Epifani: un'intesa comune per difendere il contratto di Marina Cassi
Epifani: un'intesa comune per difendere il contratto IL SEGRETARIO CGIL AL DIRETTIVO REGIONALE Epifani: un'intesa comune per difendere il contratto Marina Cassi No all'innalzamento dell'età pensionabile - voluta dal governo «solo per fare cassa» - e ai tagli al Welfare; appello a Cisl e Uil per trovare una intesa sul tema della previdenza e per difendere il contratto nazionale come strumento insostituibile di solidarietà respingendo le semplificazioni delle gabbie salariali. Il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, al direttivo regionale - al termine del quale è stata inaugurata una sala a Raffaello Renzacci morto prima di Natale ha ribadito le posizioni della sua confederazione. Ha spiegato: «All'attacco al contratto nazionale dobbiamo rispondere ricordando a chi dice che a Torino o Milano gli affitti sono più alti che a Matera o Cosenza che al Nord spesso nelle famiglie ci sono due redditi e al Sud no e che chi abita a Cosenza e Matera deve mandare i figli a studiare fuori città o emigrare per farsi curare». Epifani - come aveva fatto il segretario regionale Scudiere nella sua introduzione riferendosi al Piemonte dove nel 2003 le ore di cassa integrazione sono state tante quanto quelle del '93 - ha ricordato che prosegue il declino del Paese denunciato dalla Cgil due anni fa. Ha detto: «Sono in crisi tutte le grandi aziende italiane. Telecom, Enel, Fiat, gruppo Benetton hanno un fatturato complessivo di 60 miliardi di euro e 110 miliardi di debito. Oggi il futuro, forse per la prima volta nella nostra storia, è più incerto e il Paese è più povero». E sulla Fiat ha analizzato: «Il 2004 è un anno importante. O il nano di risanamento si afferma e 'azienda riprende un po' a crescere nelle vendite oppure i problemi sono destinati ad aggravarsi». Si è soffermato su Mirafiori: «In questo nuovo posizionamento produttivo si conferma la deheatezza del problema di Mirafiori, dove ci sono volumi produttivi non adeguati all'ampiezza dell'occupazione e dello stabilimento. Ora l'azienda continua a dire che Mirafiori avrà un futuro, ma questo futuro produttivo va alimentato attraverso scelte di collocazione di modelh che lo possano garantire». Epifani ha aggiunto commentando i cambiamenti intervenuti nell'ultimo anno: «La Fiat mi pare un pochino più attenta ai problemi di mercato ed ha sacrificato correttamente altre risorse per investire nell'auto. Ma se non si accelerano gli investimenti sui nuovi prodotti corre il rischio, con una concorrenza così forte, di fare fatica a prendere nuove quote di mercato». Guglielmo Epifani. segretario generale Cgil
Persone citate: Epifani, Guglielmo Epifani, Raffaello Renzacci, Scudiere
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