Gii avvocati eleggono i consiglieri

Gii avvocati eleggono i consiglieri ALLE URNE 3500 LEGALI Gii avvocati eleggono i consiglieri Per gU avvocati torinesi è di nuovo tempo di tornare aUe urne. Mercoledì 28 e giovedì 29 gennaio gU oltre 3500 legaU iscritti aU'Albo sono chiamati a rinnovare i 15 consigUeri dell'Ordine, in carica da due anni. Ma questa volta le elezioni deU'Avvocatura torinese si presentano un po' in sordina, con meno Uste e meno candidati del soUto. La Usta di maggioranza, la numero 1, che fa capo al presidente uscente Antonio Rossomando, ripresenta grosso modo gU stessi candidati di due anni fa. Le uniche facce nuove sono queUe di Guido Cravetto, Marco Di Toro, Ennio Lenti e Roberto Macchia. Si sono invece fatti da parte i consigUeri uscenti Paolo Salvini e Renato MartorelU, vicini aU'Associazione Avvocati del Distretto di Torino, formata in prevalenza da civilisti. Un'uscita in punta di piedi, anche se dettata da una certa delusione per il lavoro svolto dal ConsigUo deU'Ordine in questi due anni. La principale coalizione di minoranza è guidata da Edgardo TrinelU, anch'egU consighere uscente. Nel loro programma TrinelU e gU altri candidati (Roberto Arcudi, Ivana Massolo, Elena Tavemari e Luigi Tartaglino) parlano di un Consiglio deU'Ordine die non dev'essere asservito «nei confronti dei grandi studi, legati a strategie e interessi che volano sopra le teste degU avvocati come noi, veri "artigiani" del diritto. E tanto meno voghamo un Ordine corrivo a strette logiche di partito o di lobby pohtica di qualsiasi colore». Una terza Usta è invece capitanata dal consighere uscente Giovanni Pontalto. Lo scontro fra grandi studi e avvocati «artigiani» si ripropone anche in merito a due temi che agitano la campagna elettorale: la gestione di controversie e arbitrati per le Olimpiadi del 2006 e la questione deU'immobUe acquistato daU'Ordine per circa I milione di euro nel centro storico. Quasi tutti i contratti per gU appalti dei Giochi prevedono clausole arbitrali che affidano le controversie ad arbitri nominati dall'Ordine degU avvocati, quindi è fadle prevedere che si scatenerà un valzer di parceUe miUonarie. C'è chi teme che una gestione troppo accentrata finisca con U danneggiare i «peones» deUa toga. Lo stesso problema si ripropone per la Casa deU'Avvocatura, U palazzotto Capris di CigUè acquistato in via Santa Maria 1, suUa cui destinazione ci sono pareri discordanti. [g.bal.]

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