Il vortice polare conquista l'Europa Gelo e neve record

Il vortice polare conquista l'Europa Gelo e neve record ARRIVERÀ IN ITALIA DOMANI SERA Il vortice polare conquista l'Europa Gelo e neve record Anticipato un fenomeno che in genere si ripete ogni trent'anni L'ultima volta, nell'85, a Torino cadde un metro e mezzo di neve Gianpaolo Marre Un «vortice polare», con il suo carico di neve e gelo, sta per abbattersi sull'Italia del Nord. E' un fenomeno raro, che in genere si ripete ogni trent'anni, ma che questa volta colpisce in anticipo. L'ultima volta che il «vortice» si era allontanato dalla sua casa nell'Artide per avventurarsi verso l'Europa del Sud, era il 1985. A Torino, in quell'occasione, la neve aveva superato il metro e mezzo d'altezza. La spiegazione scientifica che arriva dai meteorologi è complessa: «Si tratta di un'oscillazione della pressione atmosferica - dicono gli esperti -. A volte, per motivi non ancora del tutto comprensibli ma comunque amplificati dall'effetto serra, si verifica un repentino riscaldamento dell'aria in alcune zone della stratosfera: anche 30-40 gradi nel giro di una decina di ore. Quando questo succede, il vortice polare è costretto a deformarsi, a volte addirittura a dividersi, spostandosi verso zone dal clima relativamente temperati». La conseguenza è quello che sta per succedere sulle regioni del Nord Ovest: neve anche in pianura, freddo intenso, nebbie notturne e vento. Il freddo ha cominciato a farsi sentire già da ieri: meno 22 gradi a Fusine e meno 20 a Tarvisio, in Friuli Venezia Giulia. Ma anche la Liguria è stata investita dalla morsa del gelo. L'altra notte a Genova è stata registrata la stessa minima - un grado - di Milano; un caso raro per il clima della Riviera. Sul Groppo Rosso, negli Appennini al confine con l'Emilia, il termometro ha segnato un dato storico, meno 17. E al Sud la situazione non è migliore: meno 15 gradi a Montevergine (Avellino), meno uno a Napoli e meno 8 ali" Aquila. Oggi sarà soprattutto il centro sud ad essere investito dalle precipitazioni: è in formazione una depressione sul mar Tirreno, che, viste le temperature di questi giorni, potrà portare la neve anche a quote basse. Il dipartimento della Protezione civile ha emesso un «avviso di avverse condizioni meteorologiche». Fin dalle prime ore della giornata la Protezione civile prevede neve su Toscana, Umbria e Lazio. Che cosa c'è da aspettarsi per i prossimi giorni? «La corrente gelida provemente dal Polo andrà a scontrarsi con l'aria mite e umida che, attraverso l'Atlantico, arriva dagli Stati Uniti - spiega Guido Caroselli, meteorologo della Rai -. Le due correnti interferiscono ed ecco le conseguenze: neve e pioggia, annuvolamenti e anche un notevole raffreddamento delle temperature. Questo nuovo innesto di aria fredda è previsto per lunedì. Così a partire dalla serata e in nottata è probabile un netto peggioramento delle condizioni meteo. Gli effetti si vedranno inizialmente a Nord Ovest, ma a partire da martedì sera le precipitazioni investiranno le regioni meridionali. A metà settimana al Nord si avranno temperature nuovamente molto rigide per venti di tramontana». Le fasi di questa settimana «polare» saranno due. L'area padana sarà investita dal maltempo soprattutto lunedì: «S'inizierà con un peggioramento e la comparsa delle prime nuvole a Nord-Ovest conferma Giovanni Dipierro del Centro Epson meteo -, che poi si intensificheranno e a partire dal pomeriggio sono da aspettarsi delle precipitazioni. In nottata queste si sposteranno verso Nord-Est. Le nevicate, anche abbondanti, in pianura, saranno concentrate in ima decina di ore». «Un secondo fenomeno aggiunge - è previsto fra martedi e mercoledì, dopo alcune ore di tregua. Le nubi saranno compatte e si prevedono nuove nevicate, questa volta più localizzate nella parte meridionale del Piemonte. Questa successione di giorna¬ te di grande inverno è dovuta a un vortice che si instaurerà sull'Europa centrale e si sposterà poi sulla parte mediterranea e investirà l'Italia, trascinando aria fredda di origine polare. Le temperature saranno generalmente piuttosto fredde, anche se c'è da tener presente che i record normalmente si hanno - come è avvenuto ad esempio l'altra notte a Dobbiaco con meno 17 - quando il cielo è sereno. Sul fronte del freddo sono soprattutto il centro sud e^ l'area medio adriatica a farècr le spese: le temperature,ìsòiio 5 gradi al di sotto della ntédia, e in più si registrano venti da nord che causano una percezione del freddo ancora^più intenso. Mercoledì il tempo migliorerà al Nord, mentre al centro sud la situazione sarà particolarmente difficile con nevicate a bassa quota e tornerà ad essere imbiancata anche Roma. Si ripeteranno le difficoltà nel raggiungere le isole per il mare particolarmente agitato a causa del vento». Per aiutare il fisico a sopportare questi giorni di fred- do gli esperti consigliano una colazione «lenta», che duri almeno un quarto d'ora: «Dedicare tempo al primo pasto della giornata permette di uscire di casa dopo "avere fatto il pieno" deUe jcalorie necessarie a mdnfenere.ircaléie dell'orgànisriitì; aver idrif-: tato e scaldato il corpo còh una bevanda calda e assùnto vitamine che aiutano a prevenire i malanni invernali». L'ideale menù anti-freddo è composto da ima bevanda calda", un frutto fresco, latte (o yogurt) e cereali (o pane). Mi ,im- 7 VS,'-^- Un'immagine meteo registrata dat satettite Eursat

Persone citate: Gianpaolo Marre, Giovanni Dipierro, Guido Caroselli