capitan Lino (339/888.88.36), l'unico ad avventurarsi in calette dal fondale decisamente basso. Vale poi una visita la chiesa di S. Maria Maddalena, eretta nel 1814, dove sono custoditi i due candelabri e 0 crocifisso d'argento donati da Nelson. A seguire aperitivo preparato da Leonardo Serio all'Enoteca del Porto di Cala Gavetta (0789/ 738.187), con un'attenta selezione di etichette regionali e cena al fresco della campagna di Punta della Gatta, alla Locanda del Mirto, nel cuore dell'isola. La Maddalena è stata abitata fin dal IV millennio avanti Cristo POLPETTE CON RICOTTA Alla Locanda del Mirto, aperta da Pasqua ai primi di ottobre (0789/739.056), Pino Olivieri serve le gustosissime polpette con ricolta e limone grattugiato e il fagottino di pecorino con pane carasau, felicemente accompagnate da calici di Giocantinu Tanca ré.

Luoghi citati: La Maddalena, New York, Palau, Sardegna, Spagna