Ryanair all'attacco di Enac e Alitalia

Ryanair all'attacco di Enac e Alitalia LA COMPAGNIA DI VOLI A BASSO COSTO: PRESSIONI SUI GESTORI AEROPORTUALI, LIMITI ALLA CONCORRENZA Ryanair all'attacco di Enac e Alitalia Vanni Cornerò Mentre c'è una schiarita nella trattativa con i sindacati sul piano industriale per Alitalia si apre un altro fronte. L'attacco arriva da Ryanair, la compagnia leader nei voh a basso costo, che punta il dito contro l'Ente nazionale per l'aviazione civile accusandolo di aver scritto a diversi aeroporti italiani chiedendo dettagli sugli accordi commerciali con Ryanair e solo su queUi. Atteggiamento che Michael O'Leary, amministratore delegato della società aerea irlandese, definisce «discriminatorio e illegale». In pratica Ryanair accusa l'Enac di esercitare pressioni indebite per favorire Alitalia, accuse a cui la compagnia di bandiera replica immediatamente: «Si tratta di affermazioni infondate e denigratorie. Abbiamo dato mandato ai nostri legali di tutelare in tutte le sedi 1' immagine dell' azienda». Ma Ryanair trova alleati proprio nei dirigenti degh aeroporti ai quah Enac ha chiesto informazioni sui rapporti commerciali con il vettore irlandese e qualcuno pare disposto a condividere l'ipotesi per cui dietro l'iniziativa dell'ente di controllo ci possa essere lo zampino di Alitalia. La querelle è scoppiata ieri, quando in ima conferenza stampa appositamente convocata O'Leary ha denunciato l'iniziativa dell'Enac, che circa un mese fa si è rivolto per ima «informativa» ai responsabili delle società che gestiscono i 14 scali (Alghero, Ancora, Bari, Brescia, Forlì, Genova, Milano Orio al Serio, Palermo, Pescara, Pisa, Roma Ciampino, Torino, Venezia Treviso, Trieste) collegati con il network della compagnia irlandese. «Non è appropriato - ha detto l'amministratore delegato di Ryanair - che l'Enac, di cui molti funzionari sono ex dipendenti Alitalia esamini gli affari finanziari confidenziah del maggior concorrente della compagnia di bandiera italiana. E'assolutamente logico pensare che dietro l'intervento dell'ente ci siano gli interessi di Alitalia, ma l'Enac non dovrebbe lasciarsi coinvolgere negh accordi economici fra società aeree e aeroporti, per i quali non ha nessun ruolo e nessuna competenza». O'Leary ha poi chiesto un incontro con i dirigenti dell'Ente per l'aviazione Civile, per avere assicurazioni che non vi saranno interferenze ingiuste e discriminatorie negh accordi fra Ryanair e gli scali italiani. Da parte sua l'Enac ha annunciato che convocherà l'ad di Ryanair «per chiarire il senso delle sue affermazioni». E O'Leary ha anche ricordato che sono italiani il 13,50Zo dei passeggeri Ryanair e che la compagnia, oltre a due basi operative (Orio al Serio e Ciampino) ha aperto nuove rotte su Roma, Bergamo, Venezia, Alghero e Torino con una struttura di 200 dipendenti ed ulteriori previsio¬ ni di sviluppo. «Se dovessero arrivare ad impedirci di operare in qualche scalo - ha concluso 1' ad di Ryanair - saremo sempre in grado di trovarne un altro alternativo. Come è successo in Francia, dove Air France, ci ha tanto boicottati a Strasburgo da indurci ad aprire una rotta sostitutiva su Baden Baden. Ma a rimetterci sono stati soprattutto Strasburgo e il suo territorio». Un'ipotesi, quest'ultima, che non piace alle società di gestione aeroportuale in questione, i cui dirigenti hanno sottolineato il grande merito di Ryanair nello sviluppo di scali lungamente trascurati, con riflessi benefici peri territori legati agli aeroporti. «È assai probabile - ha detto in un'intervista all'Ansa Pier Giorgio Pallini, amministratore delegato dell'Aeroporto Galileo Galilei di Pisa - che dietro questa iniziativa dell'Enac vi siano pressioni di Alitalia - Nessun dubbio che le tariffe di legge debbano essere rispettate, come lo sono, da parte di tutti. Ma questa iniziativa riguarda una sola compagnia aerea, e dunque opera una inammissibile discriminazio- Michael O'Leary

Persone citate: Baden Baden, Galileo Galilei, Michael O'leary, O'leary, Pier Giorgio Pallini