Il ricordo della Shoah «Quando la pazzia entrò nella storia» di G. Gal.

Il ricordo della Shoah «Quando la pazzia entrò nella storia» DOMANI LA GIORNATA DELLA MEMORIA Il ricordo della Shoah «Quando la pazzia entrò nella storia» Amos Luzzatto: «L'Olocausto è una ferita per tutta la società» A Roma una partita di calcio tra vip, l'incasso finanziera un museo ROMA Shoah: il diritto e il dovere di ricordare. Dibattiti, incontri con i sopravvissuti ai campi di concentramento, spettacoU teatrali, mostre, treni speciali, proiezioni cinematografiche, commemorazioni solenni. Sono mighaia le iniziative in calendario domani per celebrare la «Giornata della memoria». Come accade da quattro anni, da quando, nel 2000, è stata istituita per legge questa ricorrenza, i centri simbolici delle manifestazioni saranno la Risiera di San Sabba (l'unico lager nazista attivo in Italia) e il museo dell'Olocausto di Trieste. A Roma, domani sera, ci sarà anche una partita di calcio tra artisti e vip allo Stadio Olimpico. L'incasso della serata, promossa dalla Comunità ebraica di Roma con il patrocinio dell' associazione dei «Figli della Shoah» e l'Unione delle comunità ebraiche italiane, servirà a finanziare la realizzazione di un museo della Shoah. «Bisogna marciare verso la costituzione di centri di ricerca e elaborazione, che siano attivi pennanentemente, non un solo giomo ma tutto l'anno», dice Amos Luzzatto. Per il presidente delle comunità ebraiche italiane, «solo così la Giornata della Memoria non correrà il rischio di trasformarsi in una delle tante ricorrenze del calendario, ma segnerà il punto più alto di riflessione di un Paese e di un intero Continente». In ogni caso, «il fatto che l'Italia, come già altri Paesi europei e in accordo con l'iniziativa presa per primo dal governo svedese, abbia istituito una giornata per ricordare e riflettere sulla Shoah - sottolinea Luzzatto - vuol dire che riconosce l'Olocausto come un vulnus inferto alla società. Con l'Olocausto, l'Europa fece un atto di autodistruzione». Anna Foa, professoressa di storia moderna alla Sapienza di Roma, lancia un allarme: «Troppa enfasi sulla Shoah può portare a banalizzare la tragedia, anzi a provocare addirittura reazioni di rigetto». Poi precisa: «Questo non vuol dire che non bisogna ricordare: mi domando solo quanto siamo capaci di ricordare, di elaborare ima memoria in grado di evitare gli scogli dell'ufficialità e di dare un contributo alla costruzione del futuro». Le manifestazioni sono molte e molteplici. A Roms, nella Sala Settecento dell'Auditorium, alla presenza del capo dello Stato, il Senato promuove una «non stop» di film prodotti dalla «Shoah Foundation» del regista Steven Spielberg. Davanti ad una platea di studenti delle superiori, interverranno il presidente del Senato, Marcello Pera, il ministro dell'istruzione. Letizia Moratti, il direttore della Confederazione tra le associazioni combattentistiche e partigiane, Gerardo Agostini. L'evento sarà aperto dall'attore Gigi Proietti che leggerà un brano sulla Shoah. Quindi verrarmo proiettati filmati della serie «Broken Silence», costruiti sulla base delle interviste ai testimoni e ai sopravvissuti dello sterminio nazista e corredati da rari filmati d'archivio. Ogni regione, inoltre, ha messo in cantiere un ricco programma di eventi, con idee inedite come il «Treno della memoria» organizzato dalla Toscana. Un convoglio lungo mezzo chilometro, formato da sedici vagoni. Quasi ventitre ore di viaggio e 750 passeggeri per un pellegrinaggio di cinque giorni che consentirà di celebrare la giornata della Shoah sui luoghi dello sterminio. Nelle carrozze ci sono oltre seicento studenti, quattro ex perseguitati, un delegato Aned (Associazione nazionale ex deportati), due rappresentanti delle comunità ebraiche di Firenze e Pisa. Il convoglio è partito ieri dalla stazione di Santa Maria Novella a Firenze e l'arrivo è previsto oggi nel campo di sterminio di Majdanek, vicino a Lublino, imo dei più grandi costruiti dai nazisti dove venivano uccise fino a novecento persone al giomo. Domani mattina dalla stazione Tiburtina di Roma «partirà» un altro treno che farà tappa nei luoghi della penisola che gli ebrei dovettero attraversare prima di arrivare nei lager. E' la scena dello spettacolo «Deportazione.Viaggio nella perdita dei diritti umani», ideato e diretto da Beppe Rosso, Antonio Cassare ed Elena Castelli. Novanta spettatori potranno accedere al treno insieme all'attrice Irene Zagrebelsky, per rivivere il tra¬ gico viaggio verso i campi di sterminio. Lo spettacolo proseguirà in diverse piazze d'Italia e dal 6 al 9 maggio sarà a Torino. Lo spettacolo-evento si rivolge in particolare ai giovani per ripercorrere i luoghi, mostrare le immagini, dare voce a testimonianze e parole di quando, come disse il Nobel Elie Wiesel, «la pazzia entrò nella storia». Sempre a Roma, trentamila studenti avranno la possibilità di assistere gratuitamente molti cinema alla proiezione di 150 film sulle persecuzioni razziali. Tra i titoli «Roma città aperta», «Viaggio a Kandahar» e «I cento passi».A Bologna il Consiglio provinciale e il Consiglio comunale si riuniranno in seduta congiunta a Palazzo Malvezzi, dove Arnoldo Foà interverrà in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. Quest'anno la «Giornata della memoria» si colora di significati particolari. L'Italia, infatti, assumerà dalla prossima settimana la presidenza della «Task Force per la Shoah», il cui scopo è promuovere i diritti umani, l'insegnamento, la ricerca e la memoria dell'Olocausto, [g. gal.]